LA CUCINA ITALIANA 1935
1° Agosto 1935-XIII LA CUCINA ITALIANA 29 verizzi sopra abbondantemente della pol- vere di talco, lasci asciugare all'aria, la scuota bene per mandare via tutta la pol- vere. Faccia molta attenzione che durante questo lavoro non vi sia traccia di fuoco nella stanza. Miglior cosa è di fare que- sto lavoro all'aria aperta. Non capisco perchè vuole fare una borsa di spago, che non credo sia bella, a meno che non faccia un lavoro molto carino a uncinetto. La grossezza dello spago non dovrà essere più di 3 milli- metri. Ricambio i suoi saluti. ABBONATA SERVIGLIANO — Le ho già scritto e nel frattempo deve aver già ricevuto la mia lettera. Confezioni i suoi vestiti semplicissimi con un'abbottonatura sul davanti o, cosa molto carina, sulla schiena. Metta cin- que o sei bottoni e li faccia molto ac- collati. Sceglierei bottoni della stessa tinta, leggermente più scuri. II cappello, i guanti, le scarpe, la borsa, sarebbero eleganti An bleu marin, ma anche avana non starebbero male. Il bianco naturalmente si intona con tutto. Non posso inviare privatamente schiz i zi, disegni o modelli. Ricambio i suoi saluti. ABBONATA DI CHIAVENNA LANDI — Le giacche tre quarti sono sempre di moda perchè fanno una bella linea Per il suo caso mi piacerebbe una sottana e giacca (corta o tre quarti, come più le piace) di seta « rayonne cloqué ». Se lei è magra può anche farselo di taffetas che è molto elegante. Sceglierei un colore nero o bleu marin. Farei fare due blou- sette, una semplice in crespo di Cina, e 1 altra più ricca in merletto di un rósa pallidissimo. Vedrà come sarà elefante e distanta. Saluti. Astrea SL PROBLEMA DELLE DOMESTICHE Un nobile esempio di fedel tà RICETTE UTILI GELATO ALLA CIOCCOLATA Fate fondere in una grande casseruola 100 gr. di cioccolata assieme ad un bic- chiere d'acqua. Frullate a parte 10 tuorli d'uovo con 2 etti di zucchero in polvere e con una cucchiaiata e mezza di farina bianca. Unite un po' di buccia di limone grattugiata e versate tutto nella casse- ruola sempre rimestando. Diluite con un litro ed un quarto di latte e continuate a rimescolare col cucchiaio di legno. Po- nete la casseruola sul fuoco e fate cuci- nare sempre rimestando nello stesso sen- so fino a quando la crema non apparirà ben densa. Levate dal fuoco e lasciate raffreddare. Introducete il composto così confezionato nella sorbettiera che avrete preparato circondata di ghiaccio e sale almeno mezz'ora prima di servirvene. Gi- rate la manovella mantecando il vostro gelato per un ventina di minuti, sino a quando, cioè, sentirete una certa durezza nel lavoro. Ciò vi indicherà che il gelato è pronto. Servitelo in coppe ed accompa- gnatelo con biscottini. MARMELLATA DOLCE DI POMODORI Prendete un chilo di pomodori, 300 gr. di zucchero ed il sugo di un limone. Sce- gliete per fare questa conserva dei po- modori molto maturi: assai polposi e quanto più ò possibile rotondi. Per sbuc- ciarli facilmente immergeteli per qualche minuto nell'acqua calda e, quando li a- vrete sbucciati, tagliateli a metà e levate loro i semi. Sciogliete lo zucchero in una casseruola assieme ad un bicchiere d'acqua, indi aggiungete i. vostri pomo- dosi assieme al sugo di limone e ad un poco di buctìia di questo grattugiata. Fa- te cucinare lentamente. Durante la bolli- tura agitate con un mestolo la miscela e levate i pochi semi eventualmente rimasti. Aggiungete un poco di vaniglia e, quan- do la marmellata avrà raggiunto" la vo- luta consistenza, levatela dal fuoco. Ver- satela ancora calda nei vasi riscaldati che chiuderete con un disco di carta pergamanata e conserverete in un luog-o buio ed asciutto. MACEDONIA DI FRUTTA SOTTO SPIRITO Prendete due etti di arance mondate e tagliate a fette e ponetele in un grande vaso cospargendole con due etti di zuc- chero in polvere. Bagnate versando 250 grammi di spirito, in di sovrapponete a questo primo strato un secondo strato di lamponi. Anche per questi ultimi te- J. a P r °P° r zione sopra indicata (due etti di frutta, due etti di zucchero, 250 gr. di spirito). Continuate sovrapponen- do nuovi strati di frutta che sceglierete secondo il vostro gusto: banane sbucciate e tagliate a. pezzi, ciliege e prugne