LA CUCINA ITALIANA 1935

1 genna io ^SS - X I II LA CUCINA ITALIANA 6 ei che a v r emmo t r ova to ne l la sua c a- sa « l umi di f es ta » pei,?£? «me n t re l o — c i disse — qui men venni sol i- tar io a r i t rovar nel la se lva il mae- ! atro, i miei anc or mo l c ean bal lotte », I lo s e gu immo r inunc i ando al la gita, i L a c a sa del ma t to era a un cent i- j naio di me t ri dal la carrozzabi l e: pie j co la, pul i ta, l inda, c ome son le c ase di quei nostri contadini, c he c i ac c o l - sero c on la letizia c on cui, in „c i rco- stanze simi l i, la buona gente ac c og l ie i romp i co l l o. En t r ammo nel la sala d ' ingresso, do- ve avevano apparec ch i at o, nel mo - me n t o . in cui una sorel la ; del mat to, c he f e s t egg i ava il suo fidanzamento c on Gigi del la Caprar ia, r e cava un e - no rme vas so io di frangette: una pa- s ta al l ' uovo p r o f uma ta d ' ani ce e di rosol i i, c he spiani c ome se tu dovessi poi avvo l ger la per f a rne lasagne ò « f e t tuc ce », ma tagli invece a nastri del la larghezza di due di ta e get ti nel la pade l la c o lma d ' o l io pur i ss imo dopo aver li inf i occati c on una c ivet- ter ia che sà d ' ot tocento, spo l veran- doli poi, quando l 'hai levati dal f uo- c o , gial li e c roc cant i, c on l o zuc che ro vainigl iato. F i o c chi d ' oro, c rava t te da f es ta, l arghe e spiovent i, quando il v i r tuos i smo del la f range t t a ia non r o- vesci i l embi sul la « f ar f a l la » da f ar- ne due, non li leghi a c en c io (cenci appunto c h i amano i fiorentini coteste frangette di cui non ti spi eghi il no- me ) o non si di ver ta a far ti un nodo s c o r so io che ti prende, sì, al la gola, ma che sc iogli c on un a l eat i co asc iut- t o e p r o f uma to del c o l or di rubino. Si che t ò, davanti a quel vasso io di flocchi d ' oro, anche l ' ira poe t i ca d ' A- me r i go che c on f e s sò poi a me, con l a t r ova ta di un u omo di spirito, di pre f er i re quel c an to de l l ' Inf erno per cer te somi g l i anze c on Ce c co de l l 'An- gui l lara. — Col poeta o c on la sua g o l a? — domando. — No : se il Ce c co di cu i ' si par la nel divino p o ema non è il quat t r inaio fiorentino, ma l 'altro, le somi g l i anze t o c c ano sopratut to il mi o spiri to. E r a un bel t ipo di ma t t o i de tut- t ' al tro che pr i vo d ' ingegno. O fingeva d ' essere ma t t o? Av r e bbe dovu to f a re il c on t ad i no anche l u i ; ma r i pensando ch ' era l ' uni co mas ch io e le v i gne f rut t avano senza la sua f at i ca, si p r o c l amò vate. Quando, ve r so le tre, invece di ri- prendere la sal i ta v o l t ammo le spal le al la mon t agna per t o rnare in paese, Ame r i go s ' inf i lò un me z zo pastrano, 1 si mi se in c a po un tub ino che l o in- vaniva, e scese c on noi. Sarebbe s tata un' al tra vo l ta l ' ora d ' andarsene al letto, ma sa l immo in- v e ce in casa di Ro b e r to c he sveg l iò la donna, e ci f e ce servi re in cuc ina, t anto per aspet tare c he si f ac es se g i orno, but targa e t onno sott ' ol io, al quale il gus to de l i cato di Be ppe f e ce agg i unge re per sè mo l ta c ipo l la c ru- da. Ma la ve c ch ia Ro s a, c he a v e va c o l to un mi o ges to di nausea, ebbe per me e per il suo padronc ino, c he si fiacchehà anch ' eg li al la pi ogg ia, un pens i ero de l i cato: intrise un po' di f ar i na in due torli d ' uovo e ci f e ce i migl iacc i. Ri sato l lati a quel modo, c i addo r- men t ammo. I l ma t to se n ' era anda to dandoci una pr ova del la sua saggezza. GIACOMO PAVONI :SSKSa^efeíiíBS^Jf'- Cassa di Risparmio DELEL PROVINECI LOMBAERD Fondata nel 1823 Sede centrale ia MI!.ANO • Via Monte di Pietà, 8 196 Filiali e Succursali « o » 4 miliardi e 700 mi l ioni di lire di depositi al 31 marzo 1932 - X 305 mi l ioni di lire erogate in beneficenza a tutto il 1931 - - • « o » — RICEVE DEPOSITI A RISPARMIO E IN CONTO CORREN- TE : : ACCORDA ANTICIPAZIONI SU TITOLI PUBBLICI : : RIPORTI : : SCONTI DI CAMBIALI E DI CEDOLE : : SOVVENZIONI CAMBIARIE E SU DEPOSITO DI SETE E BOZZOLI : : INCASSA EFFETTI e : CAMBIA VALUTE ESTERE : : CUSTODISCE VALORI : : RILASCIA GRATUI- TAMENTE ASSEGNI : : CONCEDE PRESTITI AGRARI E MUTUI IPOTECARI IN CARTELLE .DEL CREDITO FON- DIARIO : : EFFETTUA SERVIZI DI CASSA PER PUBBLI- CHE AMMINISTRAZIONI :? RILASCIA GRATUITAMEN- TE CASSETTINE SALVADANAIO PEL RISPARMIO A DOMICILIO • S S i f S f P Ü * - ' í '•;'. . ' . • > . . x • <'•>.•-'. •.>• >•.•.'.'•;' V v . •• '•. r 1

RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=