LA CUCINA ITALIANA 1935

LA CUCINA ITALIANA 8 La chiaev Se fossi poeta, c omi nc e r e i: Paulo minora cdnamus — ed ora cant i amo cose un po' più modes te! Ma avrei torto; per chè l ' argomento che t oc che- rò, se pur non è dei più elevati, è sen- za dubbio dei più interessant i; e, per quanto sia stato trattato e ri trattato, mer i ta anc ó ra e sempre d' essere ri- ch i amto al la mente del le s ignore. Del le s i gnore oggi spec i a lmente! Mi spi ego; I nostri, ahimè, non po- chi anni ci f anno r i cordare d ' un tem- po in cui la donna era veramente, nel la sua straordinar ia e non mai ab- bastanza r impianta modest ia, l 'astro magg i o re del la casa. Essa, general- mente, f a c e va; quando non f aceva, a- veva l ' occhio a tutto, ed era sapiente nel guidare. È il saper guidare è non meno necessar io nè meno di f f i c i le che il saper f a re | , Sapiente, in particola!- modo, nel- l 'arte del la cuc ina: una sapienza, di- rei quasi, istintiva, eredi taria, non appresa a scuola, nè da manuali o ricettari. R i c o r do che, fino ad una trent ina d ' anni fa, in al cune f ami g l ie signori l i, delle s ignor ine di casa una per set t imana non par t ec i pava alla mensa comune, ma sopr intendeva ai fornel li e pr ovvedeva a manda re in tavola. Ed era una vera e propr ia ga-, ra f ra sorel le a chi ac c ont ent ava di più, spendendo di meno. Al l ' estero, qual cosa di simi le si f a ano or oggi, e nel le c u c i r^ econo- mi che pubbl i che si v edono grandi dame del l 'aristocrazia, col l oro grem- biule bianco, at tendere al la manipo- lazione del le var ie v i vande per cen- tinaia di persone, e c onc o r r endo a un premio che non è dei meno amb i t i: premio, beninteso, che ha c ome con- dizione il ma s s imo rend imento col mi n imo s f orzo. Vel lei tà snobistica, sa volete; ma, in ogni caso, lodevole, perchè s f rut tata per il bene comune. Poi venne la necessi tà, per la don- na, di studiare o di procacc i ars i, c o ' munque, un imp i ago; e, al lora, add io f orne l l i: pr ovvedeva a tut to la mani ma, o la zia, o la suocera, o una più o meno inesperta donna di servizio. E f u male, in quest 'ul t imo c aso spe- c i a lmente; perchè non andar ono più d ' a c c o r do il benessere e l ' e c onomi a: male, sopra tutto, per chè perdet te il suo va l ore e la sua impor tanza quel la delle occupaz i oni domes t i che che, nel- fePiLLDLEdìSiOSCB^ ^ O E j g L p i o v a n o ^ 0» 020 inni sono li pubsuìie «uperìbile «ntiemorroidali toniche digestive Un ostuccino di 6 piote L . 0 . 6 0 Richiederlo oli» Farmacie loca!' Uno s c a t o l a di 5 0 pi l lole L . 5 . 1 5 p r e s s o ogni Importante Farmacia , o mutando «aglio di L - S* alla FARMACIA PQNfl VENEZIA S.FOSCft • • l 'att ivi tà f emmini l e, dovrebbe indi- scut ibi lmente o c cupare il p r imo po- sto. A mano a mano che si svi luppò la att ivi tà est radomest i ca del la donna, c rebbe anche in lei il di sdegno, una certa schi f i l tosaggine per le f a c c ende che av r ebbe ro potuto sc iupar le lo smal to roseo del le unghi e, la mo rb i- dezza vel lutata del le mani . .. Pr eme t to che io non sono di quelli Che c r edono si v i va per mang i are, che pe rdono la testa per i piaceri del la mensa. Pe rò non nas c ondo che m' in- dug io volent ieri a una tavo la dove si stia bene. E indi catemelo, di grazia, qua l cuno che pre f er i sca il cont rar i o! Nè sol tanto nel l ' interesse mi o, ma anche nel l ' interesse di quel la parte del genere umano — ed è, pur t roppo, nu- merosa! — c on la quale mi t oc ca, o mi capi ta di veni re a contat to. Pensa t e: noie d ' uf f i c i o, pr eo c cupa- zioni commer c i a l