LA CUCINA ITALIANA 1935

38 LA CUCINA ITALIANA 1° Agosto 193S-XIII Variazioni alimentari estive Rinfreschi e ghiottonerie In un piccolo ristorante di Moncalieri Tavoli occupati, Un giovanottone su la trentina chiede il permesso e siede. In fretta e furia divora una pasta asciutta. Poi che il cameriere ritarda a servirgli la pietanza, si guarda intorno, indi ner- vosamente sbuffando comincia, a inzuppa- re la crosta del panino nel vino. Sentendosi osservato, abbozza un sor- riso con l'aria di volersi scusare: — Non ho pazienza d'aspettare, -r dice arrossendo, — e mi piace inzuppare. Non dovrei, lo so... E perchè non dovrebbe? Anzi è un ci- bo sano e gustoso il pane nel vino, l nostri vecchi, i nostri naviganti inzuppa- vano .biscotti -di pane integrale o gallette nel vino e si trovavano benone. — Ah, — sorride il mio commensale —. E non è sconvfeniente fra signori? E' forse sconveniente mescolare frago- le e fragoline nel vino? — Ma la fragola è un frutto... — Lei dovrebbe dire un capriccio, una golosità, un lusso fin 4,i tavola? E « p a - ne non è che l'impasto della farina d'un seme ambrato.- L'amido del pane accen- tua la dolcezza vellutata e aromatica del succo d'uiia. E non solo le fragole confe- riscono al vino una fragranza deliziosa. Le pesche, siano bianche fqndenti o gial- le duracine- (percuoco) tagliuzzate nel vi- no non sono squisite? Non ha mai as- saggiato della fette di nespole col loro tannino- misto a un agretto delicato do- po averle lasciate una mezz'oretta im- merse nel rubino del vino? Un'insalata di banane, fette di pesche, o albicocche e susine innaffiate con malvasia, insieme a qualche fettina di pane sarebbe una merenda da far saltellare d'allegrezza, all'ora del tè, e in luogo di certi pastic- cini secchi, croccanti; che aumentano la sete e l'acido urico, e provocano eruzioni cutanee spiacevoli. E l'anguria stessa con qualche spruzzata di vino generoso non ci guadagna? L'arte d'associare cibi e be- vande fra loro, ecco il segreto che ha il vantaggio d'aggruppare i vari componen- ti minerali delle frutta nel modo più con- veniente al rifornimento plastico ed ener- getico dell'organismo, — Lei mi fa venire proprio la voglia di provare subito qualcosa del genere, — smania il giovanottone. -— A proposito, mi ricordo d'una cameriera che, spaccia- ta per tubercolosa, scappava dal sanato- rio dov'era stata curata con iperalimen- tazione. La poveretta, disgustata da car- ne e uova, si dava a scorpacciate di quan- te frutta poteva raccogliere nell'orto fa- miliare, e di nascosto beveva vino. Dopo qualche anno si trovava guarita; e lei stessa era stupefatta dalla strana prepo- tenza che, in quel periodo, assunse il de- siderio di frutta, di ortaggi e di vino. — Certo obbediva all'istinto di rlmi- neralizzare i tessuti. — Che significa rimineralizzare? — Avrà udito che fra i componenti del nostro organismo entrano oltre una cen- tina d'elementi di natura minerale: cal- cio, magnesio, manganese, fosforo, sodio, potassio, ferro, cloro, iodio, rame, zinco, arsenico, zolfo, vanadio, ecc. Quando la dose d'uno di questi minerali scende sot- to a quella normale, si ha uno squilibrio tanto più accentuato quanto più si trat- ta d'Uno degli elementi preponderanti co- me calcio e potassio, fosforo e sodio che dominano l'innervazione. L'jnsieme di co- testi minerali serve a mineralizzare quel- l'ambiente quasi neutro di cui ha biso- gno la costituzione umana. Le particelle proteiche della carne, delle uova, del pe- sce, scomponendosi nell'organismo dànno origine anche ad acido solforico: a misu- Dif fondete « La Cucina Italiana » ra che si combinano con particelle acide o alcaline apportate con altri alimenti formano composti acidi o alcalini. Per questo giova introdurre insieme alle uo- va, alle carni anche una quantità di fo- glie verdi, frutta o succo di frutta che abbondano precisamente di minerali e di enzimi. — Ora, capisco tante cqse,.. — Siamo in estate. Anziché sorbetti, gelati, cassate, pezzi duri (che, spesso, rovinano quelle perle della bocca che so- no i dènti, o mortificano, alterano quel complessò indispensabile all'attività degli enzimi, attività che esige pure un opti- mum costante di temperatura), giovereb- be porre una bottiglia di vino nel ghiac- cio e col vino innaffiare una delle insala- te di frutta accennate. S'otterrebbe un refrigerio non privo di valóre alimenta- re ed esente da ogni pericolo. Un di 50 grammi può modificare la tempera- tura interna in modo da ostacolare la di- gestione; senza contare che, non di rado, la crema dei gelati lascia a desiderare per l'atto di nascita delle uova nascosto dalla vaniglia, il cioccolato può contenere nocciole bacate, e certi sciroppi conten- gono salicilati non adatti per tutte le co- stituzioni. — Mi pare mille anni di tornare a ca- sa, per insegnare queste belle cose a quella golosetta di mia moglie. Sa come sarà contento Nini! Nini è un mio biri- chino di tre anni: un vero folletto che vuole sempre gelatini. Ho il sospetto che gli facciano male. Ci fa disperare. Ora ho trovato il rimedio. E domani, quando ripeterà ai miei colleghi d'ufficio quanto ho imparato, le assicuro che mi offriran- no una cena coi fiocchi, per ringraziarmi. Sarà una vera festa. E brinderemo alla sua salute. ITALO ROMANO. PER LA RAZIONALE AIIMENTA2I0N£ oti LA TTANTE £ DEL BAMBINO AL/MENTI DAHO' CREMA D'AVENA DAHO Aümemío c o m p l e t e p e r l e M a nH e bambini C R E MA DI RI SOtD ' ORZO DAHO l e mi g l iori p a p pa per lat tanti a bamb i ni m i p DAHOLINA Di pura favina di Maize. - Sostituisce la maizena TAPIOCA EXTRA DAHO Alimento esotico fortificante e di gusto delicato CAMPIONI "MX1£ BA MBS NO.. GRATIS Ai S/GC. MEDICI UFFICIO SCIENTIFICO E PROPAGANDA AUMENTI DÀHG -MILANO VIA TORINO 4>9 BIS t

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