LA CUCINA ITALIANA 1934

1 Di c emb re 1934-XIII L A CUCINA I T A L I ANA 31 L a j g i n a J e^ 81 um!nazioife^^^^^^^ Quale è la luce artificiale più economica Vogliamo naturalmente parlare della luce elettrica e più precisamente della lucè prodotta dalle normali lampade ad incandescenza. I l costo della luce elettrica è formato dai prèzzo delle lampade e da quello del- l'energia elettrica da esse consumata, fai può calcolare che una lampada nella sua vita media di mille ore consumi tanta corrente per circa 14 volte il" proprio costo, ciò vuol dire che ogni 100 lire spese per luce elettrica, 7 lire rappre- sentano il costo della lampada e 9i lire il costo della corrente elettrica consu- mata. Questo suggerisce subito un'osserva- zione di capitale importanza e cioè che per economizzare sul costo della luce elet- trica più che al prezzo della lampada bisogna guardare all'energia consumata, adottando cioè lampade che, a parità di luce, consumino meno energia eletti-ica. Risulterà dunque più economica, non già la lampada che costa meno, bensì quella che consuma meno. Naturalmente in commercio si trovano lampade, ottime e lampade meno buone. •Il vecchio proverbio : « Chi più spende, meno spende », sembra essere stato creato apposta per le lampade elettriche. La loro costruzione è assai complicata e richiede macchinarlo perfetto e maestranze specia- lizzate. Il filamento della lampada è assai più sottile di un capello e, nelle lampade piti moderne, è spiralizzato due volte; ciò significa che con filo di tungsteno - sottilissimo e calibrato perfettamente si forma, una prima spirale con spire asso- lutamente regolari ed equidistanti e poi, con questa spirale, se ne forma una se- conda che deve essere naturalmente al- trettanto esatta e perfetta. Un filamento cosi costruito, con tung- steno purissimo, utilizza assai meglio la corrente elettrica e produce quindi più . luce a parità di consumo. La quantità di luce emessa da una lam- pada si può misurare come' si misura la stoffa, il grano, il carbone e qualsiasi merce. In passato la luce si misurava in candele, unità di misura incerta e non molto precisa. Tale unità è poi stata so- stituita dal Lumen internazionale e, per comodità di espressione, si adopera un suo multiplo, il DECALUMEN corrispon- dente a dieci lumen internazionali. Sono queste misure scientifiche esattamente controllabili. Per dare un'idea grossolana del Decalumen si può dire che corrispon- de a circa una candela intenazionale. Le grandi fabbriche di lampade hanno adottato il sistema di marcare sulle lam- pade, oltre al voltaggio e al consumo di energia èlettrica, espresso in Watt anche la quantità di luce prodotta dalla lam- pada, espressa in Decalumen. Il consu- matore può cosi rendersi conto di quan- ta luce ottiene per ogni Watt di corrente consumato, può cioè sapere esattamente quai'è il rendimento luminoso della lam- pada e quindi comprare con cognizione di causa, distinguendo fra lampada e lam- pada e scegliendo quella più conveniente. Conoscendo i Watt consumati e 1 Deca- lumen resi, chiunque potrà facilmente cal- colare il costo della luce. Prendiamo, per esempio, uns làmpada 125 Volt — 65 Decalumen — 52 Watt. In mille ore di accensione U costo del- la luce prodotta sarà dato dal seguente calcolo : 7.— Prezzo della lampada . . . .. Costo totale dei C5 Decalumen : di luce per 1000 ore . ;... . L. 103.20 pari circa a 10 centesimi per ogni ora . di effettivo funzionamento. Prendiamo ora un'altra lampada, di qua- lità inferiore, che (tosti il. 30 per cento' di meno, è che' dia pure 65 Decalumen di luce, ma consumando 65 Watt. Il costo di 1000 ore di luce per tale lampada, sarà: Corrente consumata in 1000 ore (tariffa energia elettrica: Ki- lowatt-ora'65 X L. 1.85) . . L. 120.2E Prezzo della lampada (L. 7 me- no il 30 per cento) » 4.90 Costo totale dei 65 Decalumen di luce per 1000 ore . . . . u 125.15 Corrente consti^-ite in 1000 ore (tariffa energia elettrica: Ki- lowatt-ora 52 x I* 1.85)., . . L. pari a circa 12 1/2 centesimi per ogni ora di effettivo funzionamento. Da questi esempi risulta che adoperan- do la lampada che costa meno, il con- sumatore invece di fare un risparmio ' pa- ga per la stessa quantità di luce 2 1/2 centesimi in più per ogni ora e comples- sivamente L. 22 in . più durante la vita normale della lampada. La lampada di buona qualità risulta dunque effettivamente la più economica anche se costa di più. •Ma non basta adoperare lampade di buona' qualità, bisogna anche adoperarle bene, cioè al giusto voltaggio. Tutte le lampade, oltre all'indicazione dei Decalumen, dei Watt o delle Can- dele, portano anche l'indicazione del vol- taggio. Se si vuole che la lampada dia il massimo rendimento, se si vuole cioè pa- gare il meno possibile la luce di una lampada, bisogna farla funzionare al vol- taggio marcato sulla lampada stessa. Ogni contatore porta una targhetta con l'indicazione del voltaggio della rete; il voltaggio, marcato sulla lampada deve sempre essere eguale a quello indicato sul contatore e, in nessun caso, si devo- no adoperare lampade di un voltaggio superiore a quello segnato sul contatore. Questo è della massima importanza. Le lampade sono come gii uomini, per poter dare un lavoro redditizio, hanno bisogno di nutrimento adatto. Una lam- pada costruita per 160 Volt deve funzio- nare con corrente a 160 Volt e se invece viene fatta funzionare con corrente a 150 Volt darà una luce debole, rossastra, con scarso rendimento luminoso, consumando cioè più corrente proporzionalmente alla luce emessa. La luce sarà quindi più cara. Quanto sopra abbiamo esposto ci dimo- stra che il prezzo della luce elettrica non è fisso e non dipende soltanto dalla ta- riffa dell'energia elettrica, ma anche da! modo più o meno razionale di adoperarla e questo è compito del consumatore stesso. Per trasformare l'energia elettrica in luce occorre un apparecchio delicato: la lampada elettrica che, a seconda della sua costruzione più o meno perfetta, può economizzare o sprecare l'energia elet- trica. . , Prima condizione quindi: una lampade di qualità. . Seconda condizione: adoperare razional- mente taie lampada, facendola cioè fun- zionare all'esatto voltaggio. J Se si vuol pagare la luce elettrica il meno possibile si dovrà'"quindi acquistare sempre lampade di primaria marca e del- 96.20 l 'esatto voltaggio segnato sul contatore, VI'OFKONO- wÈom p&x Hjqmjcu ¿utqua, p&h. i>im jOM> hanMiCL Js£é& ce, phjodotùi & d&t wtisimù di m&i- giù. VI DA TALE ©AMNZIA COL HOOVO $I§IÉMA m MAiCAÌ&JStÀ •fflt tue» F5PÌBOTT*/ '>• ¿y V -S\ IV ce::.'tfM0

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