LA CUCINA ITALIANA 1935

1 Giugno 1935-XIII LA CUCINA ITALIANA 35 IL PROBLEMA DELLE DOMESTICHE Mentre ringrazio la gentile abbonata C. Stagni di avere solecitamente risposto al mio invito, mi permetto spiegare me- glio il mio concetto riguardo e « l'educa- zione morale » delle domestiche. La st- gnora Stagni si comporta saggiamente e davvero possiede sani principii di mora- lità, religione, buon senso, animo gen- tile e fine educazione. Certo è un'ottima pratica mandare le ragazzine a scuola dalle Suore, quando ciò è possibile, poi- ché la religione è una guida sicura. Ma dopo i 16 o 18 anni l'educazione moralei spetta alla signora che nello scegliere la ragazza deve pretendere con fermezza l'o- nestà prima della capacità, serietà e mo- destia. Diffidare delle farfalline eleganti e profumateI Una cameriera può essere « bien stylé » anche senza fronzoli e bel- letti.! La pulizia, l'ordine, la semplicità sono le qualit6 più belle. Poi la signora deve con soavi e benevoli ragionamenti — e perché no, anche con l'esempio? — con- vincerla della necessità dell'economia e del risparmio che servirà anche a frena- re in tempo la smania del lusso esagera- to: che sarebbe la stessa stonatura co- me se una signora della piccola borghe- sia volesse emulare una ricca nobile da- ma. Tutti i mensili vengono assorbiti da questa ' ambizione; nessun risparmio per un eventuale matrimonio o, se questo mancasse, per la vecchiaia. La tendenza al lusso porta con sè quella del divertirsi. Ma qui devo fare una parentesi: non 6 detto che queste ragazze giovani, ed an- che quelle non più tanto giovani, non debbano avere qualche svago alla dome- nica, sempre quando abbiano buona com- pagnia femminile. Inoltre devo dire che, assidua di un bel giardino pubblico con le signore mie conoscenti, constatiamo, con vera soddisfazione, che "le bambinaie, semplici e linde nei loro vestiti, sono — meno qualche eccezione — serie ed han- no molta pazienza e molta cura dei pie- poli che vengono loro affidati. Oggi che la gioventù È molto evoluta e che anche le ragazze di campagna pos- seggono una certa istruzione e perciò maggiore comprensione, non sarà difficile alla signora far capire la verità di questa massima di Salvatore Farina: « La feli- cità non è nelle cose ma negli uomini: chi l'ha dentro la trova subito nelle pic- cole cose, chi non l'ha la cerca invano nelle grandi ». Molte pagine vi sarebbero da scrivere sul modo di scegliere una domestica, cioè secondo la famiglia, le abitudini, i ca- ratteri, ecc. ecc., e quello riguardante le domestiche in 'cerca di servizio. Da questi due principii fondamentali e reciproci pud dipendere quasi sempre il benessere o la tempesta, magari se non proprio la tempesta, i temporali che turbano la invocata pace domestica della famiglia e della casal Perciò lascio la penna alla gentile si- gnora Stagni ed a qualche altra signora volonterosa. ORSOLETTA Di chi la colpa? Leggo nel numero di maggio della « Cu- cina Italiana » il referendum relativo alle donne di servizio. Sono d'accordo con l'autrice sulla pri- ma fìarte; me ne discosto nella seconda. Non Sono le monache troppo spesso, le migliori preparatrici delle persone di ser- vizio. Non è il collegio, fittizia famiglia, da cui può sempre uscire una brava don- nina di casa, perchè nella maggior parte dei casi li le giovanette si specializzano t» un »ola ¡¿--oro, l'educazione spesso Volete ragionar© un momento con noS! » Quando voi prendete un purgante, le ma« terìe che ingombrano l'intestino tono già de- composte e, più o meno, hanno intossicato il sangue. Inoltre: molti purganti Irritano e al tempo stesso rovinano lo stomaco e l'intestino producendo gravi inconvenienti. Se poi ricorrete ai lassativi, quasi sempre la loro azione non è pronta nè completa. Le Pastigliette Brioschi regolatrici dello stomaco e dell'intestino agiscono lentamente ma a fondo, provocando l'espulsione di materie pu- tride e vecchie delle quali non è facile libe- rarsi nemmeno con le purghe che sono di a- zione troppo rapida. Le Pastigliette Brioschi si prendono in qualunque momento e non danno il minimo disturbo. Uni. Scatola costa una lira e dura quasi un mese. Presso tutte le farma- cie. \ \ A C H I L L E B R I O S C HI & C. M I L A N O Art. Puf. Milli» 17868 <M 2M.U35-XIH lascia a desiderare, e vi è un falso o vera, ma vi è un preconcetto verso chi viene da una... dubbia famiglia. Per non dire che educatori santi tengono conto dei casi in cui l'inesperienza della vita ha fatto e fa cadere nel pelago della vita stessa. La domestica, a mio modesto pa- rere avvalorato dall'esperienza, è come la padrone di casa la forma conformemen- te alle abitudini ed ai bisogni della pro- pria famiglia E come dalla somma delle buone abitudini risulta l'educazione delle giovani anime, così io ritengo che anche la persona di servizio, giovane e pronta nell'ingenuità a ricevere come la creta la prima impressione, si affezioni alla casa ed alla famiglia purché trovi padroni che si sanno far amare e temere attra- verso il lavoro insegnato e comandato con bontà e giustizia. « Dimmi da quanti anni hai la tua domestica e ti dirò chi sei », vorrei chiedere a tante padrone di casa, ma purtroppo più si va avanti col tempo, a questa domanda le risposte so- no sconfortanti. Sono cambiate le donne di servizio — si dice — convengo, ma anche le padrone di casa sono cambiate, e più queste che quelle. Quale ne è la causa? Innanzi tutto, non per far da moralista, non per capovolgere il ritmo della vita quale oggi è, ma il primo pen- siero che mi si affaccia è... la famiglia stessa che in troppi casi non è più la famiglia patriarcale, ma una cooperativa in cui ciascun componente ha diritti col mandi perchè lavora, perchè porta a cosai e la domestica, a cui manca l'esempio deU la padrona antica, e sempre anch'essa fuor di casa, si sente un pezzo d'ingran naggio della macchina, ma non il cuore..* Eppoi: le xmirone .-ti casa, sono anch'est se oggi nervose, esigenti, autoritarie in modo ben diverso di quel che erano t» nostre nonne, mentre le domestiche venu-i te da umile condizione e spesso dai cam* pi, mantengono e vorrebbero trovare in- torno ad esse ancora l'ambiente antico Ripeto, è tutta un'opera di aducazioné e di psicologia quella che deve compier» la padrona di casa se vuole essere ter* vita a seconda delle proprie «sigen *e t per il buon andamento della casa e della famiglia. Nei miei ricordi d'infanzia vi è quello vago della « Togna », la buona donnetta che aiutò nonno ad allevare dodici flgUl a tutte spese, una traversa (un grembiu* le) a Natale e Pasqua, ed un salario che... dopo sessantanni di affezionata servizio, arrivò a... cinque lire memHU.; Un'altra signora, invece, moderna, a cui mancava la pazienza di insegnare e ever- so era nervosa, pur generosa di cote« e di regali, non riusciva ad affeziO'.tarM quelle giovanette che poi, in altra foni* glie, facevano ottima riuscita. Di olii la colpattt. STIATE LUJPETTa

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