LA CUCINA ITALIANA 1935
26 LA CUCINA ITALIANA 1 Maggio 1935-XIII LA PAGINA DELLAMODA Unamica frannooo ^^ ^ ^ ^ cese, che ama arden- t emente l ' Ital ia e che par la la no- s t ra l ingua co l lo stesso p i acere c on cui canta, mi scr i ve da Par i g i- « S o n o f e l i c e ! ! ! Ho f a t to le mie spe- s e di toelet ta per l 'estate, sono tor- na ta a casa segui ta da due ragazzi car i chi di scatoloni, ed ho c onvo c a to — tre gi orni f a — babbo, mamma, i t re fratel l i, i mi ei vanii ami c i, dieci ami che. .. e pers ino la came r i e ra! nel salotto, dove ho le magn i f i che f o t o- graf ie del la R o ma di Mussol ini che mi hai regalato. Ho preparato un carte l l one, su cui ho dipinto in rosso ed in verde le paro le « c a n a pa d' Ita- l i a » e l ' ho issato sul mio c o r r edo p- st ivo. Par i gi è piena di « chanvre d ' I- tal ie »! . .. F u un gr i do di stupore, di ammi raz ione, di entus iasmo, a cui tu ti uni rai, quando avrai letto questa e- pi stola descr i t t iva dei miei acqui st i: tai l leur da mat t ina, in g r o s so spina- t o di canapa tur chino a r i ghe gr i g i e; tai l leur da spiagg ia ( abb i amo dec i so di veni re ad Os t i a !) quadr igl iato, co- l o r ma t t one e ma r r one; cappo t to da ma t t i na in gr os sa canapa natural e; ab i to e l egante c on giacca-mante l l ina, c he po t rò por tare anche a qual che tè, qui, in canapa grossa tut ta a « r i c c i r i l eva t i », di co l or azzurro pa- stello. Mi s ono i nnamo ra ta di un cer to tessuto ( canapa lani f i cata) ed ho sce l to un « t re quarti » di co l ore tur- chino, morb i do, cascante. Vedrai, ve d r a i ! ! Ad Ost ia s f o g g e rò due vestiti c om- pleti da spiaggia, per le nostre corse i n mo t o s c a f o, per le gi te in bar ca v e r so Castel Fu s an o: uno c o l or ava- na, uno co l or mat tone, in « canapa panama » lavabi l i ss ima e f resca, Ed anche per sera — per sera, ca pi sc i, Monna - Vanna! — adesso che il ne ro va t anto per noi gi ovani, ho p r on to un mode l l ino di canapa lucida, c he ha l ' apparenza del c respo rasa- to, c on riflessi metal l ici c o l or oro, c ome i miei non artefat ti capel l i ! . .. ed un al tro in mer let to, che è di gran mo da . Il mio uni sce alla bel la l inea l ' asso luta or iginal i tà; per chè è in me r l e t to quasi di canapa. Di co « qua- si » pe r chè la canapa è mi sta ad al- t r o f i lato, sempre i tal iano. Tu cer- t amente t roverai in Ital ia questo sot- t i l i ss imo filo e potrai f are qua l che interessante l avoro a punto Venez ia E non bas t a; se andr emo, in au tuj ino, a cac c ia nel la v i c ina « I s o la s a c ra », o se qua l che ami co ci con- du r rà nel c ielo di R o ma ac canto a lui, sul segg i o l ino del pi lota, s f og- g e r ò una pesante g i a c ca di canapa impermeabilizzata. L e mie scarpe estive (una di tes su to luc ido a disegni opachi, co l or grezzo, al tre turchine, avana e mat- t one, ed un pa io di sandali da sera) sono in canapa; davanti al mare di i R o ma s f o gg e rò berretti e cappel li di canapa, cinture, borsette, sc iarpe idem i dem; i miei cos tumi da bagno saranno in magl ia, di un tessuto do- ve la canapa entra in mass ima par te! ! ! To rn i amo al mio salot to ed al mio r i cevimento. Monna Vanna, che suc- cesso strepi toso, spec ie quando dissi il prezzo — modes t i ss imo — di tutte quel le me r av i g l i e ! !! Sono passati tre gi orni e parenti ed ami ci non f anno che c ompe r a re canapa: Tommy, mio f o r se f u t uro fi- danzato, (sii discreta, mi r a c c oman- d o ! ) ha ordinato dei vestiti di mat tina e di spiagg ia che s f o gg e rà pu- re davanti al mare i tal iano; mio f ra- tel lo Jacques, l ' elegantone, ha sco- per to del le cami c ie sport di canapa che vuol « l a n c i a r e» a San Remo , papà propenderebbe per uno smok i ng e s t i vo ed, intanto, ci ha c ompe r a to borse da v i agg i o, val igie, cappel l iere di^ canapa impermeabi l i zzata. Mam- mà, che sta « r imont ando » la ve c ch ia casa eredi tata dal lo zio, in c ampagna