LA CUCINA ITALIANA 1935

1 Apr i le 1935 - X I I I LA CUCINA ITALIANA 37 Separati gli s b u r r i dai tuo i ", questi si sbattono Imperniente per pochi mi- nuti e s' introducon in una vescic-, di maiale, accuratamente lavata, e di di- mensione tale che i uorli non scuj ta- no. Legata cc-i. una fettuccia, si pone in una pentola d'acqua fredda bollire per circa otto minuti, fino a quando cioè la sfera dei tuorli s a i ' indurita. In un'altra vescica iti g nde, intro- durre un terzo degli albumi, poi la sfe- ra compatta e gialla tolta dalla piccola vascica e infine, tutti gli altri albumi. Legare, cercando dare alla nuova pa l i , la forma ovale, f c- bollire nella en':o- la per circa sette minuti. Tolta e raf- freddata, quando l 'aprirete ne tr . rrete un autentico uo v i gigantesco. C' e se volete appaia perfetto, basta pestare nel mortaio futi i gusci, i mpastare la fin polvere ottenuta a poco aceto e con tale poltiglia pennel lare l 'uovo e metterlo p- i ad asc i rgar e al l 'aria; si avrà c~si anche il guscio. A quest 'uovo potrebbe far contrario una guarnizione di funghi prataioli da! gambo bianchissimo e dal cappel lo ros- so vivo, preparati con uova sode sgu- sciate, a cui si è ' gl iata una pui- perchè stiano diritte, mentre sull 'altra si è posato un piccolo pomodoro ripu- lito dai semi, e spruzzato, il ch e non è indispenr ')ile, di salsa maionese. Ciambelle, pizze ed altri prodotti, ra- r i tradizioni fami l iari, completeranno la parte gastronomica del mattino di Pa- squa. Io socchiudo gli occhi, e vedo an- che un bel a parterre » formato da ra- moscel li esili ed arcate d'edera, e stret- te felci ,. e capelvenere, su muschio, nel cui mezzo è posato l ' uovo gigantesco circondato dai piccini... C! e se si vuo'e lasciare il salo grande; r.l posto degli altri, vedo s ,ars, vie' - mammole « vio- le del pensiero, o non ti scordar di me, tramezzate da giacinti, o lillà, o fresie od altri f o r i dal lungo gambo. Ai lati più lunghi della tavola, tra >i;và" bianca, ciliegie, mandarini od altra frutta fre- sca o crnservata, du? artistici v-se^K con grano germinato, oppure quel le spe- cie di pigne di cristallo,. liei cui. fori, in un a goccia d'acqua, stanno pròprio al loro posto, eort ; garofani, cardenie, a.- - lee o quant altri fiori bel li offre l'avan- zata primavera alla Pas~ri di quest'ali-" no. Oppure, all 'a-ciutto, degli * edel- vaiss », i forti e ;n: f icat ivi-f iorì delle Alpi --ìostre; che. in ino ai tovigl iol jni di carta ( ervizi di carta al posto di quel- li di tela per questo gene% di colazio- ni, se ne trovano di artistici e bellis- simi e si potrebbero anche... creare* da sè) e ad un ramosce' > di non ti scor. dar-di-me, potrebl o es ere poi- conser- vati da ciasc- n commensale. E comunque sia preparata" la tavola nel mat t : uo di Pasqua, abbiate gentili lettrici, un pensier al l 'amica - sconosciu- ta lontana, . ' i . n-.l rimpianti e nei ri- cordi di cui le è satu-o _uesto giorno, porge a tutte, a tutti, l 'affettuoso "au- gurio di bene. F . - L . Le afefeoiafe sono invitate a rispondere Mi rivolgo alle collaboratrici, alle ab- bonate, per invitarle a portare il loro con- tributo di esperienza sul tema delle dome- stiche oppure, come ora si dice, impiega- te di famiglia. Trat tare questo argomento, svolto anche dalla compianta sig.ra Notari, .vuol dire cooperare a quella pace tanto desiderata e tanto necessaria per il benessere delle famiglie. A Milano si è iniziata una campagna