LA CUCINA ITALIANA 1935
1" Lug l io 1935 - X in L A CUCINA I TAL I ANA 29 N. 73 FRITTELLE DA BANCHETTO Uova 24 Burro grammi 116 Cannella in polvere » 2 Scorza di limone a suffleenza Sale ed acqua » » Farina » » Si uniscano tutti gli ingredienti e si impastino accuratamente fino ad ottene- re una pasta scorrevole. Si lasci riposare per qualche ora; poi si frigga a cuc- chiaiate nell'olio bollente, indi si passino le frittelle nel miele in sciroppo. N. 74 DOLCE AL MIELE (LATINHAS) Miele centrifugato decilitri 5 Olio » 2,5 Uova 8 Zucchero grammi 250 Farina » 375 Cannella » 5 Si sciolga il miele coll'olio, poi si in- corporino le uova previamente sbattute, indi lo zucchero, la canf^lla ed innne la farina. Si unga una forma con burro la si riempia e la si mandi al forno. N. 75 DOLCE AL MIELE Pane di frumento Acqua Zucchero Miele centrifugato Vino bianco N. 76 FRAPPE AL MIELE Acqua Miele centrifugato Pane raffermo Cannella, pignoli, noci, uva, mandorle Zucchero Si faccia bollire l'acqua ed il miele poi vi si aggiunga tutti gli altri ingredienti e volendo anche un po' di lauro. Si me- scoli continuamente finché il pane abbia assorbito bene tutto il liquido e si lasci bollire per 15 o 20 minuti. Si versi tutto su di un piatto ovale e si polverizzi con cannella. N. 77 ORECCHIE D'ABATE Si metta in un recipiente della farina e sopra di essa si versi latte caldo dolci- ficato col miele. Si impasti fino ad otte- nere una massa piuttosto consistente. Si aggiungano parecchie uova in modo da ottenere una pasta un po' scorrevole. La t>.r tutti . . . . i v o / f i dolci ! OOTT.A.OETKEI/.A-t. si lasci in riposo un paio d'ore, poi con un cucchiaio la si versi a cucchiate nel- l 'olio bollente. Non appena dorate si mettano le frittelle in un piatto ovale e ai coprano con sciroppo di miele e si polverizzino con zucchero e cannella. N. 78 FRAPPE INGLESI Farina grammi 700 Miele centrifugato » 500 Burro » 120 Limone 1 Noce moscata pizzico 1 Sciogliere il miele col burro, poi me- scolando bene aggiungere la farina ed il resto. Impastare, poi stendere la pasta col mattarello fino ad un centimetro di spessore; tagliare a strisele formando no- di od altro e friggerle nell'olio oppure l a d r e «1 tomo, N. 79. LINGUE DI MIELE Miele centrifugato Farina Zucchero Uova decilitri 8 grammi 600 > 500 1 Sbattere insieme Io zucchero colle uova poi mescolarvi il miele, la farina. Formare con un cucchiaio tanti piccoli pezzetti della grossezza di un dito e cuocerli a fuoco lento in recipiente largo e basso. Appena cotti passarvi sopra una pennel- lata di crema vanigliata oppure inzuc- cherare. N. 80 PASTA MADDALENA grammi 200 » 200 » 50 » 60 cucchiano % 3 2 Farina Zucchero Miele centrifugato Burro Scorza di limone Uova: torli Uova : chiari - Carb. d'ammonio cucchiaio da te % Sciogliere a fuoco lento il miele ed il burro. Sbattere i chiari ed i torli sepa- ratamente, poi incorporali nella farina col miele ed il burro, per ultimo mettere la scorza ed il carbonato. Collocare la pasta cosi ottenuta in uno stampo (riempito a metà) e cuocere al forno per 15 o 20 minuti. N. 81. MARMELLATA AL MIELE Pulire la frutta scelta, sbucciarla e le- varne i semi, tagliarla in pezzetti e la- sciarla cuocere al forno in poca acqua fin che sia ridotta in pasta. Si passa al setaccio, si pesa, vi si aggiunge un egual peso di miele e la si rimette sul fuoco perchè lentamente si riduca alla consi- stenza voluta. Si aromatizza con sugo di limone e chiodi di garofano od in altro modo a piacere. N. 82. COTOGNATA AL MIELE Si può fare la cotognata anche con il miele, però essa dura un po' meno di quella fatta con lo zucchero. Si cuociano le mele cotogne, si passi- no al setaccio, poi si pesi. Si calcoli mezzo chilo di miele per ogni chilo di cotogne, lo si riduca in sciroppo, poi lo si unisca alle cotogne mescolando accu- ratamente. Si lasci bollire lentamente da 3 a 5 ore, Ano ad acquistare una discreta consistenza. Si conserva in vasi di vetro ben chiusi. N. 88. COTOGNE AL SCIROPPO Miele centrifugato Cotogne litri 1.6 chili 2 Sbucciare, tagliare in quarti le cotogne, liberarle dai semi e porle in un recipien- te con acqua. Si faccia bollire pochi minu- ti, poi si levino e si lascino sgocciolare. Si chiarifichi il miele mettendolo a bol- lire misto ad un chiaro d'oro sbattuto, si schiumi, poi vi si Immergano I quarti di cotogne e si lasci bollire