LA CUCINA ITALIANA 1935

1° Settembre 1935-XIII LA CUCINA ITALIANA 29 mezzo litro latte i bicchierino liquore (dose per 6 persone). 0,65 0 . 35 L - 2 , 45 GIANA PAN DOSATO C'.icette per sei persone) Due uova L. 0,60 % iprina bianca i 0,10 Un etto zucchero » 0,65 Mezz'etto burro » 0,50 Pignoli » 0,70 Uva sultanina » 0,80 Pane raffermo Mezzo litro latte 1 0,35 Calcolate due beile fet te grosse un dito, di pane per persona, si tagliano a dadetti ponendole in una coppa. Si sbattono le uova intiere, con tre quarti del lo zucchero ed il latte tiepido ver- sandolo sul pane, coprendo e lasciando fermo acciò s' inzuppi, per una mezza ora. Si lavino l 'uva ed i pignoli, unendoli, con la farina e un po' di sale. In una padella larga si sciolga il burro e quan- do biondeggia, si metta la pasta disten- dendovela. Si tenga scossa la padella, quando si avverte si è formata una cre- stina dorata, si volti a pezzi con la pa- letta, facendo prendere colore da tutte l e parti. Si ponga un po' al forno la- sciandolo asciugarsi; si disponga su piat- to d i . portata cospargendo di zucchero e servendo caldo. CREMA DI CIOCCOLATA Tre quarti latte I,. 0,45 Un etto cioccolata n 1,00 Un etto zucchero » 0,65 % farina bianca » o,ro. Burro » 0,30 Con un pezzetto di burro e la farina si fa in un t egam e di smalto 0 pirofila stretto e profondo, una besciamella, al- la quale a giusto punto si aggiunge un po' del latte tiepido poi la cioccolata e lo zucchero, ed amalgamandoli si ri- S A s S INSUPERAB I LE R I S A N A T O RE DEI NERV I R I D O N A l A S A I U f f E t A G I O I A D E t l A V11 A P . t t ! o L. 9 • n v e n d i ta In tutte le t a r ma c i ? O e p O o t t A . DE A N T O N I S 4 Via S p i g a - MI L ANO Via Sp i ga « » P . g f t M N «3 105 mette al fuoco il pentolino avendo ag giunto * u t t o il latte. Sempre dimenando con cucchiaio di legno si fa addensare, si versa su piat- to, e volendolo si sarà coperto il fondo di questo, di fettine pane di Spagna. Per rendere la crema più fine, lo stra- to copri-piatto e copri-biscotti può es- sere di crema pasticcerà. Si serve fredda, guarnendola con cuc- chiaiate di panna montata o ricotta montata o a metà del condensamento, si cosparga con una manciata di pignol i. BUDINO SEMOLINO (per contorno) Un litro latte L. 0,60 Tre etti semolino » 1,05 Due uova » 0,60 Burro > 0,30 Formaggio » 0,30 Si aggiunge al latte un bicchiere d'ac- qua, si fa 1 allire, facendo cadere a piog- gia il semol ino; si dimena lestamente con cucchiaio di legno, salando. Quando Canocr e magonesi Gli scienziati non si sono ancora pro- nunciati sul valore curativo del magne- sio quando il cancro sia già in atto. So- no invece concordi nel ritenere che il magnesio abbia un altissimo valore pre- ventivo in quanto renderebbe l 'organismo umano refrattario a tale spaventosa infe- zione. La LITIOMAGNESINA A. CAS- SIA dà all 'organismo umano tutto il ma- gnesio di cui abbisogna per mantenerli sano. L'acqua alla LITIOMAGNESINA è bevanda gustosa igienica digest iva; è una vera e propria acqua minerale arti- ficiale da tavola rigorosamente dosata e sempre identica nei suoi componenti. la miscela è bastantemente rappresa e si unisce staccandosi dal le pareti, si ri- tira dal la fiamma, incorporandovi uno per volta e dimenando svelto, le uova, il formaggio ed il burro. Per un paio di minuti si mette ancora al ' fuoco ver- sando tosto in stampo unto col burro. Si tiene in caldo e capovolto su piatto di portata, si ricopre con ragout di car- ne _ o funghi con uova fritte ; con spez- zatini o sempl icemente con formaggio e burro arrostito bruno. TORTA D i RISO Litri 1 V 2 latte L. 0,90 Tre etti zucchero » r,95 Quattro uova » 1.20 Quattro