LA CUCINA ITALIANA 1934
1 Dicembre 1 9 3 4 - X I I I LA CUCINA ITALIANA 1 8 Un pranzo di vigilia Alle care lettrici mi permetto pre- sentare un pranzo frugale, salutare ed economico. Pr ima un piatto di fa- ve le quali venivano definite per le sostanze nutritive, « l a carne del con- tadino ». Fave alla Lucana Per 6 persone prendete 1 kg- di fa- ve bianche e grosse. Sono raccoman- dabili quelle di Matera. Mettetele a bagno la sera in acqua tiepida. La mattina seguente sbucciatele, aprite- le, e nettatele con cura, e dopo a- verle ben risciacquate in acqua fre- sca mettetele in una pentola (indi- cata « la pentola di terra cotta) e con acqua fredda si mettono nel fuo- c o a cuocere con fiammata media. Si devono cuocere lentamente. Dopo una ora se le fave sono cattive, vi ri- sulterà un purè il quale se lo volete più omogeneo lo passate dallo staccio. Lo rimettete in una casseruola e con una quantità di sale tanto darne il buon gusto e due centilitri di olio di quello finissimo, con un pezzetto di aglio (per chi piace) ri- mettere il tutto sul fuoco. Dopo una cottura di dieci minuti la minestra sarà pronta. Preparate dei quadrati- ni di pane sodo della misura di un centimetro quadrato e friggeteli nel- l'olio. Quando sono di colore ros<i mettetele nelle scodelle e versatevi 11 purè. Potete ancora aggiungere un po' d'olio crudo prima di mangiare la minestra che spero troverete gu stosissima come la trovo io. Polpette di baccalà 300 grammi di baccalà dissalato molle (si rammollisce il baccalà te- nendolo a bagno nell 'acqua calda pri- ma e poi nell 'acqua fredda cambian- do spesso l 'acqua). Il suddetto bac- calà si lessa e cotto si nota che si sfalda, si scola dell 'acqua e si netta Tuett el setteiman «ri „ IL GIORNALE D'ITALIA AGRICOLO porta all'agricolto- re un complesso cospicuo di idee, informazioni, consigli pra- tici ed insegnamenti di grande Interesse, sugli aspetti più di- sparati della vita rurale. AGRICOLTORI! Acquistatelo presso qualun- que rivendita del « Giornale il- talia ». Costa soltanto SO con- tesimi. Per numeri di saggio ed ab- bonamenti (per an anno L. 1S> rivolgersi all'Amministrazione del «Giornate d'Italia», Palaz- zo Sclarea, Roma. jSS= delle lische dalla pelle nera. Si batta ben bene (meglio pasarla nella mac- china tritacarne). La poltiglia cosi ottenuta si condisce di un po' di sa- le, se è sciapa, di formaggio grat- tuggiato di prezzemolo, di aglio, per chi piace o anche un po' di pepe e un uovo crudo, con l 'aggiunta di 5 grammi di midolla di pane umida di acqua. S'impasta il tutto e si fan- no delle polpette che verranno av- volte o nella farina o nella polvere di pane prima di friggerle in olio abbondante. Attenzione che l'olio sia ben «ol- iente; ma senza farle bruciare, sono riuscite quando sono di colore d'oro senza aprirsi. Si mettono in un piat- to e si servono a tavola. Guarnitura di cipollette piccanti 200 grammi di cipolline. Si sbuc ciano, si arrosolano in un centilitro d'olio, quando le cipolline hanno pre- so il colore d'oro, si servono tre cuc- chiai di aceto forte e due fogl ie ci alloro, tre cucchiai di zucchero in polvere. Si copre bene e si lascia cuocere per 5 minuti. Si aggiunge un cucchiaino di caf fè colmo di estrat- t o di pomodoro e si lascia cuocere a fuoco lento se è necessario si sog- giunge un gocc io d'acqua e si lasclo- no cuocere le cipolline a punto giu- sto non devono essere disfatte. Si possono servire come guarnitura al- lo polpette di baccalà. Dolce di marmellata di frutta Prendete tre uova, separate il bian- co dal torlo. Af f ioccate il bianco con 100 gr. di zucchero. Battete separa- tamente i torli, poi li unite e ag- giungete tre cucchiai da zuppa colmi di farina di prima qualità. La fa- rina va fatta cadere a poco a poco rimescolando. La pasta deve - essere quasi liquida. In una padella mettete pochissi- mo burro fatelo ben riscaldare dopo versate in un vaso il burro liquido e rimettete al fuoco la padella da' ri- scaldarla fortemente. Versate ion cucchiaio di pasta liquida già pre- parata e stendetela nella padella, che, per essere larga, e la quantità di pasta poca, ne verrà un leggero strato come un velo il quale oen asciugato sul fuoco e versato su di un tovagliolo di bucato, sarà l'involu- cro che avvolgerà un buon cucchiaio di marmellata di frutta. Ultimata ia pasta e ripiene, le frittatine, di mar- mellata, si mettono in un piatto ova- le e si spolverano di zucchero a velo. Eccovi preparato un dolce molto economico. LA MASSAIA Le proprietà oramai note del n i » che mettono questo prodotto italiano in primo piano fra 1 tanti conosciuti ed apprezzati, non variano per il tipo VER- MIGLIO, appositamente stu- diato per le Signore. Gli stessi prodotti del DENTIFRICIO GIGLIO normale (rosa) sono scientificamente combinati con una sostanza fortemente colo- rante, innocua non solo, ma che accresce il potere imbian- cante dato dal Perossido di Magnesio e da un altro pro- dotto che, saturando gli acidi che possono esistere, agisce co- me mezzo preventivo della ca- rie, senza intaccare lo smalto. Pertanto, mentre il VERMI GL I O colorisce la gengiva di un bel- l'incarnato naturale, accrescen- do nel contrasto la brillante lucentezza dello smalto, avrete anche assicurato l'integrità del vostri denti. Per l'uso del DENTIFRICIO GIGLIO VERMIGLIO si con- siglia di stendere la pasta sul- lo spazzolino asciutto, indi passarlo sui denti dall'alto In basso e risciacquare con acqua la bocca, che acquisterà cosi il fascino della freschezza e della salute GLIELI SENAEP Via Vittoria Colonna, 37 Inviando Lire 3,50 si spedisce franco di ogni spesa un tubo Ai UCI
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