ha s c ope r to del la sto f fa da tende in canapa a f o ndo c rema, c on larghe ortens ie azzurrastre che pa i ono di- pinte al l ' acquerel lo, e sto f fe magni f i- che ed eterne per sofà, po l t rone a sdraio, tendoni. L ' un i ca scet t i ca è stata la cuoca, la brava donnet ta veneta che è in c a ? a da vent ' anni. El la, entrata di soppiat to col suo l ar go gr emb i u le di canapa, ha c reduto ad un pesce d'a- pri le ed ha det to sdegnosamente al- la came r i e ra che le i l lustrava il mio guardar oba est ivo: — No, benede ta; a mi no se la dà da bèver. .. Canevo, que s t o ! ! ! Xe propr io impos ibi le ». Ho r iportato tale e quale la lette- ra del l ' ami ca par igina, non perchè, oggi , Par i gi sia al l ' avanguardia del- la moda, sia creat r i ce del la moda. .. ma perchè Par i gi interpreta le nuove tendenze e le correnti di tut to il mon- do con gus to squisito, e dà un bat- tes imo che vale. La canapa è stata l ' anno s cor so lanc iata dal la mo da ital iana, al l 'espo- sizione di To r i no e t r i onfa magg i o r- mente quest ' anno, nel la g r ande mo- stra testé inaugurata da S. M. la Re- gina. Be n e ! ! Es sa dà l avoro — in c ampagna — a migl iaia di fami g l i e, che al lontana dal l ' urbanes imo, dà la- v o ro - - negli opi f ici, nei laborator i! a migl iaia di operai, e por ta sem- pre più in al to il gusto, la f ama, l ' in- gegno prat i co del la nostra gente. E tutte noi, s i gnore e ragazze ita liane, r ipet iamo il gr i do del la giova- ne ammi rat r i ce del la patr ia di letta " V i v a la canapa i t a l i ana ! ». Piccola posta TESSERA 6528. - Anche se ha visto un attrice ed una signora elegante colle unghie color ceralacca, non le imiti. Cer- te modo possono andare per persone del grandissimo mondo e del mondo gaio ma rì^H Per ragazze di famiglie modeste e dabbene. Se vive a Roma e va qualche le m*JZn eSemp }°' a U ' A «S« s t eo, guardi f?emf»T,t a „Ì l e n o s t l ; e P r l n ° ipesse reali, che ti equentano quel magnifiico ambiente musicale, mentre sfogliano attentamente il programma dei concerti; hanno le un- f s emn , U C ^ e - d V ' 0 S a "aturale. Questi sono esempi da imitare... non altri... ABBONATA DI VENEZIA. — Se è grossa, vesta sempre di nero; in estate di nero a piccoli «mo t i v i» rossi, verdi, gialli, a cui intonerà la borsetta, il cap- pello, un gioiello, una sciarpa. s a B - A e T d R Ì C n ; r r P e r c °»fezionare in ca- rìt t7,nl „t Perfezione — uno di quei boa v L Ì » 6 e h e v a n n o m o I t o a n ehe per gio- vanette, con i vestiti da sera ella deve 2°40- Pe d r e^ ? e l , t U l l e d i s e t a attissimo^ m n'a forhìcp f l w ™ 6 - regolarmente con u- na forbice affilatissima, senza sbavature dieci striscie alte dai 30 ai 35 centimetri' L i r a i S b a ? t , i l e regolarissimamente™ una sull altra. Infine riduca la striscia ner mezzo, di piegoni fondi da 7 a dietì cen timetn, alla lunghezza di circa TO centi- metri, imbastisca tutto bene e dia Snà cucitura a macchina nel mezzo della etri- scia stessa. (Ricordi che tutte Sc u c i t u re me m vanno a fa S t U t. tUlle t i > S , U s t o f f a 'eggerÌsTi- e vanno fatte mettendo sotto alla stof- te ™ ch^ DO?' 9 a rta sottile ma resisfen- lità). P ' toglierà con tutta faci- d / ' J ^ i - Pronto; adesso con un ferro da st ro tiepido, sollevi ad uno ad una le strisele (dieci da ogni lato della cuci tura) in modo che il tutto risulti vestito 0 c o n d i r - i ^ V l t t ó c c ^ i di strassi ai t e psi^ai i f iK I f SS fMl ci l o r i ' ° S t e S S 0 s t r a s s o lo stesso co- l a ^ K f e ^ ^ C C I A T A - Q l ,el - di velluto «sgualcito af ^ ? 1 c a i > P a £ TJrT ^P^ 1 s T v S o V r & £ quadrfghato* bianco T nero ? & » " c ^ o W a ' ^ 1 " W a S 'ermi- a bolli » n o ^e r „°„t° T b Ì n 0 vestito elegante del i 'a™„ P S1 a l s u o metta C x nno scorso e vi ancora mo to Àuguri a i»,° n l o rimarrò nidiata d i f i ^ f S ' e la bella MONNA. VANNA legger a pagain 3 le norme del nuovo concorso della CUCINA ITALIANA
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