LA CUCINA ITALIANA 1935
1° Agosto 1935-XIII LA CUCINA ITALIANA 15 di corrispondenza, ecc., quando non si tratta di beneficenza? Ci rifletta e vedrà che ho ragione da vendere. TORTORELLA. — Ormai non vanno più assolutamente dei fiori artificiali che vogliano parere fiori naturali. Vanno dei fiori in organdis, immensi, direi quasi mostruosi.... ma la bravura consiste nel farli belli ed artistici; Per guernizione di tavola scelga delle ninfee di simil argento, molto, molto fini. GIORGIA L. (Novara). — Brava signo- ra, che fa dare una grande riordinatura alla casa, prima di lasciare la città, dalle sue figliuole, che pensa come me che l'ozio non è nè femminile, nè signorile! Per lucidare dei vecchi mobili a spirito, faccia sciogliere a freddo grammi 50 di gomma-lacca in tre etti di alcool dena- turato, sbatta la miscela, la applichi con un batuffolo di cotone, e poi lucidi il mobile con un panno di lana, operando a giri concentrici. ABBONATA 542. — Eccole la ricetta di un dolce per diabetici: unisca gram- LAVANDA ARYS F R E S C A D E L I Z I O S A UA M I G L I O R E » R A C C H I U D E I L P R O F U MO D E L L A P R I M A V E R A FLACONE OI PROPAGANDA di grandezza doppia alla presente figura si spedisce (ranco di porto contro l'invio di L. i in francobolli alla Concessionaria: S . A . A K C H I F A R Via Trivulzio, 18 - MILANO mi 200 di burro da tavola con 50 gram- mi di mandorle o di noci o di nocciole pestate finissime, con due bicchierini di cognac o di rhum e con 5 tavolette di saccarina ben polverizzata (non volendo li- quori, metta del gusto di limone o di vai- niglia). Battere bene il composto e met- terlo in ghiaccio. Provi e, se rimane con- tenta, mi chieda qualche altra ricetta. Auguri al suo caro malato. MARIA S. S. — Mi fa piacere cne que- ste virili parole di R. W. Pine (che ha trovato nel capitolo « Saper essere gio- vani » del mio volume « Signorilità »), la abbiano colpita, e le metto qui perchè possono incoraggiare altre abbonate: « Non perdete mai tempo a lagnarvi, ma utilizzate il tempo che sprecherete in tal modo, aspettando ed effettuando ìe con- dizioni desiderate. Suggerite a voi stes- se la vittoria. Vedete già raggiunto ciò che desiderate. Affermatelo con calma e tranquillità ed anche con torza e fiducia. Credetelo, credetelo assoluta- mente. Vi renderete così calamita, che attira le cose desiderate ». Ho provato infinite volte l'efficacia di questo siste- ma, che rafforza la volontà: ignoro in quale opera di Fine ci siano queste tra- si, e sarò grata a qualche colta abbo- nata, se vorrà illuminarmi. Penso spesso con dispiacere a tante belle intelligenze atrofizzate dall'ambiente pettegolo dei piccoli centri. La Rivoluzione, che ha mutato tante cose, non potrà mai mu- tare certe mentalità? Io, però, le con- siglierei di bellamente... infischiarsi di tante cose. Quando non si fa del male, non si deve temere nulla e nessuno... e Se un'acida zitella, che sta a spiare col cannocchiale dalla finestra, non sarà sod- disfatta, peggio per lei! Tante cose af- fettuose. FIDELITAS. - Escludo nel modo più assoluto che gli uomini eleganti debba- no indossare, nel pomeriggio o la sera, per andare ad un cinema od in una serata « famigliare », i pantaloni a righe e la giacca nera. Ciò non usa più. Qui a Roma, sia a corte, come nell'ambiente delle ambasciate, come nell'aristocrazia, come nella buona borghesia, gli uomini dalle 17 alle 20 vestono dì scuro e basta Anche nelle serate famigliari, non usa- no cambiarsi più. L'eleganza maschile e adesso fatta di finezza e di sobrietà- solo negli ambienti ferocemente « pro- vinciali » si vedono giacche nere, collet- ti inamidati, cravatte nere come ad un funerale. L'uomo elegante mette lo smo- king per 1 pranzi eleganti, il frac per le serate vere e proprie; gli uomini che hanno superato la sessantina mettono una giacca lunga tipo « tight ». Col ve- stito scuro va una camicia di seta col relativo collo .floscio, una cravatta into- nata al vestito, non necessariamente troppo scura, delle buone scarpe di ca- pretto. Le scarpe lucide si portano solo con lo smoking e Col frac. Trovo ben giusto che un professionista vesta il mattino abiti abbastanza chiari, tipo sportivo, e che specialmente, se è uomo intelligente, non si preoccupi di quello che i « provinciali » o gli sfaccendati diranno di lui. In estate metta pure lo smoking con la camicia di seta. Grazie dei suoi auguri a mio figlio lontano, e tante cose affettuose. ROSINA M. B. — Cara signorina, gli usi variano da paese in paese, ma è sempre molto simpatico e signorile che lo sposo comperi la biancheria