LA CUCINA ITALIANA 1935
Mangiar meglio, spendere meno Giornale, di gastronomia per famiglie e buongustai Ugin numoer Ce.nt 50 Abt.onamento annuo . ' I,. 5,3. • • Estero > 10.- I INSERZIONI : 4 AL, MII.l. ¡METRO RIVOLGERSI AMMINISTRAZIONE GIORNALE D'ITALIA N. 6 - ANNO VII - 10 Giugno 1935-XIII ROMA — Palazzo Sciatra — ROMA TELEFONI: N. 62041, 62042, 62043, 62044 ESCE IL i» D'OGNI MESE F O f i D f l T S l C E : DE L IA NOTARI Cestini da cogliervi tutto, anche la guida, nelle tasche esterne. Per non dovere disfare e rifare pac- chi nella ristrettezza del vagone al completo, consiglio di preparare i pacchetti per 1 singoli spuntini, per modo da sfarne uno solo. Mentre il pane da consumare fra la giornata si prenderà fresco dove si arriva, quel- lo per un primo spuntino bisogna averlo seco, preparando alla sera i panini: dopo tagliati a forma di sca- tola, si spalmano le due superflci con burro fresco riempiendoli poi con quella pasta che più si preferisce. Riempiti porli un momento sotto un peso. Per questa primissima colazione abbondare di frutta fresche, polpose; la ricchezza di acidi del loro succo facilita lo scioglimento di catarri ri- masti su le mucose dello stomaco e dell'intestino, per l'interrotta digestio- ne con la levata mattutina. La frutta fresca a digiuno è sempre raccoman- dabile, confacendo allo stato dell'orga- nismo per l'abbondanza che nella frut- ta si trova di carbonitrati e vitamine. Per la colazione del mezzogiorno bisogna prendersi più brighe, il pane e la frutta, per i quali gran parte della loro gustosità, è data dalla freschezza, si comperano sul posto. Come bibita, (se non si è in un e- BRuhoj! I primi gitanti dei treni popolari « Signori in vettura... si parte » e la lunga teoria de' treni popolari se ne va sbuffando per tutte le direzioni d'Italia, còl suo carico umano, festan- te di poter godere le bellezze artisti- che . e naturali profuse nel nostro paese. Avviandoci a città di mare o di la- go, consiglierei sempre di andare 1 fare la colazione del pomeriggio la riva. Si godono in pace, ed anzi in buona disposizione d'animo le bel lezze del paesaggio Lontani da ru mori e movimento seduti di fronte ad Una festa di colori si riposano gli oc- chi, le gambe e questo povero siste- ma nervoso, al quale poco si pensa, ma il quale deve sempre rispondere: presentò. I cestini ,0 meglio i pacchetti in quanto si può, è preferibile preparar- li con involucri che poi di mano in mano che si svuotano, si possono but- tare, così da liberarsi da ingombri per il ritorno. Servono molto bene i vassoi di car- tone. In uno ponendovi due striscie in croce, di carta oleata della larghez- za del lato, si pongono incartate «e varie provviste, con un altio si rico- pre, si lega, si torna ad incartare Questo se si hanno manicaretti che possono lasciare l'unto, invece ! pa- nini imbottiti, l'affettato, i dolci pos- sono essere chiusi in semplici pac- chetti. Chi non si perita di portare al brac- cio il sacco di- montagna, esso resta •acora la cosa più comoda ver rac- serciz.io dove è sottinteso, bisogna or- dinarla), per quanti non sono astemi, il vino sarebbe il più indacato: faci- lita la digestione, sciogliendo i grassi, aumentando il calore. Col vino di casa al quale si è abituati, si eviteranno acidità e sconvolgimenti. 'CALZE ELÀSTICHE t)er VENE VAIiIOOSK FLEB I T I , ecc. BIT QUALSIASI MISXT3A, RIPARABILI, SENZA CUCITURE, MOBB7JJISSIME, POBOSB, VERAMENTE CURATIVE, NON BANNO ASSOLUTAMENTE NOIA. G-ratls e riservato amptó caUio^o N l i Opuscolo sulle VARICI, Indicazioni per prendere ria sè stessi le misure, e prezzi. Fabbriche di Calze Elastiche C. F. R£>SSX TO. di S. MARGHERITA XJ!Gtt!tó
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