prive dei nocciomi, albicocche e pesche tagliate a fette. Terminate con grosse fette di cdero, di anans e di limone. Dovete ave- £f i ? « ' t l c o ì ? r e c ,ura n e l 11011 mescolare le differenti qualità di frutta. Chiudete al solito ermeticamente il vaso ed aspet- tate almeno due mesi prima di gustarne il contenuto. Trascorso questo tempo me- scolate nel vaso le diverse qualità di frutta e servite la macedonia così confe- zionata in appositi bicchieri larghi e DctSSl. CONSERVA DI POMODORI cause, grandi 1) Esempio: un microbo invisibile, mi- croscopico entra ne! vostro organismo in- debolito dalla mancanza di magnesio, li- tio, calcio; non trova perciò resistenza si sviluppa, porta una malattia, per cu- rare la quale voi spendete magari mi- gliala di lire. 2) Esempio: con pochi centesimi voi vi preparate ad ogni pasto una bottiglia di deliziosa acqua minerale artificiale da tavola con la LITIOMAGNESINA A. CASSIA: ne bevete quanta vi pare- il vostro organismo riceve in forma 'ali- mentare il magnesio, il litio, di calcio di cui abbisogna, riacquista tutta la re- sistenza che gli è necessaria; voi evitare una malattia, .Scegliete dei bei pomodori sani, carno- ?In® v a , ? m s t ? p u n t o maturazione. Fa- mi ofl Ìk m U " t ? r ? n i i 6 te same assie- me ad erbe aromatiche di vostro gradi- mento e sale nella proporzione di 70 e-r su ogni 10 chilogrammi di pomodori Lai t»ì?tn Z Z Ì T ' me s c o J?»do di tanto in tanto, Anche non resti più acqua; pas- sate al setaccio; rimettete al fuoco in ! à S p u r é e » ottenuta e fatelo bollire fintanto che abbia la con- sistenza di una marmellata. Dopo avere lasciato raffreddare la conserva di pomo- doro così confezionata, ponetela nei vasi che coprirete con carta pergamenata e chiuderete ermeticamente. p e r g a m e n a t a e PASTA DI POMODORI Prendete dei bei pomodori piuttosto piccoli e carnosi e fateli cucinare, taglia- ti a pezzi, in una grande casseruola as- H T V ? , - , m l f i u ! t a quantità di acqua. Fate bollire fintanto che i pomodori ap- pariranno disfatti, quindi passateli at- traverso uno staccio. Rimetteteli ancora ai nioco e late cucinare a casseruola scoperta mescolando ogni tanto tino a che non avrete ottenuto una, «purée» molto densa. Versate quest'ultima in un grande vassoio di ferro smaltato op- pure di porcellana e stendetela molto regolarmente allo spessore di due centi- metri. Esponete il vassoio all'aria e Quan- do la pasta sarà ben rassodata taglia- tela a quadretti che esporrete nuovamen- te ali aria perchè abbiano ad essiccare Potrete conservare per lungo tempo la pasta così confezionata in recipienti a chiusura ermetica. a Pubbl ichiamo con mol to piacere la fotografiia di Giulia Pierini, di Siena, che la N. D. Paola Maccaroni Cappo- ni, gentilmente ci rimette. Intendiamo con questo di rendere il dovuto onore a questa donna esem- plare, augurando a tutte le nostro lettrici di trovare anche loro una si- mile perla. La Cucina pubblicherà, d'ora in poi, tutte le fotografie di domestiche be- nemerite che le perverranno, e ' s p e - riamo vivamente che siano nume- rose. Ec co la lettera: Gent.ma Signora Direttrice, per illustrare i nostri articoli sul «Prob l ema delie domest iche», articoli che si potrebbero ormai definire c on rubrica, Le invio la fotografia di una nostra vecchia fedele ancella. Le sarò molto grata se vorrà ripor- tarla sul nostro giornale « La Cucina Ital iana» mi farà un vero favore e La ringrazio anticipatamente. Lei compirà inoltre un atto di de- verosa giustizia verso questa vecchia - , fedele domestica CHE VIVE E LA- VORA DA OLTRE 44 ANNI NELLA NOSTRA FAMIGLIA e che da tutti noi e amata come persona cara. Inoltre servirà di esempio ed inci- "" tamento sia ai padroni che alle do- mestiche, all'affetto reciproco, alla f e - P delta, alla compensazione ed al com- " patimento. Aggiungerò ancora r.'ie la fotogra- ," fia, riportata dal nostro giornale, sa- ra gradito da tutti noi di famigiia ed anche alla nostra vecchia Giulia -•" Con la speranza che Lei possa sod- disfare questo mio vivo desiderio la ringrazio tanto, tanto, e L a saluto X cordialmente. ~ Af f .ma Paolina Maccaroni,
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