LA CUCINA ITALIANA 1934

ìa LA CUCINA ITALIANA N. 1 — 15 Gennaio 1934-X il Ri ce t te e cons i g li utili UN ALLEATO che non TRADISCE Per pulire i coltelli Indicheremo diversi procedimenti che danno sempre buoni risultati: x. Prendete una patata; toglietene la paTte di sopra, impregnatela di polvere di mattone; fregate su quella le lame dei coltelli. Quando sono puliti, risciac- quate immediatamente ed asciugate. Que- sto procedimento, semplicissimo e mol- to svelto, toglie facilmente le macchie prodotte- dall'acidità dei frutti e rende le lame molto, lucenti. 2. Fregare le lame macchiate con suc- co dj limone ed asciugare con un panno di lana. Si ripete l'operazione fino alla sparizione di tutte le macchie, poi si passano i coltelli nella polvere di mat- tone, risciacquando ed asciugando. I coltelli d'acciaio non debbono mai essere messi nell'acqua calda perchè si deteriorerebbero. 3. Per pulire i coltelli d'argento frega te con del bianco di Spagna mischiato a spirito di vino. Pulizia degli oggetti di rame Gli oggetti di rame poco voluminosi e di facile dislocamento possono venire immersi in un recipiente d'acqua bol- lente alla quale si è mescolato del cre- mor di tartaro. Si passano quindi nell'ac- qua fredda e si lasciano asciugare Per gli altri si otterranno ottimi risul- tati usando i consueti prodotti eoa es- senza di trementina. Per pulire gli utensili di latta Quando, per essere stati molto usati, j vostri oggetti di cucina di latta hanno preso una tinta nerastra, è sufficente, per ridar loro la primitiva lucentezza, pulirli nella maniera seguente: mischia- te delle ceneri stacciate (affinchè esse non contengano alcun corpo duro il cui sfregamento potrebbe rigare la superfi- cie liscia) con olio di cucina oppure olio da bruciare; otterrete una specie di pappa della quale spalmerete l'oggetto da ripulire ; poi fregate successivamente con l'aiuto di un cencio di tela e di lana. Otterrete la lucentezza dell'oggetto nuo- vo. Se gli oggetti erano molto neri, sarà necessario ripetere l'operazione. Per pulire gli oggetti d'acciaio Gli oggetti d'acciaio arrugginiti si pu- liscono assai bene sfregandoli con un pezzo della comune gomma da cancella- re usata in disegno. La si adopera più o meno dura a seconda del bisogno. S'in- tende che questo procedimento è adatto soltanto per piccoli oggetti lucidi, che non si vogliono rigare con lo smeriglio. Si può levare la ruggine dagli oggetti di acciaio, applicandovi, mediante pez- zuola di lana, uuo strato leggero di pe- trolio nel quale sia stata disciolta, nel- la misura del 10-12 per cento, della pa- raffina, e strofinando poi, dopo una gior- nata, con cura, mediante altra pezzuola di lana asciutta. Per pulire le finestre Per pulire intelaiature di finestre, por- te, legno verniciato in genere, bisogna evitare l'uso di sapone o dj soda, poi- ché sciolgono la vernice. E' preferibile l'acqua di crusca. Si asciugan con pelle, o eoa cencio morbido. prez iose per ogni buona massaia che vuol praticare una sana economia è i) Dado per mine- stra della Comp." Liehig preparato a base di Puro Estratto di Carne Liebig. Con esso si è sicuri di' ottenere una mine- stra di gusto, squisito e di modestissimo costo. Il solo dado che conHe- n e P u r o E s t r a t t o d ì C a r n j e L i e b i g ^ La l imonata Per preparare una limonata gassosa in cartine, si pesano 40 o 50 grammi di zuc- chero in polvere, si spruzzano con due gocce d'essenza di limone e si aggiun- gono 4 grammi di bicarbonato di soda. Se ne fanno pacchetti e si conservano in una scatola al riparo dell'umidità. Volendo fare una limonata si mette in una bottiglia un bicchiere d'acqua fre- schissima, vi si versa un pacchetto e su- bito dopo 4 gr. di acido tartarico. Si tap- pa subito. Usando vino bianco anziché acqua si ha una bibita molto simile allo champagne. Per conoscere la freschezza delle uova Sciogliete 130 gr. di sale da cucina in un litro d'acqua. L'uovo della giornata, immerso in tale soluzione, va fino in fondo al vaso; quello del giorno prima non arriva invece al fondo; quello di tre giorni nuota n^l liquido; l'uovo poi che ha più di tre giorni galleggia addirittu- ra alla superficie. Insomma, più le uova sono vecchie e più stanno a galla. In mancanza di ghiaccio Mettete a sciogliere, in un secchio di legno, solfato di soda e acido cloridrico in parti eguali: mescolate bene con una spatola di legno (occhio a non toccare con le mani) : poi immergete nella mi- scela cosi ottenuta le bottiglie di vino o d'acqua, che in pochi minuti si rinfre- scheranno come se fossero state in ghiaccio. Per togliere la ruggine ai metalli Farli arroventare, fregarli bene con un? pezzo di cera vergine il più bianco pos- sibile; esporli di nuovo al fuoco fino a che la cera sia scomparsa; indi fregarli bene e in fretta con nn pezzo di panno o di cuoio per renderli lucenti. In tal modo tutti ji pori del metallo si riempi- ranno di cera vergine, e l'umidità, non potendo più penetrarvi, non vi formerà la ruggine. Si leva la ruggine del ferro fregandolo con olio di tartaro ed anche con l'olio misto a fuliggine. L'ora del desinare Gli antichi preferivano mangiare di notte. Nel secolo quattordicesimo i Re di Francia desinavano verso le 8 del mattino; ai tempi di Filippo il Buono di Borgogna si desinava alle 9; sotto Enri- co IV e Luigi XIV alle rr; sotto Luigi XV alle due dopo mezzogiorno. Nelle In- die orientali si costuma pranzare mez- z'ora circa dopo il cader del sole. In Alenmgna,^ fino alla Rivoluzione france- se, si desinava regolarmente verso le 13 e cosi anche in Italia.

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