LA CUCINA ITALIANA 1934

1 Dicembre 1934-XIII LA CUCINA ITALIANA 18 La difaes die mairit Amministrarsi sa Per aver dedicato alle mie « intime amiche sconosciute » nella rubrica della «Massaia moderna» dello scor- so novembre utili consigli a quei con- sorti che opprimono la moglie sosti- tuendosi ad essa nelle più modeste funzioni casalinghe, e mettendosi a fare il tirannello «donno di casa», mi sono pervenute, e fin qui c'era da aspettarselo, valanghe di lettere rico- noscenti e laudative da parte femmi- nile. Ma me ne sono pervenute anche alcune... dai mariti noiosi! Riscontrandole qui verrei ad inva- dere il campo riservato all'altra ru- brica « Posta di Delia », ma non pos- so assolutamente esìmermi dal bolla- re quella di un marito triestino, che, per difendersi, ha la volgarità di scri- vere: «. . .Ma intanto le 5,30 dell'ab- bonamento le pago io! ». Senza commenti. Ben diversa è, invece, la saggia e gentile risposta di un giovane mari- to romano, le cui otto pagine cerco riassumere: « P uò credere Delia che sia divertente per un uomo lo andar- si a immischiare delle piccole mise- rie casalinghe, se non vi è trascinato per i capelli? E perchè, in fondo, un bel giorno tutti gli scapoli mettono su famiglia, se non proprio per avere un « ménage » in regola, un guarda- roba accurato, una cucina sana ecc .? LA CUCAIN Naturalmente, sì suppone che ogni capo famiglia, tanto più se giovane, debba far conto sopra un dato red- dito per sbarcare il lunario. E se la moglie (quella tal massaia moderna, che gode tutte le simpatie della fon- datrice del giornale) appartiene, in- vece, alla categoria di certe giovani signore, per le quali l'ultima cura è la casa, e non pensano che a tingersi intensamente unghie e labbra, passa- n da un magazzino di mode all'al- tro, fare le snobiste (in proporzione del loro provincialismo), ovvero darsi le arie di essere la moglie di qualche pezzo grosso per farsi ammirare; in tutti questi casi come f a il povero marito a non andare a vedere se il calorifero consuma troppo carbone, come è fatta la pulizia in casa, con- trollare il conto della serva o il peso delle derrate alimentari? ». * # » Finora, mia cara amica massaia, se sei. arrivata a leggere fin qui, tu hai inesso in rapporto le materiali entrate del bilancio domestico con le relative uscite. Non è, invece, escluso che tuo ma-' rito, quando ti pensò per sua moglie, non ponesse in prima linea il reddi- to, diremo così, spirituale che la tua bellezza e le tue grazie gli of frivano per v fargli beila la vita. Hai saputo tu amministrarle queste tue qualità? Se la Massaia moderna fosse, co- me non è da escludere, proprietaria di tenute, di palazzi, di miniere « e t simi l ia», cercherebbe, in tutti i mo- di, di affiancarsi un onesto e pratico amministratore. Ora, io chiedo se c 'è patrimonio più prezioso di quello che consiste nella felicità coniugale? E che cosa fai tu per tale ammini- strazione? Non a caso, fondando questo gior- nale, creai e misi in evidenza la spe- ciale rubrica della « Massaia moder- na » . E cercai fin dal principio di chiarire la differenza f ra le nostre an- tenate, cioè le massaie di una volta, brave moglie e madri ma... — pur- troppo — quasi sèmpre ' ordinariotte, pochissimo colte, ineleganti, sciatte, aride, e la «Massaia mode rna» che è la donna perfetta. Questa ha capito che, se è bene cu- rare la pulizia e la manutenzione dei mobili di casa, a più forte ragione dovrà aver cura suprema di quel mo- bile... che è la propria persona. La « mulier » contemporanea è, o deve essere, 1'« Aiuto convenevole del- l 'uomo » come la donna bibl ica; colei che « delle ancelle veglia su l'opre » come la troiana eternata nel Poema Greco, che — quantunque principessa — « attende alla spola e al pennec- chio » e si tiene in braccio il suo bel pupo; la «do l ce sposa conf or tevo l e» cantata nella Latinità da Tibullo.... Ma al tempo stesso (ècco la « r i vo lu- zione » apportata alla massaia) al tempo stesso, dicevo, deve possedere doti che sembrerebbero antitetiche alle prime: lo spirito, 1 E cultura, la grazia e il buon gusto d'Aspasia dì Miieto: così che il povero marito non abbia più bisogno d'andarsi a cerca- re fuori di casa l'estetica e la cere- bralità d'una etèra! Quattro anni fa, proprio nell'ap- prossimarsi del Natale, temetti che Iq. Massaia moderna fosse divenuta troppo snobista, si desse le arie per far la Parigina, brontolando contro le tradizionali feste di famigl ia ita- liane. Io, invece, mi ti vogl io figurare nel- la f resca purissima festosità di predi- sporre già da molti giorni l'allegrìa dei tuoi cari. « Che cosa piacerà di più per pran- zo a papà e mammà? Quale sorpresa per « l u i » ? E, sopratutto, i bimbi, i bimbi!... Che mai s'aspettano i fi- gliuoli? Con qual pensiero a Gesù Bambino si addormentano queste se- re? Come renderli fel ici? Felici a l co lmo? ». — Va, va presto: corri da un nego- zio all'altro. (Sì, hai ragione: l 'albero non è cosa nostra. L'abbiamo impo i- tato. Lasciamolo oramai alle sue ori- gini scandinave e germaniche. Noi siamo il popolo del Presepio). Tanti, tanti pacchi, eh? Brava! Na- scondili bene, chè non te li scoprano prima del 25.... * • » Mi piace ripetermi poiché questi sono i concetti basilari del nostro gior- nale. Si rammentino, dunque, bene tutte le mie « int ime amiche sconosc iute» che il matrimonio è una vera ammi- nistrazione della propria felicità. Quando tuo marito rientra a casa, accogl i lo sempre col tuo più bel sor- riso, anche se nel tuo intimo hai spe- ciali amarezze; fatti graziosa, ma sen- za dimostrarti «eccessivamente,» pre- occupata del solo lato estetico perso- nale; dà l 'occhiata a tutto ciò che f ormerà oggetto del « s u o » sguardo: come è apparecchiata la tavola, se i bambini e la cameriera sono in ordi- ne...; dimostrati sopratutto interes- sata al lavoro quotidiano di tuo ma- rito, all 'opera che egli intende svol- gere: in altre parole tu devi essere la sua vera collaboratrice spirituale. Ma come si fa a esemplificare tutto? Sono, comunque, contenta di chiu- derò la rubrica della «Massaia mo- derna » del 1934 con qualche buon con- siglioj che deve rappresentare il mi- gliore augurio per il 1935. DELIA P I L L D L E d i 5 . F Q 5 C f l | 2 2 D U E L piovano w £B 0« 200 »rad sono IL PURSUITE MSUPERIBTU Sk g m »NTICMORHOIOAU TONICHE OIGESTIVE Q > S S Un oslljcclno di 6 pillole L.O.GO HB WK Richiederlo olle Farmacie locali MM , ^ Uno scotolo di 5 0 pillola L.3.15 i r -rf presso ogni enportaie Foemado ^ o inviandoragliodi L.4 allo P - FARMACIA POFFCI VENEZIA S . F05CA ™

RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=