LA CUCINA ITALIANA 1934

26 LA CUCINA ITALIANA N. 3 — 15 Marzo 1934-XII_ IL MEDICO IN FAMIGLIA Pro © contro il " Ci piace che il nostro giornale segua tutte le correnti e tenga «aggiorna- ti » i lettori. Ma sui sistemi « esclu- sivi» di alimentazione facciamo le nostre riserve. - N. d. D.. Mol ti na t u r i ci che avendo supera- to il pregiudizio del carnivorismo so- no da annui abituati alla cucina vege- tar iana, ignorano che c'è ancora un passo da fare per raggiungere un si- stema di al imentazione perfettamen- te naturale e che vi sono migl iaia di persone, lé quali, avendo compiuto quel passo, se ne trovano soddisfattis- sime. Infat t i, una volta accertato che la razza umana ha avuto dal la natura i (suoi al imenti fisiologicamente perfetti nel le f rut ta e nel le verdure, non si sa comprendere perchè questi al imenti dovrebbero essere depauperati delle loro migliori proprietà (sali naturali e vi tamine) mediante la cottura. Di f f i col tà di digestione? Al tro pre- giudizio che può stare soltanto nel la mente di chi ha mai provato, di chi non si è voluto mai occupare dell ' im- portante problema con un po' di cu- ra e di pazienza. Vi sono vegetariani che si rimpinzano di uova, di lat te e eli latt icini e con ciò credono di met- tersi al sicuro da ogni pericolo, come se quel tanto di sostanze a l bumi nosi e di calorie, ' che ci occorrono per vive- re e per lavorare, il nostro sistema di- gerente non sapesse estrarlo benissi- mo dai vegetali crudi, non al trimenti di quel che sa fare il sistema dige- rente delle scimmie, del cinghiale e di tant i altri animali dal la costituzione organica più o meno simile a quella dell 'uomo. Lo strano è poi che molti vegetariani si astengono dal la carne anche in forza di un sent imento di pietà verso le bestie. «F i nché si uccideranno animali, si uccideranno uomini ». essi dicono, e forse non hanno torto. Ma essj non pensano che se si cibano di latte e di latticini, bisogna pur uccidere dei vi- tel l i; se ci cibiamo di uova, bisogna pur che si uccidano dei galletti!... « Ma questi sono argomenti a priori» e io preferisco credere ai fatt i. Prefe- risco perciò ricordare i successi che si ottengono in molte cliniche, di fron- te a malattie, specialmente del ricam- bio che sembrano inguaribili e che t rovano risoluzioni talvol ta portentose mercè l 'assoggettamento dei pazienti ad una razionale dietetica crudivora. E!' veramente deplorevole che in Ita- Ila poco o nulla si sappia di questa grande r i forma che sì va facendo al- l 'estero e che il grosso del pubblico sia così indietro in fat to di possibilità, cul inarie che il sistema crudivoro con- tinui ad essere generalmente ritenu- to come una sterile manìa se non ad- di r i t tura "Ome una follìa. Invero, non bisogna diment icare che la nostra at tuale cucina a base di carnami e di fuoco è il risultato di mi l lenni di studi e di adat tament i; co- sicché tut to è oggi congegnato in ma- niera da renderla comoda nel la pre- parazione e piacevole nel la degusta- zione: gl ' infiniti problemi riguardanti la ricerca di materie prime e sussidia- rie, la formazione e l'uso dei vari strumenti, l 'adattamento delle vivan- de al le diverse stagioni e alle diverse occorrenze individuali, sono' già di gran lunga risolti dal l ' industria e dal la tradizione. Chi invece si vuol mettere per la nuova via, oggi non trova quella tal verdura fresca, doma- ni gli manca quel tale utensile, doma- ni l 'altro non sa come comportarsi constatando che la sua imperizia di TORNELLI E C U C I NE i : GAS UINQOAMT'AMNI 0'tSFS.tìliKÌ-A 1 8 8 4 1 9 3 * in COMPUETATÌCNTE SMALTATA TRE FUOCHI - FORNO SCALBAPIATTI L . 4 5 0 IN VENDITA OVUNQUE Domanda te ®pufii»!i i l l us t ra t i v i: SOS Ì ETA' ITALIANA T ì R - t P ì L E X . MILANO • Via Qasparo Rosales. 1 JJ principiante dia luogo in qualche caso a mal di stomaco, a dimagrimento o indebol imento e così, si scambia- no per impossibilità, oppure per indici di inferiorità di tutto un siste- ma. E' perciò che il crudivorismo è oggi un monopolio di massaie molto intelligenti, di persone appartenenti a quella valorosa minoranza dì esseri umani che preferiscono indagare e ce l cars veri tà nuove piuttostochè ada- giarsi su le Vie battute dal l 'abitudine. Ma coloro che si son messi al la pro- va, hanno poi dovuto constatare che le di f f icol tà non sono così gravi come credevano e che, alla fine dei con- ti, occorre ben poco per divenire esper- ti e vale ben la pena di sobbarcarsi a jm po' di studio e a un po' di pazien- za per adottare un sistema capace di assicurare la salute a una int iera fa- miglia. Esempi? consigli pratici? esperi- menti? Proviamo: voi tut ti siete certo abi- tuati a mangiare carote cotte: ebbene provate a mangiar le crude e fate ¡1 confronto: il vostro palato ve ne dirà già qualcosa. Tag l i ate una carota fre- sca, dopo averla spel lata, a fet t ine piccolissime, come semi di zucca, o meglio riducetela in tale stato per mezzo di una «grattugia da verdura» che troverete in ogni negozio dì og- getti casal inghi conditela poi con olio, Saie e l imone e servitela subito. Un altro esempio: dalle comuni piantine di spinaci che solete metterà a bol lire; togliete le fogl ie esterne più dure (che potete benissimo f ar cuoce- re come di solito) e condite come so- pra la par te interna è più tenera di ogni piantina. Cominciate con un piattino <3tl que- sta insalata, mista o no al la solita lattuga, indivia, cicoria; provatevi una volta a rimpiazzare con essa la comu- ne verdura cotta. Ma el iminate la carne; altrimenti, accorgendovi poi di avere mangiato troppo, sareste capaci di dire che la vedldura cruda fa male... Dott.. MICR .OS ÀI prososim numoer m f ri el abboenat deall Italiana

RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=