LA CUCINA ITALIANA 1935

26 «.LA CUCINA ITALIANA 1 gennaio 1935-XIII gioai deigl ocóct Pare che quelle modeste ideine, che di tanto in tanto suggerisco alle nostre a- miche abbonate e lettrici, intorno al mo- do di apparecchiar le tavole, di decorare una mensa, sieno gradite: a giudicare al- meno da quello che scrivono, a « Nina », dalla Calabria e dalla Sardegna, da Tri- poli e da Torino. In verità io penso che questa approvazione, delle lettrici, aerivi da un fatto solo: che molte persone pre- feriscono non perdere un minuto a sfor- zare la fantasia e si lasciano volentieri consigliare e suggerire. Perchè nessuna delle amiche di «Cucina Italiana» si sen- tirebbe, credo, incapace di « creare » un nuovo piatto, o di ornare in modo un po' originale una mensa. Ma è cosi facile, e cosi comodo, legger la descrizione e ma- gari veder la figura- Continuo dunque a scrutare, nei libri e nelle riviste migliori, d'Italia e di Francia, d'Inghilterra e di Germania, per vedere se sia possibile rubacchiare qualche idea nuova, un po' fuori del co- mune — che abbia la ventura di pia- cere e di far lieto il nostro pubblico. Una composizione molto carina mi pa- tina tavola re questo « A bachelor maid's lun- cheon ». E' una tavola da scapoli e da signorine: tovagliolini di lino e seta, decorati con fili di seta gialli: tazze da the in maiolica gialla, con disegni di frutta: piatti decorati in giallo e, al centro, un gran ciuffo di girasoli in un vaso ai porcellana a decorazioni gialle. Is,, t'C.p. - - La « suggestion . vfcii ¡liticai « sugge- riscono », non... impongono un « menu ») è naturalmente una sinfonia di gialli e di chiari. Ma io temo che una marmella- ta di zibibbo e sedano, per esempio, non piaccia ti'oppo ai buongustai italiani, e preferisco... suggerire un menu « meno » fantasioso, ma più adatto ai nostri gusti. Pastina all'uovo in consommé dorato Pollo arrosto, patatine novelle, carote i burro. Flan di cavolfiore, con salsa maionese. Formaggi biondi. Aranci in crema gelata e biscotti. Vino bianco. Ma allora le tazze da the? Eh' già sulla figura ci sono le tazze da the e non ci sono i bicchieri. Perchè in Inghilter- ra. e m America, pasteggiano volentie- ri con bevande calde. Da noi si prefe- risce l'acqua, o il vino: e una tazzina di aromatico caffè, in fondo... Quest'altra tavola, che rappresenta un giardino in fiore, non dovrebbe esser dif- ficile a realizzarsi. Graziosi vasetti di terraglia — rossi come quelli dei giardini — sono ripieni, quasi fino all'orlo, di una gelatina di mele renette: scura e soda come la terra. In ogni vasetto un garofano, o un altro flo- re, è infilato nel centro della gelatina, a simboleggiare le piante. Fiori a grosse campanule, e rametti fioriti, sono in un grande centro, nel... centro della tavola. Accanto ad ogni vasetto di gelatina, oltre a un bicchiere, è un piccolo anafflatoio di metallo, dipinto a fiori. Volendo — si può metter dentro ogni annaffiatoio un po' di Vin Santo — che sostituisce tanto bene il Porto stranièro — o di Marsala o di Lacryma Christi. Mensa allegra, con piccole salviette ricamate, per ogni commensale, e qual- che vassoio con frutta candite. Un amo- re di freschezza giovanile. Roba che co- sta poco, e che farà gridare di meravi- glia le vostre amiche di buon gusto. Ti ora tanti auguri, amiche, e... vi prometto altri suggerimenti buoni, per quest'altro numero. NINA.

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