LA CUCINA ITALIANA 1935
ì * Lug l io 1 9 3 5 - xm J ^A j CTC I NA ITALIANA Bologna e il suo concorso di cucina Ho assistito nella mia vita a numero- si concorsi del genere, però non uno di questi lasciò nell 'animo mio tali tracce quanto quello al Littoriale. Ma passate le feste he acccompagna l'ono il Concorso, ho la pretesa di dire... che il santo non debba essere gabbato." Mano dunque ai sempre nuovi ferravec- chi della buona critica e andiamo avanti. Ritengo d'altronde che di questo parere siano e saranno sempre tutti coloro che pur non facendo della penna il loro me- stiere, si credettero in dovere d' impe- gnarla ogni volta che il caso li costrinse a^ tirare le somme di un fatto, di un in- cidente, di un avvenimento importante. I.a cucina regionale dev'essere genera- lizzata, ossia avvicinata ai gusti comuni di tutti gli italiani? Certamente il numero maggiore dei consensi va e andò alla cucina che si ten- ne ad una giusta media del gusto na- zionale; nè lo ritengo un errore. D'al- tronde vi sono delle circostanze che Jo impongono. Mi spiego. Che importa a noi se il cuoco fiorenti- no cucina a meraviglia le sue bistecche quand'egli non può mettere ai ferri che una fetta di carne che nulla ha di comu- ne con la famosa bistecca arrostita al- 1 ombra del Biancone o nei dintorni del « Bel San Giovanni > ? Questa la protesta discreta, se non proprio il grido di quanti , si trovarono dinnanzi a una bistecca travestita alla fio- rentina, pure condotta al fuoco con tutte le regole dell 'arte! E come indulgere al valoroso siculo al- lorché sfoderò le caduche fronde di fi- nocchiella per il condimento del suo fa- rinaceo? Che un'altra volta faccia com- piere al fogliaceo carminativo un viaggio per via aerea, accompagnandolo magari con accanto le ancora guizzanti sarde del suo golfo. Che dire ora dei cuochi romani i quali si presentarono a mani vuote, mentre sui colli ergevansi copiose le mamme per da re il meglio di sè ai Carciofi alla giudìa; e nella città di Morgagni si stendevano avari delle loro spoglie gl'innocenti car- ciofoletti ? I E credete che IV Osso-buco » che affio- ra intorno alla Garisenda sia tanto paf- futo quanto quello risegato sui gambetti delle vitelluzze esposti nei macelli fra i Bastion e la Madonnina del Domm ? Nè un buco minore fece il veneziano lasciando m sua casa i blgoll nella sicu rezza di ritrovarli nella patria sacra ai cappelletti e alle tagliatelle. I « Bigoli » m salsa; quella pasta scura eh'è tutto un poema composto dal millenario gusto da- gli scampati dall'unghie di Re Pipino Ed ecco delinearsi il problema tàrtu- fiero, d'importanza nazionale, e quello acquatico che giova intensifiacrne lo stu- dio per una definitiva soluzione. Infine quello agricolo in generale, per lo svi- luppo delle nostre industrie campagnole nel ciclo di quelle loristiche e gastrono- miche. La crisi distrusse in molte pro- vinole la coltivazione delle nostre erbe aromatiche le quali sono - - le erbe s'In- tende — gran parte del successo cucina- una varietà di cucine meravigliosi l ohi H ^ g f ¿ ¿ g ^ g S S . ^ E S ^ s e k s « no?t r ro Ve f : oÌclore r i o e t t ^ e del letano f B o l S V a ' N a P ° " to una volta per tutti ni,* , v i , avver- a l a al pari della teoria r l ? ° t t a è qualora non soccorra E «Ì3 f a t t o composto formato d f dadolinl S 6 2 2 0 u n rella, prosciutto, ritagli cradi r , d l „ r a ^ a - u n t 0 r « é ed unite tl li involtini di f »V a n e u m i d o chini. Imburrate larc-amoi,?» ° ° n s t ec - ta e disponetevi Sent ii U i a t e S l i e t - fltti Atti f ungeteli del ^>ari al Cinque o sei minuti p K 15 avanzateuTn f i T ? l g a i n u n a s P » m a di burro Tutto b®« caldo ; in maniera H S K F ^ r i i S S S S f è E ? mMmi mo r do a -' Trito difl V n 0 f« e i " r i P ! 6 " V e s t e mmmm - s s ì s m « : A. P E T T I NI ss f ss a r a « - - LE AS S I CURAZ I ONI C O L L E T T I VE ^ e s t l n - o ^ a f T i ^ 5 1 8 1 1 ^ ! 1 1 a l * D a t o * « l a v o r o , . „ sabilità, t he vengono t s ^ Z i v t t Ì L ' T ^ 0 d a ^ ^ l o n - da l l n ° ad essi c e r t e z z a T u a ^ KÌ ^ ¿ S f " " " - PerChè LE AS S I CURAZ I ONI C O L L E T T I VE f risolvere ? ' » ¡ ^ S ^ ^ Ì ^ f ^ l a SMKSoT ' ¿S^n^SSS 5 SJSS t l e A I S ^ S ^ S S S S S ° c o ° L f S f T J A T I V A ' < a premi, pur restando 11 c o n t a t t o tn ?H^ ° n Ì ' d a l P i m e n t o del IN CASO DI INVAL DI TA' P P R L A ™ 8 t U t M 1 S UQ l ^ e t t i ; sponsiono R a s s i c u r a to d f o n a S u a ^ J ? ™ I a temporanea del versamento dei Z „ " l a s o s P e ^ l o n e con- —c™„ !e , ^tt&STSSSAfì Gli assicurati nelle f o rmo ™ Polari ,, godono an c he e s T ^ S l a « » " ^ a r i e , che « p a della PARTEC I PAZ IONE e GLI UTIL. DA. nonché di numerose P R O V V I D E ^ E R S ° d D E L L ' A Z I E N - espressamente per gli aderenti a l l T s " t u t o m 5 A N I T A R , E l s t i t u l t e razioni. "» urico Nazionale delle Assicu- Gi ova r i cordare che le pol izze emessa . 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