LA CUCINA ITALIANA 1935

i » Lug l io 1935-xrrr t ,A CFCrVA TtALTASA 11 fidanzato richiamato e qualche mese davanti a sè, prima delle nozze, prepari per ogni ripiano una specie di larga bu- sta in cotonina bianca, con un doppio fondo, (che riempirà di ovatta profuma- ta all'iris), e con i quattro lati che si sovrappongano, riparando così la bian- cheria dalla polvere. Vi faccia metter*, anche un'asse che si possa tirare ed usufruire per posarvi la biancheria pri- ma di riporla, PROF. G. B. (Varese). — Favorisca mandarmi il suo indirizzo; debbo man- darle la lettera di un'abbonata che le darebbe le lezioni di ceràmica ohe ella cerca e per cui mi ha scritto. ABBONATA 24085 (Pisa). — Grazie del- le sue parole così carine. Non è certo facile, in una casa montata in stile diver- so, trovar , posto al salottino che, per un delicato riguardo alla sua Mamma per- duta, vuol conservare... ma, fra le varie stanze che mi descrive, lo metterei nells. stanza di Soggiorno. C'è a Roma una grande banca che ha preso in affitto un magnifico palazzo '700 e che vi ha messo dei mobili '900 veramente belli; le assi- curo che l'effetto è ottimo. Metta pure, in uno studio od in un sa- lottino stile 900 delle poltrone e dei di- vani di pelle ; quando noi non abbiamo delle case di gran lusso e di stile e tutto relativo (domestici, possibilità finanzia- ne, relazioni, ospiti, ecc.) tutto può andare purché non stoni. Nella stanza dove viviamo è ben giusto di cercare delle comodità... per esempio ottime pol- trone e riposanti divani... Molte cose cor- diali. DONNA GIUSTINA L. D. V. — Sila vuol preparare una bella tavola ai suoi sposi, che verranno a raggiungerla in viaggio di nozze ed io ho trovato per lei questa fotografìa in cui vedrà come 11 merletto sia a striscie sotto i piatti, e tonde sotto i candelabri. Qui a Roma c'è una signora di gran, gusto a cui si con- segnano tutti i possibili avanzi che si han- Ci dovrebbero emere 1 «garcons rt'hnr, neur» ed allora a questi I pe t t? fare un f n o alle loro damigelle, con cui ftnno la questua, a benefìcio delia chìfaa Z rante la cerimonia nuziale _ u T ' d o nn di gusto, ma che diverrebbe di cat ino gusto quando avesse la p r e t ta di u n ^ - „ P e , ' s ° n a l e - Trovo ottima la sua ò ™n d a T J a r e ^ imparare una linraa e nello stesso tempo, l'arte di dwUntf iì una perfetta maJzik. Au|url S a h s ? CARLA (Bari). — Ella vorrehh« . . pere che cosa potrebbe o f f r i r T « Q\ per voi lettrici di CUCINA I TAL I ANA 1 BUDOIN SOVORAN 2 buest LIEVOIT ALSAOZIAN una nuova Raccolta RICETTE spe- diamo franco di porto contro invio di Lire PUB in francobolli MOENCH (Rep. C.) viale Umbria 46 MILANO SOCIETÀ CERAMICA R I C H A R D - G I N O R I PORCELLANE E T E RRAG L IE • C E R AM I C HE A R T I S T I C HE NEGOZI IN TUTTA ITALIA no in casa, e che ne ricava tovagliolini, centri, coperte da letto, tovaglie bellissi- me. Auguri di presto diventare nonna. NICOLA L. — Ella ha ragione ed io (o il compositore della piccola' posta), perdemmo nella penna 0 nella linotype un ingrediente a quei biscottini. Eccole l'e- satta ricetta: sciogliere due etti di burro a bagno-maria, unirvi due etti di zuc- chero e mescolarli per venti minuti; unire un uovo intero, gr. 300 di farina doppio zero, la raschiatura di un limone, un etto di mandorle pestate, un cucchiaio di Mar- sala e mescolare ancora. Formare delle cuocerle al forno sopra una latta. Mi sap- pallottole eguali, porle su delle ostie e pia dire se non è stato soddisfatto. Molti saluti e grazie di avermi fatto sapere l'errore della ricetta. LINA G. — Soltanto nell'ambiente si- gnorile, la sposa ha una 0 due 0 sei (al massimo) damigelle d'onore. Di solito è la sposa che richiede questo piccolo fa- vore alle amiche, ed alle amiche belle ed in condizione di farsi volentieri un vestito eguale alle altre. Non è certa- mente la sposa che lo regala; la soosa può offrire un ventaglio, un