LA CUCINA ITALIANA 1935
1. Ottobre 1935-Xin LA CUCINA ITALIANA Consigli a Rosetta Elogio del vino I p»a sàùppoìì delia una peì^o la li l ia piluccaci Rose t ta nel le sue visite pomeridiane. L a mia vi c ina è ghiot ta dell 'uva, ma e cont rar ia al vino. Ne ha sem- pre bevuto poco: ed ora non ne beve punto, non solo perchè nei suo stato i l vino non è indicato af fat to, ma perenti luto ciali i.i.^-.u ueua gi/avio-tui za se ne è cosi di sgustata che non può sent irne nemmeno l 'odore. Cer- tamente» questa esagerata avvers ione è un fenomeno transitorio che cesse rà dopo la nasc i ta del pupo. Cessi o non cessi per Rose t ta è la stessa cosa. Ormai è convinta che, anche senza ber vino, si può viver bene lo stesso. Suo marito, però non è di questo parere. Il vino gli piace. Ne fa un uso moderato, ma non saprebbe ri- riunziarvi, anche perchè ha una gran f iducia nel le sue proprietà toniche e digestive. Ed io gl i dò ragione. Giu- sto Ieri, a questo proposito, dicevo a Rose t ta che suo mar i to è un uomo ben pensante. Lei scoteva la testa: — C'è tanta gente che ri t iene il vino nocivo! — Ma ce n'è anche tanta che lo ritiene giovevole, purché sia usato con moderazione. Fisiologi illustri assicu- rano in basa ai risul tati di i l luminate r icerche sperimental i, che il vino mant iene la temperatura del corpo; che produce un ef fet to benefico sul processo digestivo, favorendo l'assi milazione, ed anche sul sangue in cui aumenta l 'emoglobina, ossia la sostan za colorante dei globuli rossi. Mi esprimevo con una foga che ri- chiamò un sorriso sulle labbra della mia vicina. Proseguii imperterri ta. — Per l'alcool che cont iene il vino agi sce come st imolante sul sistema nervoso, basta però, che la dose di quell 'alcool non ol trepassi certi limi ti ben definiti. Quando poi è since ro, il vino possiede proprietà antiset- tiche notevol issime. Certi microbi di pessimo... carat tere non vivono più dì 10 minuti in un bicchiere di Cham pa<rne. Ed anche un'acqua sospetta rima ne puri f icata se è mischiata col vino dodici ore prima d'esser bevuta. -— Questo è uti le a sapersi quandi si v i ve in certe ci ttà, dove l 'acqua è tutt 'al tro che pura. — Come vede, hanno ragione quei fisiologi che col locano il vino f ra le bevande igieniche. Rose t ta si strinse nelle spalle. — Tut te queste proprietà benefiche del vino sono state messe in valore da noco Anni addietro i medici le n e g a v n o . — E ' v«ro. In un'epoca non trop po remota, il medico, appena tastato il polso al cl iente prenueva l 'eroica risoluzione di proibirgli il vino, qua lunque fosse la malatt ia della quale doveva intraprendere la cura. ili liii-u-zioue era accompagna ta da esempi tanto catastrof ici che quei di sgraziato, preso dal la paura, obbedì va senza fiatare. Oggi invece il t rat tamento proibi- zionistico imposto un tempo anche agl i amma l ati che da una piccola do- se di alcool avrebbero r i cavato tanto beneficio, viene adot tato solo in casi speciali, per ragioni d' indiscutibi le op portunità. Ora, se Dio vuole, un con- valescente può chiedere un po' dì energia e di gaiezza a due di ta di vino vecchio, tipo Bordeaux, versato da una veneranda bott igla car i ca di ragnatel i. Anemici, clorotici e tuber- colotici possono r i temprare le loro forze esauste con un vino rosso da pasto, ricco di tannino e di ferro, e vecchio per lo meno di due anni. Natura lmente ci sono stati patolo- gici che richiedono l 'ast inenza com- pleta o una sobrietà più o meno ri- gorosa. Gli amma l ati di cuore, di fe- gato, d' intestino: gl ' ipocondriaci, gli isterici, i nevrastenici, gl ' ipertesi, le persone sof ferenti di nevralgie, di reu mat ismo cronico e d'asma, e di tutte le malat t ie della pelle debbono diven- tare