LA CUCINA ITALIANA 1935

1 Aprile 1935 - X r t l EA CUCINA ITALIANA 19 f r a n c e se c r ede t te di d imo s t r a re la p r op r ia ami c i z ia a l l ' aba t e, c edendog li me t à del suo ma z zo di a s pa r a g i , per- chè se lo f a c e s se c uo c e re a l bur ro. Ma ec co che, qua l che mome n to pri- ma di a n d a re a t avo l a, Fon t an e l le v ede il suo ami co d i v en t ar ros so in vol to, a nn a s p a re col lo ma ni e cade r e, f u lmi n a to da l l ' apopl ess i a. P r i ma an- c o r a di r i a l z a re l ' ospi te Fon t ane l le sì pr e c i p i ta in cuc i na, e g r i da a l cuoco: — Tu t t i al l 'ol io, queg l i a s p a r a g i! T u t t i a l l ' ol io! N I N A h a ma n g i a to gl i a s p a r a gi lessi, in in- s a l a t a, o co t t i a l bur ro, su un sof f i ce l e t to di p a rmi g i a no g r a t t a t o, o al l 'uo- v a , a l l ' uso mi l ane s e, non s a c he c o sa è ma n g i ar bene. C ' è u na s t or i e l la c he d imo s t ra co- me un p i a t to di a s p a r a gi po s sa es- s e re de s i de r a to e g r ad i t o. A F o n t a- ne l le g l i a s p a r a gi p i a c e v ano al l ' ol io: a l l ' aba te Fe r r a s on, al bur ro. F e r r a- s on s ' e ra r e c a to da Fon t a n e l le a ch i ede r g l i l a co l az ione, e lo s c r i t t o re GHIOTTONERIE PRIMAVERI LI Le rondini saettano nel terso chiarore del cielo, da finestre e balconi fiammeg- giano rossi gerani, un odor forte di giag- gioli e lillà sale dai giardini. Oh no, non voglio cantarvi la primavera, voglio dirvi soltanto, che con questa dovizia di frut- ta e verdura, che invita da ogni mercato e verziere, che ci viene incontro su car- retti e banchetti, molto facile è appre- stare ora i nostri pranzi freschi, profu- mati e sani; tanti erbaggi a fogl ie e ra- dici ci offre ora il mercato, che i nostri pasti di primavera dovrebbero essere sempre e solo crudi, unendo al massimo a verdura e frutta, un piatto cotto, che può essere una minestra, o un budino dolce a seconda dei gusti. Insalata di primavera. — Cogliete nelle vostre passeggiate in campagna crescione, cicoria, ed erbe aromatiche. Condite con olio e poche gocce di limone. Salsa rustica. — Se vi torna alle quat- tro dal ginnasio uno di quei figliuoli, che dopo aver mangiato la fetta di pane taw burraio vi dice che ha più fame di pria,, potete preparare per ti suo pan nero e per il suo saldo appetito una sai"^ sana e digeribilissima. Prendete un maazo di cipolle novelle,] 2 spicchi di aglio, un mazzetto di prezze- molo, tre foglie d'alloro, un cucchiaio di capperi, una acciuga, un mazzo di carote nuove. Tagl iate tutto fine, mettete a ma- rinare al mattino nell'olio e limoli«, dopo avere cosparso con tutte le erbe odorosa che vi riuscirà di trovare: basilico, cerfo- glio, menta, timo, ramerinp. Gnocchi verdi. — Se vi fosse avanzato del parne, potete utilizzarlo così: prende- tene 400 grammi, bagnatelo col latte, uni- tevi un uovo intero, 600 grammi di spi- naci, 3 cucchiai di farina, 50 grammi dì uva sultanina, 20 di pinoli. Lavorate il composto, formatene dei gnocchi, euoce- teli nell 'acqua bollente. Scolateli, conditeli come più vi piace con burro, parmigiano, passato di pomodoro, burro e noci tritate. Rotolo di patate e piselli — Preparate una pasta lavorando un chilo di patate — lessate e schiacciate — con 250 gram- mi di farina e due cucchiai d'olio. Sten- detela dolla grossezza di due centimetri e ricoprite con un chilo di piselli freschi.. Fatene un rotolo, avvolgetelo in un to-i vagitolo e cuocetelo nell'acqua. Levatelo al momento di servire, condii telo con burro e con battuto di flnocchioj menta e erba cipollina. Budino di riso. — Mettete per 12 ore a bagno 200 grammi di riso integrale in un quarto di latte. Lavorate 80 grammi di burro con 100 di zucchero e poi con 5 tuorli d'uovo. Unite il riso già propa- rato e 100 grammi di mandorle tagliate. Aggiungete i 5 albumi montati a lieve. Mettete in uno Btampo imburrato, cuo-i cete al forno. LA DECORAZIONE Di UNA BELLA TAVOLA DI PASQUA

RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=