ricordo, "una scatola in argento, con i confetti, anzi ospit durante i grandi calori. « escluden- do il gelo ». Immagino che queste tre ultime parole significano che non ha a sua disposizione dei ghaiccio.. Ma non è diffìcile fabbricarsi dell'acqua gelata, in cui tenere le bottiglie od i recipienti con dissetanti e frutta. Qualunque farmacsta le dirà come fare e le venderà sali che n e . abbasseranno n o t£ volmente la temperatura. ; w t d i , c i ò P" : P a r ' Quel tè freddo di cui detti la ricetta l'anno passato, che piacque molto e che ripeto per le nuove abbonato. Dose per un litro: preparare un infuso di tè e metterlo da parte far cuocere un etto di zucchero in un c a? damo di rame ; quando lo zucchero è ben fuso buttarvi il succo di due ifmoni (o arancio e di un limone) e un bic- chierino di rhum oppure di cognac Unire e far gelare Nel mio volume^" Signori- lità », troverà altre ottime ricette; f rac comando la _ acedonia, profumkta con un bicchiere di Porto italiano o di Mo- scato italiano 0 di liquore italiano fatta gelare e serv ta con biscotteria leggera Offra pure delle tartine con un leggeris- simo strato di burro ed una fetta fff™. modoro, con pochissimo sale. Le creme e le coppe di zabaglione non sono indi- cate — anche se gelate — a questa sta- gione ne loro clima. Sono ben felfce di sposai 6 S Ua i n e s p e r ì e n z a di g i r a ne SIGNORA C. P. (Ornano). - Auguri dì de^banchetto S nuzial m a n d i I a ^ BICE CHIAROMONTE — Ho in mano la sua cartolina (senza data nè indirizzo) perchè sono io che lavoro per i concorsi Ella scrive: «Ho mandato TaperiUvo^™: P 11 ! avevo letto un avviso di concorso indetto per un liquore nuovo, non specifi- cato. Seppi dal giornale di maggio che esso era riservato alle grandi ditte • me ne duole davvero, perchè Ivrei potuto Sf r ir Canocr e magnoesi Gli scienziati non si sono ancora pro- nunciati sul valore curativo del magne- sio quando il cancro sia già in atto. So- no invece concordi nel ritenere che il magnesio abbia un altissimo valore pre- ventivo in quanto renderebbe l'organismo umano refrattario a tale spaventata infe- q t T ^ 1 ^ , . LITIOMAGNESINA A. CAS- . d à ali organismo umano tutto il ma- gnesio di cui abbisogna per mantenerli sano. L acqua alla LITIOMAGNESINA è bevanda gustosa igienica digestiva- !> thè ìa° bomboniera' che"dà agH a l t r i , ^ [ S ^ a te^V"* 5 "* » « t I? « r a d e n t e , accanto alle damigelle d ' ónoS feirellei^VlSr^nenV^ H p a r ? » J i \ a l c h V a n g u e n t ® madre «J1 qui? Pazienza! ». Non paz enza, signora ma S r s o Nel maggio fu bandita n ' c o™ I , u n bquore, ma nel giugno ella letto, a P ag. 15,' della « C u c K , S e e hKf& r a i e r a n o d u e - n e l ramo liquori e bibite: uno per ditte, uno ner le ah co 0 r n so e ' i l QU ^ i e " \ h a ^ S l o ™ t è e c 2 n : corso, il suo aperitivo è arrivato ed A g u r i a ^ l f S 0 , ^ u n a ^r i ss ima ' ì l lSt rS giuria, la quale ignorava il nome dei e™ correnti. Esso non fu t r ova ?" d e ^ o di a » s U e P e J e n d u t o p e r » noto s?opo Denenco. fae ella ci avesse scritto « i o iSTrmX 0 » Z n ? Premiat °' » a iiniciii-aarmeio » noi lo avremmo ricm^rfitrt perchè noi facciamo ì r c o s e da s fenon' La sua sorte è sta& biel la di molte Si, l i i t i n f * V a " a S l g n o r a Saracchi v ^ n p s ^ v t r a MAMMA DI UN SACERDOTE — ^ ^ ^SUofo^aUe f t I s l ^L m a t t i n o i d e l vermouth o ' dt Porto m t Z p e m o s t tartfn 0 " 1 ^ ^ * ne S< un° calda Ì g S P % è a , r X , g r f a - Ciate; ralìegrame„H ™ ' W^ a t e ed aran- cuì è pilno^Ìl ™uo ¿uo% ' a ? i o j a <" vello Sacerdote ® ^ a u g u r i a l ELENA MOROZZO DELLA ROCCIA. TERME à SÀLICE (presso VOGHERA) MAGGIO OTTOBRE CUER SALSOIOEDICH (Bagni - Fanghi - Inalazioni) CUER SOLFOEROS Consulenti: Prof. Clivio, P TO f flhh. SririLt S ^ MaateEra ® ! » - DtrJSSSS Sanitario Potter Comm. B. DìrtMJL

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