LA CUCINA ITALIANA 1935

ERCÈH L'ARGENTATA E.S." DURA DI PIÙ LA MAHCA DI FAMA MONDIALE CHE SOD- PISFA TATTI I COSTI E TUTTE LE BORSE Chiodate catalogo 349 direttamente a ! WEILNER FIRENZE -R8FRED1 1 Aprile 1935 - XIII I.A CUCINA ITALIANA 18 mater ialmente, ma eia sempre la pa- drona di casa od un' ami ca a r.ervirlo. * * Pa r l i amo dei piccoli té i t imi di sei-otto -rsone, che si of frono in sa- lotto o, megl io, nel salottino dove la padrona di casa passa la giornata e dove c'è il tavol ino del té. Una vol ta tut ti adoperava.no il tavol ino a ro- telle, chiuso, con quat tro sportel li che si abbassavano allo scatto di una mol la; erano comodissimi, perchè te- nevano le tazze lontane dal la polve- re ed avevano — sugli sportel li ab- bassati — il posto per i piat ti di tar- t ine e <11 dolci. Adesso non si com- perano più, ma sono sempre adope- rati da chi li ha. Vanno mol to certi larghi vassoi laccati in v i vaci colo- r i ; allo scoccare di una mol la ne ;:cen-, dono due sostegni, che si posano sul pavimento; vanno molto certi tavol i, in tutti gli stili, di tre o, quat tro di- gradanti grandezze che stanno uno dentro l 'altro, che occupar. > poco po- sto, che possono f ormare dei comodi « gradini », che possono veni re disse- minati nel .alotto. Comodissimi sono, poi, quei porta-piat ti di vimini, per le terrazze ed i giardini, di legno var ia- mente lavorato o l accat per i salotti, alti c stret ti a due o a tre piani ton- di che si t raspor tano con tut ta faci- lità, met tendo sui vari ripiani i piat- t i di commestibi l i. Chi possiede una sola scanza, che f unge da camera da pranzo e da sa- lotto, raggruppi in un angolo il sofà, le poltrone, le sedie, il tavol ino del té ed abbia l ' avver tenza — se ha una vet r ina — di far le met tere i vetri a ghiacc io o in qualche modo opachi, così da nascondere l ' argenter ia e quanto ha at t inenza al la sala da pr anza . Iet ta sul la credenza dei fio- ri, dei gingi l li ed av rà una s impat i ca stanza a d u , usi... oppure serva il té sul la tavola grande. Le tovagl iet te — anche quelle bel- le ed art i st iche — non vanno più se i mobili sono di stile '900 c di radi ca di noce, radi ca così lucida che rispec- chia il servizio. Ci vanno, cotto ad ogni recipiente, dei tondi, dei qua- drati, dei ret tangoli i lino, di orga .- dis ed anche di merletto, di raffia, di grossa canapa, di tela cor. bordi» ri- camato. Quando non c'è la preoccupazione del '900, si i oper ino delle tovagl iet te di colore intonato al servizio, per e- sempio color vecchio turchino con le tazza di Savona; color ruggine con certe t az z 2 moderne, di color ruggine fuori ed avorio dentro, del l 3 tovagl iet- te bianche e .¿ere t ipo Siena o Pe- rugia,. quando le tazze siàno di colo- ri vivi. Anche la guarnizione di fiori e di f rut ta deve essere intonata. A- desso, nelle tavole grandi, v mno le f ru t ta a preferenza dei fiori, f rut ta a qolori diversi e smorti, coinè quelle « na t u r e morte »,. che dànno un senso di riposante dolcezza. In autpnno, sul color « can^o » dei kaki, spicca l 'oro pallido , del l 'uva; il gial lo citrino del- le banane si accorda al gial lo for te delle pr ime ar.ancie e, su tutto, tro- neggia una rosa; in pieno Inverno basti,, anche un' alzata art i st ica dove siano ben disposte delle arancie e dei mandarini, per dare un' ar ia di; festo- si tà al più modesto té... modesto, ma accurato. Ge vogl iamo avere ospiti delle , amiche, dobbiamo prenderci la pena di of fr i re loro delle cosine; sem- plici, ma ben fat te, in un ambiente anche modesto, ma simpatico, adt una tavola anche modesta, ma accurat issi- ma. Come è ant ipat ico notare la man- canza di qualcosa quando si è intor- no al tavol ino da té, o veder la padro- na di casa af faccendarsi a cercare chiavi o correre qua e là. Conosco una signora che ha scr i t to una vol ta per sempre tutto il fabbi sogno del té die- tro ad un calendario del suo salotto, che lo : ' cop ia a capod'anno sai nuo- v i calendario e che lo consul ta pri- ma del l 'arrivo delle amiche... e f a be- nissimo. Col té si of f re zucchero, latte e li- mone. Il l imone può essere tagl iato a fet t ine sottili o ridottp a succo e mes- so in una minuscola c a r a f fa di me- tal lo o di porcel lana. Quando si serve in fett ine, bisogna disporlo su di un piattino sir. di vetro, sia eguale al servizio, con accanto una minuscola forchet t i«a d'argento o di metal lo lu- cido. Il latte va bollito e poi accura- tamente « passato » .perchè molta si- gnore sono insof ferenti del la pelle e della crema lo zucchero va preferi- bi lmente a zol lette e servi to colle molla. E' mol to prat ico unire ;.ul'o stesso piccolo vassoio, latte, l imone c " J.'ARGENTATA E. S." , è formala Sa' un anima di alpacca originale Elefante su cui è applicato, con procedimento Brevettato, un forte spessore di puro argento al 1000'/« rinforzato nelle parti di maggior consumo. Ha l 'aspetto e t pregi igienici dell 'argento: è più resi- stente all'uso quotidiano o costituisce al tempo stesso una posata di lusso per le grandi occasionb È una conquista sull' argento, non una imitazione. La scelta può essere fatta nel più ricco as- sortimento di tipi classici e moderni ri- prodotti da esemplari sforici o creati da artisti di grido. Ogni oggetto è curato nei più mlnufi particolari e rilinito con arte superiore. Non fate acquisti o regali sema farvi mostrare dal vostro fornitore di fiducia le posaterie e 11 vasellame WELLNER ARGENTATA E. S.

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