per forza astemi. Ma chi non ha da lamentare infermi tà simili, non diment ichi che Noè coltivò la vigna af f inchè il suo succo divenisse per gli umani una perenne sorgente di gaiezza. L a mia vicina aveva ricominciato a sorridere: — Se mio mar i to fosse qui, bat te rebbe le mani a questo elogio del vi- no' f a t to con tanta convinzione. E' nato e cresciuto in campagna: ed in lui l 'amore per il « succo della vi- gna » si contunde con queno della sua terra. — E così accade in me. Per voi, gente di citta, il vino non è che una oevanua ai coonca più o meno gusto- sa, più o meno adul terata. Noial tri campagnuol i, invece dietro il vino vediamo la vite, la pianga pri- vi legiata che richiede dal l 'agricol tore le care pia asaiuue ea amu. ose. per la quale l 'uomo dei campi Deme dì continuo la insidie delle cr i t togame e delle convulsioni atmosfer iche. Noi che sappiamo per quale aspro e fa- ticoso cammino si arr ivi al punto In cui giù dal tino scende il flotto ver- miglio e f ragrant e; noi, Roset ta, non vediamo sol tano nel vino una bevan- da alcool ica apportatr i ce agli umani di benefici e di gua i: ma il simbolo di una fat i ca benedet ta da Dio, rin- novantesi di anno in anno, nei secoli, in un placido ri tmo ininterrotto, che l 'avversione dei medici... vinofobi non riuscirà mai ad al terare. Roset ta, che è tut ta intenta al la confezione di una deliziosa scarpina di lana celeste, mi domanda: — E i bimbi? Vi è contro-indica- zione per loro? — La più assoluta. L a futura mammina prosegue ri- dendo: — S' imagini che al paese dì mio mari to si dà il vino anche ai lattant i. E se c'è al mondo una terra in cni i pupettì crescano su fiorenti e sani, è proprio quella. Risposi. In questo si potrebbe vedere la con- f erma della bontà della tesi ottimisti- ca sul valore al imentare del vino. Ma io, Roset t ina bella, non la consigl ierei mai di tentare l 'esperimento col suo baby. Niente vino ai bambini piccoli!... Rose t ta si mise la mano sul petto, con quel suo gesto abi tuale che ha valore di promessa. — St ia tranqui l la, signora: il mio baby non lo berrà,.. FRIDA I NOSTRI CONCORSI Ricordiamo che i due concorsi bandi- • tone lavabile turchino a punto indietro ti dalla CUCINA ITALIANA nel numero (punto erba). Esso deve essere rifinito di agosto, scadono tmproi-ogabflmenfe il con un bordo di antonimi o di "iinipa 31 ottobre. Ripetiamo qui il bando per turchina, a seconda del tessuto deli a- comodità delle nostre lettrici: I — Concorso pel disegno di un araz- zo da cucina, di era. 65 X 45, rappresen- tante interni di Cucine italiane, natura morta e lualsiasi motivo che stbbia atti- nenza alla Cucina, da potersi eseguire a punto Indietro (punto erba). Esso deve venir presentato su un foglio d' carta resistente in inchiostro di Cina. 1 du» migliori disegni saranno pubblicati, e res'eranno proprietà della Cucina Ita. liana. Ad essi sarti assegnato rispettivamente il premio di un orologio d'oro da polso, e L. 100. Tutti gli arazzi saranno esposti (n un elegante locale di Roma col nome e co- gnome dell'esecutrice, e saranno poi ven- duti a beneficio del COMITATO DI A.S- STSTENZA SPIRITUALE ALLE FORZE! ARMATI? rv ITALIA presieduto da 9. E. la Marchesa Badoglio del Sabatino, di cui è segretaria e cassiera la nostra gentile "oll-boratrire, Contessa Elena Mo- rmm della Rocca. A! due migliori lavori saranno assegna- ti rispettivamente premi come per il con- corso del dù^gno A! lavoro, dunque gentili abbonate: IT — Concorso per un arazzo da Cu- la Cucina Italiana vi dà il modo di riem- cina già eseguito, su cotonina o canapa, j pire piacevolmente e utilmente 1« 706tr» di cui. 65 x «e, ricamato col somun» co- or« di ozia
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