LA CUCINA ITALIANA 1934
24 LA CUCINA ITALIANA N. 3 — 15 Marzo 1934-XII_ lia 1 ign^ per an pranzo di Pasqua dettata da l Capo Cuoeo PRANZO DI PASQUA (10-12 persone) Timbal lo di gnocchi Sformato di crostacei Intingolo d'agnello con carciofi Insalata: asparaci di macchia con uova sode. Cavolfiore al la Polacca Pizza col Marsala. T IMBALLO DI GNOCCHI Cuccete un semolino « ^ ^ a l - lungato con brodo o a c q u a facendone una polentina alquanto solida e ben cotta condì con sale, Pepe e noce moscata, pezzetto di burro e formag S o grattato. Pochi minuti dopo me- s c o l a r vi un uovo e 3 tuorli per ogru 400 gr. di semolino che a v r e t e messo a fuoco; quindi fate gli gnocchi con due cucchiaini e deponeteli m una taegl ia leggermente unta; versatevi_«> ora! senza guastarli dell 'acqua bollente salata e su piccolo fuoco fateli. rasso- dare. Scolateli, levandoli con ia fora t ina ed avvolgeteli nel migUore. con dimento che disporrete uni tamente i poca salsa di Pomodoro. Prendete una coratellina d'agnello, tagl iatela a quadrucci o rosolatela vi- vamente in salsiera, dopo averla ben infar inata; ul t imate con un paio cu romaioletti di brodo caldo o acqua nel la quale avrete disciolto ' d £ u j i ; assaporate con sale, pepe e idea cu peperoncino. Qualora sì preterisse a-- t ra carne si faccia sulle stesse basi un ammorsellato di vitella. Componete una pasta con M ar di farina, un quarto di bicchiere di olio e l 'equivalente in volume <h bur- ro punta di cucchiaio dì Bakingpon- der sale ed acqua quanto basta per f arne un composto di media consi- stenza. Mezz'ora di riposo, poi spiana te dello spessore- di circa 1 etri, per foderarne un grosso stampo Uscio (eia timballo) che riempirete a meta con enocchi, nel mezzo la coratel lma per finire con gli gnocchi e chiudere 1 a- pertura della stampa con un disco della pasta. Tre quarti d'ora ad u n o i a di cot tura nel forno secondo la gra- dazione del calore. S FORMATO DI CROSTACEI Fato lesse : 500 gr. a scelta di cro- stacei, regolandovi secondo l'occasione per un buon acquisto: gamberi, ara- gosta o astaco. Tagl iate « piccoli dadi l a polpa e passate per staccio o al la trincia-tutto le partì più umide ed : cascami, mescolando poi il tutto con un volume pari ed anche maggiore d' buona salsa besciamella piuttosto so «tenuta; potendo disporre aggiungete- vi qualche funghet to tagl iuzzato usan- do pure del suo liquido di cottura. Me- scolatevi 3 uova intiere e 3 tuorli con le chiare montate e versate tutto in una forma liscia e bassa, previamente imburrata. Fate rapprendere a bagno- mar ia Pei circa tre quarti d'ora. Cir- condate lo sformato con crostini di pane fritti con l 'uovo: fett ine di pane bagnate in acqua, brodo o latte, passate nell'uovo sbattuto e fri t te in padel la & bel colore biondo. • INTINGOLO D' AGNELLO CON CARC IOFI Prendete un bel cosciotto d'agnel lo col lombetto at taccato e fate tutto in M g 0 2 (Perossido di Magnesio) L'unione delle sostanze che compon- gono il DENTI FRICIO GIGL IO sono il frut to di una ponderata e sapiente combinazione chimica che, attraverso prove e risultati è riuscita ad essere per fet ta per rispondere pienamente allo scopo.. Il Perossido di Magnesio Mg 02 é, f ra le altre, una delle sostanze che dà a questo prodotto i tal iano il suo alto valore scientifico poiché, a con- tat to con l 'acqua svi luppa ossigeno nascente (acqua ossigenata) il quale, mentre ha la proprietà di imbiancare lo smal to non reca col tempo alcun danno al l ' integrità dì esso, ma ottiene altresì la Cosmesi perfet ta dei denti e della cavi tà boccale. Inoltre il suo gusto è gradevoiìssi mo e dopo l'uso ¡ascia al la bocca un grato senso di frescura. ALLE S IGNORE si consiglia di adoperare il DENTI FRICIO G I GL IO VERMIGL IO il quale, conservando le stesse proprietà del Dentifricio Gigl io normale, ha il pregio di colorare la gengiva di un bel l ' incarnato naturale, facendo maggiormente risaltare la bianchezza dei denti, mentre la bocca acquista anche il fascino della fre- schezza e del la salute. Anche il DENTIFRICIO GIGL IO VERMIGL IO è composto di sostanze pure innocue e scientificamente do- sate. GUGLIELMO SENEPÀ - ROMA ROMA - Via Vittoria, Colonna, 35-3Ì Inviando L. 3,50 si spedisce franco eli ogni spesa un tubo granfie normale od un tubo medio VERMÌGL IO nezzi regolari, infarinateli e fateli ro- solare in padel la con battuto di lardo od altro unto a piacere, unitevi cioc- chette di salvia .sale e pepe. Appena colorita la carne, bagnatela con un buon bicchiere di vino bianco, ag- giungetevi 12 o 14 carciofi ben mondati e tagl iati a metà, coprite e lasciate cuocere lentamente .A cottura com pietà e salsetta ben legata, spolveriz- zate con prezzemolo trito e spreme- tevi il sugo di un limone. Disponete sul piatto l 'agnello con intorno ì car- ciofi e versatevi sopra l ' intinto. INSALATA DI AS PARAGI DI MAC- CHIA CON LE UOVA Le sole punte spezzate fin alla par- te che incomincia a indurirsi e les- sate. Mettere in insalatiera e condito con salsa d'acciuga ul t imata con olio d'oliva e acet"\ poco pepe e presa di sale se occorre. Circondare l'insalatie- ra con g ru molini di indivia od al tra insalata fresca inframezzata con spic- chi d'uova sode. CAVOLF IORE ALLA POLACCA Lessate la parte migliore e dispo- netela dentro ad una legumiera; fate rosolire 250 gr. di burro insieme a 4 cucchiai di pangrattato, ai quale ag- giungerete il sugo di 2 limoni. Rico- prite il cavolo che avrete ricomposto nel la sua forma primtiva e - se ne potete disporre — versatevi sopra qualche cucchiaio di buon sugo di carne. PIZZA COL MARSALA Dose: gr. 1.250 gr. di far ina, 7 uove, fiOO gr. di burro, un bicchiere di Mar- sala, 40 gr. di lievito di birra, 250 gr. di zucchero, scorze di un'arancia e di un limone grattate, 12 gr. di sale. Con un quarto del peso della fari- na, il lievito ed acqua tiepida formate un panetto e lasciatelo crescere nel la stessa acqua tiepida. Mettete il resto della far ina sulla spianatoia, ponetevi nel mezzo il sale, gli aromi, le uova, il burro sciolto ed il Marsala; lavorate il composto aggiungendovi di quando in quando lo zucchero in polvere sciol- to in circa un bicchiere d'ac'qua, uni- tevi il oanet to ben lievitato e mettete la pasta in disparte, "cperta. Dopo 4 ore dividetela in pani (due o tre) che collocherete su carta unta quindi su tegl ia ed in luogo tiepido. Aumen- tati più che del doppio, indorate la superficie e ponete a cuocere in forno di medio calore. AMEDEO PETT INI La Cicaili Italaian
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