LA CUCINA ITALIANA 1935
1 Maggio 1035-Xin- due carabinieri al portone. .. infine, al le tre del mat t ino, ci r i t r ovammo i n casa soli, noi due donne pal l ide dal la fat i ca, Vi t t or io verde di bile. Do rmi i po co e ma le e f ui ben pre- sto svegl iata da un gran brus io sul- la piazzetta su cui il nostro apparta- mento s ' af facc ia. Bal zai a sedere: c ' erano a lmeno duecento persone, che i carabinieri t rat tenevano a fat i ca. — Pa r t i amo subi to per Fras cati — proposi io... . — Magar i! ma ho otto gi orni di segui to d'udienza — rispose mio ma- — Conged i amo al lora subi to la mi - l i onar ia; c e r ch i amo di sostituirla il meg l io possibi le. La came r i e ra del lo zio- generale po t rà f a re qui il ser- vizio... , - Ma che suc c ede? — Venga al ba l cone propose Li sa ent rando in c ame ra nostra. S c o - •stai le tendine e pr ovo cai un gri- do • — E c c o la mi l i onar ia! fuori la mi l i onar ia! vog l i amo la mi l i onar ia! La fol la, al la vi sta - stavo per dire « del la mi raco l ata » — abbattè la bar- r i era dei due carabini er i, ed entro nel portone, — Maledet t i! Dannaz i one eterna a. che ha inventato le lotterie ed alle domes t i che che c ompe r ano i bigl iett i. — ur lò Vi t tor i o, che corse a met tere davanti l 'usc io di c a sa una grossa cassapanca, ansando e sbuf f ando dal- la bile. , . , Intanto, io, al te l e f ono, chi edevo d 'urgenza, in questura, un r inf orzo di guardie che mi f u subi to manda- to Era agli ordini di un g i ovane commi s sar i o, che f e ce sgombrare l 'a- tr io e le scale, poi venne su da noi. Ri deva. _ Da c c hé è usc i ta la c on f e rma u f - ficiale ed i giornali hanno f at to sa- pere che la nuova mi l i onar ia è tro- va t a l a, un cent inaio di persone han- no' di chi arato d' esserne i S e n > t o " - Giù, c inque donne gr i dano: E' figlia 'mi a ' un attendente sta prendendo a pugni un tale, d ' apparenza dome- stico, perchè ent rambi le sono- fidan- zati c 'è il tabac ca io che ha venduto il bigl ieto, c on un codazzo d ' avvo ca- telli. . . . _ E questo era in port iner ia per lei _ sogg iunge un agente, entrando car i co di fiori e di pacchi, c on un f as c io di lettere e di te l egrammi sotto 11 brac c io — e ride. . — I o non r ido — f a Vi t tor io, bur- bero. . .. _ I o piangerei — e suppl i co il c ommi s sar io di cons igl iarci sul da f are ma il t e l e f ono squi l la. Sono, success ivamente, due banchi er i, tre agenti di bor sa che si preno tano per Investimenti. R i s pondo male e t orno in ant i camera. Mio mar i to sta scor- rendo i giornali del mat t ino. — Oh che fandoni e, che cret inag- ginil che invenzioni, che f ant as i a ! !! Cose del l 'altro mondo! _ E anc o ra questo e niente — r ide il commi ssar i o, — la radio f ran- cese stamane ha dato la notizia che lei c ommenda t o r e, ha iniziato le LA CUCINA ITALIANA prat i che di divorzio e che sposerà la mi l ionaria. .. ma non s' inquieti, non si f a c c ia cat t ivo sangue! .. Pr enda la co- sa in ridere e lasci al più pres to la casa e la città col la s i gnora e col la ragazza. ; — Ma è Impossibi le; impossibi l is- s imo! F ra due o re io debbo t rovarmi al la cor te d'assise e presiedere un impor tante dibattito. Il rappresentar ìe del la l egge scuo- te il capo. — Non lo c redo fac l l «, c ommenda- tore Pur t roppo questo stabi le ha una sola scala. Il pubbl i co è mal dispo- sto, pot rebbe r i conoscer la dal la sua statura e... e potrebbe. .. — Eppure, io debbo, debbo an- da r e ! ! ! Un agente si fa avanti. — Il port iere mi ha detto che in cant ina c 'è il buco del carbone, che dà nel cort i le di un convento. E ' chiu- so da anni, ma, t e l e f onando al f r a t i - si, sì... comprendo, ma quando non c 'è al tra via! Vi t tor io scatta. Un alto funz i onar io del la