LA CUCINA ITALIANA 1935

CUCINA NATURISTA Secondo un celebre medico, tutti gli individui, sani o ammalati giovani o vecchi o bambini, debbono fare 1 due pasti del mattino e della sera solamente a base di alimenti crudi. E cioè zuppa crudista (eccellente con le fragole, squi- sita con le pesche, le ciliegie, le albi- cocche, le prugne e i fichi) pochissimo burro su una fetta di pane integrale e qualche infuso di tiglio o di rosa canina e frutta, frutta, frutta a sazieta. Che vo- lete di più semplice e di più comodo ? menu variato soltanto dalle differenti qualità di frutta che ogni stagione vi ol- ire sano e nutrientissimo, gustosissimo, adatto per l 'uomo d'affari o di fatica, pel bambino dall'intestino delicato, per la signora che fa vita un po' sedentaria, per il vecchio che non deve fare strappi ali- mentari..., e perfino per la domestica la quale, con tutta facilità e rapidità, una volta presa l'abitudine, prepara due vol- te al giorno quest'ottimo pasto. In compenso di quest'apparente mono- tonia, che del resto non vi stanca mai, (come potrebbero stancare le frutta?), o per lo meno vi assicuro, stanca assai me- no del caffè e latte mattutino e della minestra serale, il pasto del mezzogiorno è variatissimo e tanto più facilmente variabile in quanto che alla sera non adoprate nessuna di quelle verdure che servono a mezzo giorno. Premesso dunque che tre pasti al gior- no sono sufficienti ai bisogni^ umani e che dei due pasti crudisti ho già parlato, ecco un menu del pasto principale (mez- zodì) per il mese di maggio, che potrà servire di guida all'ingegnosa massaia per prepararne altri consimili, utilizzan- do le svariate verdure che l'estate met- te a sua disposizione. FRUTTA- pesche, • albicocche, prugne. VERDURE CRUDE: pomodori farciti, cicoria .carote. . . . . . . . CIBI COTTI: zucchim ripieni, patate al cutntnel. . . INSALATA: lattuga o indivia. DOLCE : torta, di albicocche. Questo menù, per comodità di esposi- zione è concepito con una certa sovrab- bondanza; ma il saggio naturista pense- rà da sé a ricordarsi che la parsimonia è il primo pregio di qualsiasi pasto. Ed ora ecco le indicazioni occorrenti per preparare le vivande suddette: I pomodori devono essere ben lavati, tagliati in due, vuotati di semi e riem- citi di maionese; sopra alla quale met- terete un pezzettino di peperone tritu- m e carole, ben lavate e grattugiate fi- nissime, ei condiscono con olio, limone e prezzemolo triturato. La cicoria deve essere tritata fine pri- ma" di essere lavata e condita. Disponete tutte queste verdure su un bel piatto largo, con buon gusto, in mo- do da appagare l 'occhio prima ancora del palato. Zucchini ripieni. Scegliate degli zucchini lunghi, diritti, non troppo grossi e tutti uguali fra loro; lavateli e svuotateli senza tagliarli a me- tà. Fate un ripieno con mezzo chilo di spinaci lessati, spremuti e triturati, a etti di ricotta fresca, un uovo intero, una bella presa di parmigiano grattugiato, due cucchiaini di farina bianca, pochis- sima cannella; mescolate bene il tutto con una forchetta e riempite gli zucchi ni che disporrete poi in una padella con del burro e farete cuocere coperti a fuo- co lentissimo aggiungendo di tanto in tanto qualche cucchiaio di brodo di ver- dura. Patate al cummel. Lavate i chilo di patate piuttosto pic- cole, tagliatele in due senza pelarle e mettetele dalla parte piana su una teglia imburrata dQpo averle cosparse di cum- mel e di un po' di sale. Versatevi sopra del burro fuso e mettetele al forno per 30-40 minuti. Torta d'albicocche. Preparare una pasta con gr. 250 di fa- rina, gr. 125 di burro, gr. 90 di zucchero, 1 uovo "intero, scorza di un limone grat- tugiata, un po' di zucchero vanigliato, 3 cucchiai di latte o acqua. Lavorare il tutto in modo da ottenere una pasta omo- genea e consistente che lascerete riposa- re mezz'ora -prima di operare. Dividete le albicocche in due parti, le- vandone il nocciolo, stendete la pasta su una fortiera unta di burro, copritela di mandorle tritate e disponetevi le albi coc- che. Mettete la teglia al forno a fuoco moderato per circa 30 minuti. Intanto fa- te cuocere alcune albicocche senza noc- ciolo con un po' d'acqua e di zucchero, passatele allo staccio e il succo ottenuto versatelo su la teglia. Al momento di servire, cospargete di zucchero a velo. Ed ora qualche osservazione d'indole generale. Minestre e brodo di verdura Nei menù dei dott. Bircher Benne te minestre non figurano che due o tre vol- te alla settimana; esse sono soppresse nei giorni in cui ci sono i piatti dolci. Indispensabile è il brodo di verdura che servirà spesso, oltre che per le minestre, per cuocere le altre verdure in modo da insaporirle con i sali minerali (naturali) che esso contiene, rendendo necessario soltanto in dose minima il poco consi- gliabile sale da cucina. Eccovene la ricetta: Due carote, due porri, un sedano, un po' di terza, di cavolfiore, una rapa, due patate con la buccia, un pomodoro. Pu- lire, lavare, tritare tutte le verdure e la- sciarle bollire in circa tre litri di acqua per un'ora e mezza a fuoco lento. Vo- lendo, si può unirvi un cucchiaio di ol io; aggiungere in ultimo pochissimo sale. Questo brodo può essere adoperato co- sì, o per la minestra, con l'aggiunta di alcune erbe odorose (prezzemolo, basili- co, ecc.) e di poco burro crudo da unire in ultimo. Raccomando di non gettare mai via l'acqua di cottura delle verdure; anche quelladei cavolfiori, dei cardi, dei sedani è ottima per le minestre. Risotti e paste asciutte Non sono vietati ma se ne deve ¿nati- giare con molta parsimonia per evitare che l'eccesso di amido che con esse si introduce nuoccia al fegato; lo stesso di - , casi per il pane. Verdure crude Le insalate, carote, ecc. da mangiarsi crude, vanno ben lavate e, per evitare il pericolo di un'infezione viscerale, si devono tenere a bagno nell'acqua tiepida e salata per 1111 paio d'ore circa; per ogni litro d'acqua bastano gr. 10 disale. Bevande Meglio non bere durante i pasti; d'al- tronde è la carne che mette sete, ma con i cibi vegetali insaporiti con moltissime erbe odorose che sostituiscono in gran parte il sale di cucina, la sete non si sente. Tutt'al più si j>uò bere un bicchie- re di succo di ftultn (di uva, di mele) non fermentata nel pasto del mezzodì. Il pane Si deve mangiare poco pane e integrale e ogni brava massaia, volendo, può farlo da sè molto rapidamente, seguendo uno dei tanti sistemi che sì trovano indicati nei libri. Anna Maria Paoletti (Dalla Rivista L'Idea Naturista) SQUISITI NUTRIENTI GONVÉ NIENTI DOTT AOETKÌR SJU.NIUHO v USE****

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