lentamente il tutto fino a cottura dei frutti ed a lasciar acquistare al miele la consisten- za di sciroppo. Amedeo VenturelU. N. 84. INTRIGO C?) Acqua litri 1.5 Vino di Porto (o simile) decilitri 2 Miele centrif. da grammi 300 a 500 Zucchero grammi 500 Mandorla dolce grattug. » 250 Torli d'uovo 12 Burro cucchiai 2 Si mescolino tutti gli ingredienti eccet- to le uova, vi si versi il pane grattu- giato fino a che tutto il liquido sia as- sorbito. Far bollire fino ad ottenere una certa consistenza. Si ritiri dal fuoco, si aggiungano le uova ben sbattute, poi si riscaldi di nuovo fino al bollore. Si aerar* firaddo • sairerimrto o w —lunik, COCKTAIL E BISCOTTI L'estate è ormai nel suo fulgore: pen- sare ad offrire dei* the, nei ricevimenti, fra amiche, non sarebbe certo molto ge- niale. Ed ecco che gli americani, sempre originali, hanno pensato a sostituire i the coi cosiddetti « cocktails-parties » e cioè coi ricevimenti per « cocktail ». Il « cocktail » è una miscela composta di diversi liquori o vini o sciroppi. Molte cose sono indispensabili per fare un buon cocktail: uno shaker con del ghiaccio pesto, e cioè un apparecchio composto di due parti in cui vengono agitate le be- vande per amalgamarle; e diversi liquori. In Italia, veramente, dove il sole mera/- viglioso indora vigneti lussureggianti, o- pimi di grappoli sontuosi, i vini nazio- nali, i vini prelibati, dolci, aromatici, sono cosi buoni e così vari, che l'idea di ricorrere ai liquori, e quindi ai « cock- tails » non appare molto simpatica. Tut- tavia, per questi « snobs » che tengono in modo superlativo alle cose e alle parole esotiche, daremo, non le ricette per i « cocktails », perchè non vogliamo inco- raggiare un costume che non possiamo ap- provare, ma le ricette per... quello che può mangiarsi, quando si beve un « cock- tail » o un aperitivo. Insieme a codeste bevande, oltre a ser- vire una varietà di « sandwiches », dai più semplici ai più raffinati, si possono anche offrire dei biscotti o gallette, sem- plicissime, che sono ottime, e che non ri- chiedono complicate manipolazioni. Ecco qualche ricettina: GRISSINI AL PARMIGIANO 120 gr. di farina per dolci; 100 » di parmigiano grattugiato; 80 » di burro; 6 cucchiai di latte; 1/2 cucchiaino di sale, noce moscata, euo* chero e 1/2 cucchiaino di praprika. Quando tutti questi ingredienti sono mescolati bene da formare una pasta morbida, mettetela due ore sul ghiaccio o in ghiacciaia. Stendetela poi fino à darle circa lo spessore di una moneta e tagliate delle strisce esatte di 1 cm. di larghezza e dieci cm. di lunghezza. Alli- neatele sulla placca del forno e cuocete a calore medio circa 5-7 minuti, così da ottenere un colore biondo oro. BASTONCINI ALLA GROVIERA STANGHETTE ALL'ACCIUGA Fate una pasta « brisée » composta da 200 gr. dì farina, 100 gr. di burro, 1/X cucchiaino di sale, 1/2 bicchiere d'acqua. La pasta « brisée », per chi non lo sapes- se, si confeziona tagliando il burro a piccoli blocchetti e lavorando insieme la farina e burro con le palme delle mani, vi si versa l'acqua, e si ottiene una palla di pasta morbidissima che si stacca facil- mente dal piatto. Si mette questa pasta sul ghiaccio per 2 ore e si stende per lo spessore di una moneta. Si taglia con la rotella dei rettangoli della lunghezza di 12 cm. e 6 di larghezza. Si mette poi su metà di questi rettangoli, o dei filetti di acciughe oppure una fitta pastella fat- ta con groviera grattugiata alla quale sia unito un po' di torlo d'uovo e un po' di crema di latte. Si pieghino bene i margini dei rettangoli in modo che nel- la cottura non abbiano ad aprirsi e si mettano allineati sulla placca del forno unta di burro. Occorre umettare la su- perficie delle stanghette con rosso d'uovo ponendo poi queste in ùn forno caldo per circa 20 minuti in modo da ottenerle d'un colore dorato. ELSA. Quello chc la nostra gentile collaboiih trice tace, ù che queste « stanghette » «0« no state premiate al Grande Concerà» indetto dalla « Cucina Italiana » a Vilifl Ruffo, col secondo premio: un astuccio contenente una penna e un lapis d'oro, offerti dal « Giornale d'Italia ». La Giuria, ch'era composta delle più elette dame del- l'aristocrazia romana, ha trovato squi- site le « stanghette » della signorina Élsa Schmidlin: e tali le troveranno i» tuMrt lettrt»&.
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