giusti- zia scappare pel buco del carbone! — Al l ora c i sarebbe un' al tra solu- z i one: che ella si vestisse da donna! Vi t tor io ur ia ind i gnat o: — Un alto funz i onar io vest i to da donna! . . .. ma io, piuttosto, but to dalle scale o dal- la finestra Li sa! _ No, no, per amor di Dio! . .. — s inghi ozzava la ragazza, ment re da giù veni va il rumo re d ' una lite f r a i « fidanzati » e dal la strada veni vano al te gr i da : un man i c omio '. ! ! — Io sono a l oro c omp l e ta dispo- sizione — disse infine il commi ssar i o, con un ' oc chi ata ( che dovevo più tar- 23 di r i cordare) al la mi l i onar i a: — Ho a casa, mia madre, un' anz iana santa domina, che pot rebbe tenere nas cos ta e ben custodi ta la... s ignor ina durante questo fel ice, ma comp l i cato per i odo, l iberando così loro. Vi ene? Vi t t o r io ed io quasi lo abbrac c i a- vamo par questa idea, che salvava, moment aneamente almeno, la situa- zione e pe r suademmo Li sa a seguir- lo travestita. Un agente si pr o curo da un inqui l ino un vestito, un cap- pel laccio, un cappo t t o; altri tennero sgombre le scale, 11 port iere r iapr iva quel buco, i f rat i, cur ios i ss imi di ve- dere la mi l ionar ia ac consent i vano al suo passaggio, dato che era sot to ment i te spogl ie, io aiutavo Li sa ad indossar le e le pr ome t t evo d ' andar la a vedere al più presto e di non ab- bandonar la. Tut to andò secondo il previ sto. La riazza delle brave dome s t i che fedeli dev ' essere estinta... Io ne ebbi dieci, una pegg i ore dell 'altra, Perdet- ti la pace, il buonumore, dieci chi li di peso (uno per domes t i ca) ed an- che la pace domest i ca, perche mi o mar i to, che non t r ovava più in casa i piattini a cui U s a l ' aveva abi tuato, era spesso no i oso e di pess imo umore. .. Un mese dopo Li sa sposo il c om- mi ssar i o; quando viene a t rovarmi, si met te subi to al la destra del s o fà ed ha sempre diment i cato di r i f on- derci le dieci bott igl ie di Spumante, c on cui Vi t tor io ed io b r i ndammo al- la fine della nos t ra fe l i c i ta dome- S t Ì ° MARIA TERESA DI SORTENNA I l probl ema del le dome s t i c he (Risposta ad Orsoletta) r ii. -3: un <vcitip.fi . Conoscerli T ,i mia lunga esperienza in fatto di dimestiche mi fa scrivere un mio mode- Jf'casa il V» presto possibile. Se, pò* arriva a presentarsi una domestica che SS, „ mlell'insieme » che si addice alla tovria TamiS cercare di affezionar- l a Insegnarle, tutto con, dolcezza, ed afse'condarla nei suoi onesti desideri (spe- randoMano tali), magari mandandola o- anìtanto presso la sua famiglia, se vi è iTpXmm. Nel caso di un rimprove- ro cercare di farglielo senza mqmetar- T a \ ! Z Z à ^ n Z 7 m a i dalla P 7 n a " p o ì ad. educare,fralmente S S e b b e cominciare al decimo an- 2 ii età, epoca in cui le bambine non vanno più a scuola ed a casa non fan- no che lé « zacolone », ed io sono del pa- rere come ho già messo in pratica, di .fcwk * el t e J U p e ol coiUinuare nel paese vicino ad esse, rcn conti are nei mesi invernali fino all'eia dt quin- dici anni. Tutto questo potrebbe farsi, se qualche buona signora pagasse l im- porto della scuola per tre piesi di una bambina povera. . Con i buoni principi, educazione ed in- segnamento che apprendono dalle suore, insomma, rum ffli avrà in casa. proprio u- - ntioa C on scendo le abitudini, i Ino- lida dove si prendono le ragazze che ¡"sentano, io dico che faranno mira- C ° U ! L'abbonata CLEMENTINA STAGNI Cozza Imolese LAVANAD ARYS FRESCA d e l i z i o s a LA MIGLIORE RACCHIUDE IL PROFUMO DELLA PRIMAVERA FLACONE 1)1 PROPAGANDA di grandezza doppia alla presente e<rura si spedisce franco di porto contro l'invio di L. ì in francobolli alla Concessionaria: S . A . A R C H I F A R Via Trivulzio, 18 - MILANO
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