etti rigo ma- ratello » 0 ,70 Buccia limone Burro » o,bo r etto farina bianca » 0,20 " Cotto il riso nel latte bollente, zuc- cherato con un etto di zucchero, poco sale, a cottura piut' -sto avanzata, si versa in lina scodella, ed un po' tiepi- do si aggiungono i tuorli, la farina la buccia di mezzo limone, i due etti d? zucchero, da ultimo eli albumi, a neve, aumentati di due. Si unge con burro uno stampo da formato, si versa la pa- sta coprendo con qualche nezzetto di burro. Si mette a forno molto caldo, cuocendo fino che sopia si formerà t?na tela dorata Si serve calda nello stampo di cottura. Impiega circa tre quarti di ora di cottura. SFORMATO ROSANA 1 etto farina gialla r etto farina bianca Tre tiova Pormag. parmigiano Burro % litro latte L. o.ro » o.ro i> o.go » 0,50 » 0,40 » °>4J KALMI NE È SEMPRE ALLA »TESTA DI TUTTI I CACHETS ANTINEVRALGICI. Ani. Pref. Milano 19S70 dal 4-4-35-Xni Si amalgamano e si schiacciano la farina bianca e la gialla, in modo che non abbiano alcun grumetto. Si pone a bollire il latte. Quando bolle si versa a pioggia le farine, salando il giusto, si dimena rapidamente con cucchiaio di legno, ritirando ogni tanto dal fuoco per rendere, dimenando, omogenea la pasta. Quando ha la consistenza di po- lentina molle si pone in scodella, amai gamandovi due tuorli, ad uno ad uno, il burro, il formaggio, da ultimo, quan- do la pasta è quasi fredda, gli albumi (si può aumentarli di 1 o 2), a densa neve. Si unge con burro e s' infarina uno stampo da budino col buco nel mez- zo, vi si versa la pasta coprendo con carta oleata, ponendo a forno caldo, mantenendo calore superiore. Cuoce in circa mezz'ora, si serve caldo con qual- che lagout di carne, funghi o verdura. NIDI D'UCCELLO Etti i % farina bian- ca numero 00 L. 0,50 Un etto zucchero n 0,65 Due uova » 0,70 Vi litro di latte » 0,15 4 etti olio ol iva » 3,60 Vengono circa 10 nidi. In scodella profonda e strettina si po- ne ia farina schiacciandone col mestolo di legno i grumetti, un pizzico di sale ed a volontà un cucchiaino polvere di lievito (non necessaria) uno per volta si rompono le uova, amalgamandole, da ultimo un po' per volta il latte e due cucchiai d'olio. Si dimena per buoni .10 minuti ia pa- sta sempre per lo stesso verso. Ha da risultare una pasta da frittelle piutto- sto densa. Se è possibile averne il tem- po, si pone a riposare in luogo fresco, per un paio d'ore, Prendete una padellina possibilmente di ferro, svasata, col diametro del fon- do di 10-12 cm. e con ttn bordo dai j, ai 10 cm.; riempitela a metà d'olio, quando è caldissimo, riempite, tenendo chiuso con l'indice della mano sinistra, il foro di un imbuto, il cui foro abbia il lume d'un dito mignolo, riempitolo con un ramaiolo da circa mezzo bicchie- re di pasta. Con la destra si prende l ' imbuto e tenendo sempre chiuso il foro si va sopra all 'olio bollente, si leva il dito lasciando colare la pasta nel centro della padella, allargando la spi- rale da sinistra a destra.. Quando si raggiungi il bordo della padella, la pa- sta dovrebbe essere terminata. Il nido gonfia e prende colore dorato, si volta allora con una forchetta ed appena è dorato anche dall'altra parte con la for- chetta si leva, ponendolo a sgrassare su carta grigia, mantenendo al caldo. Si continua l 'operazione osservando di avere l'olio caldo, ma che non bruci. Si stendono i nidi snolverandoli di zuc- chero servendoli caldi. El iminando lo zucchero, si tossono preparare i nidi per servirli con ragout di carn~ o di funghi o verdura passata al bum». Quelli che avanzeranno, ta- gl iati • fettine servono m-r minestra. AMALIA PISCEL Assistente SanttarUt

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