per istruire nelle faccende domestiche le ragazze che vengano dalla montagna. Vi sono pure, signore volenterose che si de- dicano alla protezione della giovane: mol- to si fà, ma molto c'è ancora da fare. A questo proposito la Stazione Radio del- la Svizzera Italiana ha trasmesso una conversazione molto interessante: ha co- minciato con il fare un confronto con le ancelle del secolo passato e del presente. Quelle troppo semplici, quelle troppo e- volutel Ed in quest'ultimo «t roppo» si diceva che la colpa è in gran parte delle signore padrone, molte delle quali pur di l iberarsi dalle faccende casalinghe accon- sentano alle pretese esagerate dì certe domestiche. E che le une come le altre si abituano a cambiare con grande fa- cilità e talvolta per futi li motivi. Andan- do di questo passo si perderà lo stampo della fida ancella della quale la dicitrice esponeva commoventi esempi. Donne fe- deli nei tempi prosperi ed in quelli av- versi, nei giorni lieti ed in quelli tristi che dividevano con i padroni le gioie ed i dolor ed eraino considerate persone di fami g l i a li Si dirà: cose di altri tempi, ma l'amore del focolare è di tutti i tem- pi, come di tutte le età e così pure l 'af- fetto non deve diminuire, il rispetto, la bontà,- l'educazione anche so il progres- so è entrato nelle nostre case e se il rit- mo della nostra vita è diverso. Se è ne- cessario istruire le ragazze di campagna nelle faccende di casa, cucina, stiro, pu- lizia, ecc. ecc. non meno necessario sarà il dare loro una educazione morale. Il sen- timento più ignobile ebe si deve combat- tere senza tregua è l ' ingratitudine: ehi ha, ricevuto un beneficio deve sempre mostrarsene grato. E' un beneficio ed un dono anche una buona parola, un atto di cortesia, una premura, un interessamento spontaneo o intende che da una parte e dall 'al- tra — cioè padrona — domestica — vi sono dei diritti e dei doveri, ma per f ar valere i primi occorre adempiere bene i secondi. 1 E per ora basta: con la speranza che il mio invito alle amiche collaboratrici ed abbonate non sia vano. ORSOI.ETTA L ' a b b o n ame n to al cos ta, p e r tin amao, L i r e 1 2 1 ^ 1> CJ < P R I M A V E R A STAGIONE DI CURA PER LA DONIUU In primavera, come la linfa sale nelle piante, così il sangue si agita e tende a spandersi con più forza nelle vene. PER QUELLE CHE HANNO UN SANGUE DENSO, IL QUALE CIRCOLA MALE NEI VASI SANGUIGNI INGORGATI, LA PRIMAVERA È UNA STAGIONE PIENA DI IMPREVISTI ED ANCHE DI PERICOLI PER L ' AVVENIRE. Appunto allora appariscono : dolori di testa, vampe di calore al viso, senso di soffocazione, insonnia, mancanza di appetito, formicolìi, crampi e senso di peso nelle gambe, funzioni femminili irregolari con dolori al ventre ed ai reni, crisi di nervosismo e di melanconia. Allora pure, varici, ulcere varicose, gonfiori diventano più mo- lesti e dolorosi. Per evitare tutti questi malanni e prevenire gravi disordini, ogni donna - all'inizio della Primavera - deve fare una cura di SANADON. Il SANADON, liquido gradevole, associazione scientifica ed attiva di piante e di succhi opoterapici, RENDE IL SANGUE FLUIDO I VASI ELASTICI, REGOLARI ZZA LA CIRCOLAZIONE, SOPPRIME IL DOLORE, DA LA SALUTE. /¡a Izz* jr&tfz&g. GRATIS, scrivendo ai fc:::.oratori del SANADON, Bip. 38 Via Uherti 35 Milano riceverete l'interessante Opuscolo « UNA CUBA INDISPENSABILE A TUTTE LE DONNE» _ li flacone L. 11,55 In tutte le Farmacie

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