di casa. Le confesso che, se fossi stato uomo mai avrei potuto adattarmi a vedere sul mio letto e sulla mia tavola la bian- cheria di mia moglie, con le cifre di mia móglie... e che lo avrei trovato in- delicatissimo da parte di lei! Vi sono dei casi in cui l'uomo è solo e non se ne intende; allora egli faccia fare una sufficiente provvista dalla sposa e le dia un assegno cól relativo importo. Certe volte una ragazza preferisce fare la spe- sa lei, pur di avere della biancheria di suo gusto, ma allora, non vi metta la cifra sua! Se teme che le nozze vadano a monte, la faccia ricamare a nozze av- venute; se teme di restare vedova e di vedersi rubare la biancheria dagli eredi del marito, si faccia fare da lui una ri- cevuta, un documento, metta una clau- sola nel contratto nuziale, ma non im- ponga mai ad una persona che ama, la sua cifra di ragazza, comprovante che egli non ha voluto (o potuto) fare quella spesa! In quanto alle altre sue numerose domande, l'avverto che sui mio volume «Signorilità», c'è un capi- tolo lungo e praticissimo, sulla bianche- ria personale e da casa e sul corredo Si rivolga a qualunque buon libraio- l'e- ditore è il Carabba. Questo volume (che vede continuamente moltiplicarsi le edi- zioni) è il risultato di vént'anni di espe- rienza vissuta e credo potrà servirle in tutte le circostanza della sua vita fa- migliare, sociale e mondana. Auguri di ogni bene. ABBONATA R. C. - Se ella va a tro- vare la giovane recente mammina, le por- ti — se non è in strettissima relazione — un mazzo di fiori, senza odore- se ha un'amicizia più stretta, le porti un giub- bino un paio di calzerotti, un bavaglino, tre tovagliolini ricamati da lei o che lascierà credere ricamati da lei Quando è invitata a pranzo da una signora molto più anziana di lei con cui non è in stretta amicizia, 1« porti pure un fascio di «ori, oppure un mazzolino molto fini, o due cardenie o due orchidee, insieme ad un po' d'asparagus e ad una spica di grano (pel buon au- gurio); se ci va invece spesso, basta che lei porti i fiori Mn qualche lieta cir- costanza (onomastico, Pasqua, Natale). ^ „ i 3 1 ^ ' D a r ò , i n elemosina l'importo dei suoi francobolli perchè, nè nella let- tera, nè sulla busta c'era il suo indirizzo. Cara, non si mandano mai fiori allo spo- so. Quando non si conosce la sposa, si fa a lui un dono di piccola o grande im- portanza, a seconda delle circostanze per ™' a r t j s t i « i xilografìa bene in- corniciata, un lume da tavolo, un orolo- gio da tavolo. Quando c'è, però, stata TERM li SAELIC (presso VOGHERA) MAGG I O - OT TOBRE CURE SALS010BICHE (Bagni - Fanghi - Inalazioni) CURE SOLFOROSE Consulenti: Prof. Clivio, Prof. Cala, mifla e Prof. Mantegazza - Direttore Sanitario Dottor Comm. E. Diviani. una simpatia fra i due, sarebbe di buon gusto dare un dono, di cui non restasse il ricordo... Fiori no... ed allora? Allora ella potrebbe mandare, quel giorno, una somma od un gelato ai bimbi malati di un ospedale, o ai bimbi sani di una co- lonia. Congedandosi da lui, quando egli va a sposare, glièlo clica o glielo telefoni. Vedrà ohe apprezzerà questo suo pensie- ro. Cordiali saluti; pensi al detto fran- cese: Tout passe, tout se remplace... ERCOLINA. — Farò subito fare i suoi biscotti ed in altro numero ne darò la ricetta. Non so se vi siano in commercio quei sacchetti profumati. Io uso avere in fondo al cassetto della biancheria, una busta doppia di tela, finita con un minu- scolo merletto. Dentro vi metto uno stra- to di ovatta, che è stata spruzzata d'es- senza di lavande. Se ella preferisce un altro profumo, scelga il gelsomino. La essenza di fiori, costa carissima, ma va adoperata a goccie. Molto, cordialità. ABBONATA PIEMONTESE. - Faccia bene attenzione a! nome di battesimo. Io mi chiamo Elena, mentre la signora dal che ha pubblicato quel libro si chiama Adele. Con la Casa Ì v i ^ ' V 0 r b b I l c a t 0 s o I ° ™ romanzo* rosei B o r g h e s e » nella collezione « Le CYLETTE. ~ Indicarle un negozio «Di- rebbe fare della pubblicità; mi mandi una busta affrancata e abbia l i cortesia - lei ed altre abbonate - di non farmi ripetere questo due o tre o d°eci voi?, in ogni «Piccola posta». Ciò va a tutto loro svantaggio, perchè i mesi pa s s ai Sposta. 10 P0SS ° Io P ro S uX Elena Morozzo della Ko c ca Si curezza assoluta Ma s s ima praticità E c o n o m i a G r a n de po t enza c a l o r i ca ecco i pregi dei Fornello a gsa id petoroli " Chiedere listini e prezzi alla Ditta EDOARDO C0L0MD0 di CARLO DE-FIUPPI "B » Via Melao 17 Telef. 25328 - MILANO
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