i, eccessi di l avoro e, finanche, pene d'amore. .. s c ompa i ono d ' un t rat to di f r onte a una tovag l ia candida, da cui vi sorr ida un fiore e su cui c ompa i ano, a mano a mano, due tre coaettine, modeste, f in che si vuole, ma che sieno tali da invi tarvi a gustar le a distanza, e c on gli o c - chi e c on l ' o l fat to pr ima an c o ra c he col palato. E quando avete mang i a ta bene, nessuna mano che si t enderà ve r so di voi r imar rà vuo t a; e se siete esami- natori, sarete par t i co l armente di spo- sti al l ' indulgenza; e se siete giudi ce, sarete meno severi nel c ondanna r e: non avrete scatti, non sospetti, non ret i cenze ma l evo l i; sorr idete a tut t i; in una parola, voi vi sentite, e slete, « buono ». Immag i na te o ra di sedere a tavo- la c on le migl i ori disposizioni fisi- che e spiritual i, e di vedervi presen- tare qua l cosa di ec cess i vamente c o t to o duro, di t r oppo insipido o salato, che senta di f umo o, addi r i ttura, di moccolaia. . .; ahimè, il buon umo re si di legua, il v i so si rabbui a; voi, per quel g i orno, ¡sarete nervosi e inquieti, e ne r i sent i ranno, pur t roppo, tutti quelli c he vi avv i c ineranno, Se volete, s o r r i d i amo Ins i eme di queste che pa i ono esageraz i oni; ma penetrate a f o n do il prob l ema, esa- minate lo serenamente sot to tutti gli aspetti, rovi state un po' nel la espe- r ienza personale e di f ami g l ia e tro- verete ohe, po' poi, non si è mo l to lontani dal la real tà quot idiana. Per c i ò, non os tante le deviazioni —' necessarie, f orse, r i pe to — del l 'atti- vità f emmi n i l e; non os tante che i mezzi disponibi li s i eno l imi tat i, non può nè deve la donna — che vog l ia es- ser « comp l e ta » — disinteressarsi del l avoro di cuc i na; anche per chè esso nè r i chi ede g r an t empo, nè abbon- danza di mezzi. Ri ch i ede — ques to sì — oculatezza nel lo scegl i ere e nel ca l - c o l ar e; di l igenza nel preparare o nel fare. E in nessun Pae se del mo n do c i ò può essere at tuato più c omo d a- mente che in ¡Italia ; dato l 'ausi l io prezioso offerto da La Cucina Italiana c on sugger imenti per tutti 1 gusti « per tutte le borse. I n veri tà, il nume ro r i l evant i ss imo di assoc iate f a l eg i t t imamente sup- por re una cer ta r ipresa di s impat ia per l 'arte cul inar i a; ma s i amo anc or lontani da quel la che dov r ebbe esaere la real tà dal la sicurezza, c i oè, c he la donna abb ia d i f eso e d i f enda c on t ro tutto e c on t ro tutti la propr ia f em- mini l i tà; che essa, in altri termini, e da operaia, e da impi egata, e da pr o- fess ioni sta, non ha d iment i cato e non d iment i ca di essere pr ima e s opra tutto « donna ». Prof. G. BORTONE U an strenna per le vostre amiche? Rega l a te al le vos t re ami che un ab- bonamen to al la CUCINA I TAL I ANA. Con una spesa i rr i sor ia of f r i rete loro un gi ornale prez i oso che per un inte- ro anno t er rà s impat i camente v i vo 11 r i c o rdo del la vo s t ra cortesia presso di loro. Pe r un anno L. 5,80, con diritto «11» coper t ina e al l ' indice. saaMMaia ¡ ¡ ¡ P i l i I prodot ti conservati S U P ER TO- R I NO sono i pre f er i t i: Pr ova t e l i! Le spec ial i tà Super Fo r i no son l a- vorate c on gli insuperabi li prodot ti de l l 'Agro No c e r i no e c on i più pe r- fetti s i stemi mode rni negli stabi l i- menti del la SALVEATOR FORIN & LFI6 NO0EBA INFEBIOBE —— Estratto 31 pomodoro - Pomodori pelati. Piselli e fagiolini al naturale. Pesche, albicocche, ciliege e pere allo sciroppo. Carciofi, peperoni, funghi, melanzane ecc.

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