LA CUCINA ITALIANA 1935
Mangiar meglio, spender meno Locale di antica fama - fine trattamento famigliare - personal- mente diretto dal Proprietario ; Via Amatore Sciesa 8-10. (Prop. HINDI CESARE) evita e cura il reumatismo. S ÀI 'E u n p r o d o t t o C H A T E L A I N J ^ a i L A M A R C A D I F I D U C I A . Il flacone normals t. 15.20. II f lacons triplo I. 38.-- Economia i L 7.60. In vendila presso tutte le Farmacie. tuorlo d'uovo dopo averla tolta dal fuoco. Versate la zuppa sopra, descritta sopra delle belle fette di pane fritte nel burro ed accompgnate con abbondante parmi- giano grattugiato. j PICCIONI ALLA GRATELLA Prendete tre bei piccioni, puliteli, vuo- tateli e lavateli con cura. Apriteli in due parti senza però staccarle completamente; cospargete con sale fine dopo avere leg- germente battuto i vostri piccioni per meglio spianarli, intrideteli con una ma- rinatura formata da olio, pepe, sugo di limone e prezzemolo triturato. Lasciate riposare per un paio d'ore e, dopo avere leggermente sgocciolato i piccioni, adagia- teli sulla gratella preventivamente riscal- data. Fate cucinare per un ventina di minuti a fuoco regolare sempre rivoltan- do. Quando i piccioni avranno assunto una belli tinta dorate e saranno diventati ben teneri, serviteli circondati di patati- ne fritte. GELATI DI FRUTTA Preparate almeno mezz'ora prima di servirvene la sorbettiera nel seguente mo- do. Rompete del ghiaccio in grossi pezzi e mescolatevi del sale da cucina nella proporzione di 300 gr. sopra ogni chilo di ghiaccio. Circondate con tale composto là sorbettiera che si troverà così sufiicen- temente fredda. Prendete 100 gr. di pe- sche, 100 gr. di lamponi, 100 gr. di ribes e, dopo avere tolto i noccioli alle pesche, passate a setaccio tutte le frutta e tenete a parte in una terrina la « purée » otte- nuta alla quale mescolerete 20 gr. di ce- dro tagliato a pezzettini. Fate bollire in una casseruola mezzo litro di acqua. Uni- tevi la «purée» di frutta e, sempre me- scolando, lasciate cucinare per dieci buoni minuti. Levate dal fuoco e fate raffred- dare per bene. Introducete quindi il com- posto, ormai freddo, nella sorbettiera e girate la manovella per non meno di ven- ti minuti. Sentirete una certa resisten- za nel lavoro, cosa questa che vi indi- cherà che il gelato è pronto. Levatelo dalla sorbettiera e servitelo in coppe ac- compagnandolo con leggeri biscotti. Venerdì MATTINA BUDINO FREDDO DI SALMONE Prendete una scatola di salmone e dopo avere privato il pesce di tutte le resche, tritatelo finemente con la mezzaluna, indi passatelo al setaccio. Mettete la « purée » ottenuta in una terrina e mescolatevi una bella mollica df pane bagnata nel latte e ben strizzata. Aggiungetevi un bel pez- zo di burro fresco e lavorate bene il composto di legno. Legatelo con due tuor- li d uovo e, quando lo avrete ridotto ben omogeneo, mettetelo entro uno stampo da budino che avrete appositamente fodera- to con una pezzuola di tela pulita, ba- gnata e strizzata. Mettete lo stampo sul ghiaccio e lasciatevelo almeno un'oretta. Capovolgete lo stampo ed irroratelo con una buona salsa alla « mayonnaise » ben densa. Evitate i li attacchi reumatici. Tutti gl i artritici d e b b o no f a re u na cura di U r odonai a d o g n i camb i amen- to di s tag i one. In segui to a ci rcostanze special i, ( surmenage, ecces s i va al imentaz ione, stato sedentar io, vita ag i tata, vecch i a ia precoce) il s a n g ue si sov racar i ca d i ac i do urico. Immedi atamente compa r i r anno : reumatismi, mal di reni, renel la, sciatica, che a l ungo anda r e, mi nacc i ano la salute. La cura di Ur odona i, lo speci f ico antiuretico per eccel lenza, a l l ontana i per icoli del l 'artritismo, e l imi nando i res idui che cont iene il s a n g ue e sopratutto i cristalli di a c i do urico. Reumat izzat i, evitate l ' imp i ego g i orna l i ero di salì minerali purgat i vi i qual i, anche se presi a piccole dos i, al la l un ga po s s ono irritare l ' intestino, temete il sal ici lato di s o da e i der ivati da l sal ici lato che f a nno pe r de re la memor ia, af fat i cano lo s tomaco e dep r imono il cuore. Imp i egate l ' Ur odonal che è stato autor i zzato d a malti anni d a tutte ie Commi s s i oni G R A T I S , Chiede!? it libro del 0' E. Faivre "PERCHE IL S ANGUE CAR I CO DI A C I DO UR I CO RAPPRESENTA UN PER I COLO" indirizzando a i Laboratori dell' Urodonai,18,Via Trivulzio, M I LANO. d ' I g i ene e prescritto da i Med i ci d i tutto ü M o n d o. POMODORI RIPIENI Scegliete sei bei pomodori ben sodi e d'uguale grossezza; lavateli, e apriteli dal- la parte del gambo facendo un tondo di A S V I f L A NO convegn o al 3 cm. circa. Vuotate l'interno dei pomo- per mescolarlo con una cipollina, alcuni gambi di sedano e sei acciughe diliscate pulite. Il tutto tritato finemente. Aggiun- gete due uova sode pure tritate; lavorate bene la pasta e quando avrete ottenuto un composto uniforme riempitene I po- modori. Disponete su di un piatto e cir- condate con tenere foglie di lattuga. SERA ZUPPA ESTIVA Mettete sul fuoco una casseruola con un grosso pezzo di burro e allorché sarà spumeggiante, aggiungetevi 100 gr. di porri tagliati finemente; 150 gr. di caro- te; 150 gr. di rape; mezzo sedano ed una cipolletta, tutto tagliato a dadi. Quando le verdure avranno preso colore, bagna- tele con due litri di brodo. Fate cucina- re dolcemente sino a cottura completa. Cinque minuti prima di servire, dopo ave- re regolato la densità della zuppa, versa- tevi al bollore 2 belle patate grosse les- sate a parte, sbucciate e schiacciate. Me- scolate; levate dal fuoco e servite la zup- pa oon crostini di pane fritti nel burro e con abbondante parmigiano grattugiato. 20 LA CUCINA ITALIANA 1° Agosto 1935-XIII
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