LA CUCINA ITALIANA 1935
12 LA CUCINA ITALIANA 1. Ottobre 1935-XI1I PICCOLA POSTA .FONTE S. - Ebbi la sua a matrimo- nio avvenuto e donai l'importo del suo francobollo, pensando che non avrei tat- to a tenipo per la risposta. In ogni mo- do le dico che, alla colazione nuziale dopo la torta glassata di bianco, che va servita collo spumante, la sposa che si è alzata per il brindisi, non torna a se- dere, ma distribuisce i conietti nuziali togliendoli con un cucchiaio dal grande vassoio che il marito ie regge, e giran- do ira gli invitati. Un cameriere la pre- cede, consegnando ad ognuno un fazzo- lettino di carta-crespo, dove ella mette- rà una cucchiaiata di confetti. Finito questa distribuzione, ella siederà ancora a tavola per le frutta e per il caffè- al momento di congedarsi, prima d'andare a mutare vestito pel viaggio, ella con- segna di sua mano la bomboniera. Dopo partita lei, la famiglia invia le bombo- niere alle persone a cui sono destinate per mezzo di un fattorino o di una ca- meriera; oppure le manda per mezzo del- la posta. Auguri di ogni bene a suo marito ed a lei. GIULIA V. - Genova — Cara signora, dovrò pregare la direttrice di lasciarmi pubblicare la mia fede di nascita, non desiderando passare per ottuagenara u per centenaria 1 ! Tempo fa. una gentile abbonata mi diceva la sua ammirazione credendo che io avessi bene organizzato un grande collegio... e si trattava, in- vece, di una signora, zia di mio marito, che era stata incaricata di ciò dalla Con- sorte di Re Vittorio Emanuele secondo, di cui era stata nominata dama d'onore nel 1843, cioè... novantadue anni fa!... Oggi ella mi chiede se quel generale, di cui la « Radio » annunciò la partenza per l'Africa, era mio figlio!!! Meno male che un'abbonata, venuta a trovarmi a Roma, mi credette... la figlia di me stes- sa! (quale bel titolo per una commedia di Pirandello!). Scherzi a parte, la rin- grazio dei suoi auguri e trovo che ha fatto bene, scrivendomi, a mettere « ca- ra ». I vocativi per una lettera amiche- vole sono o « cara » o «gentile». Qui in Friuli adoperano molto il piumino di oca per farne cuscini, imbottite, copri- piedi; lo mettono dapprima in una fit- tissima cotonina comune, affinchè il piu- mino non traspaia, poi fanno una fode- ra di stoffa. Trovo adatto per lei. dei miei libri, « La voce lontana » edita da Carabba; in quelle librerie di Genova che mi cita o lo trova o glielo ordinia- no. Tante cordialità. ABBONATA C. 438 — Ella vuol sa- pere come ricamare la tovaglia della sua « tavola nuziale ». Non capisco se vuol dire la tovaglia che le servirà per la sua colazione di nozze o per la sua fu- tura casa. Se si tratta di tovaglie di ca- napa o di lino, le ricami a punto stelo, punto pieno, punto passato, a crocette in color grezzo, oppure in cotone lava- bile colorato, a seconda della loro im- portanza: se vuol essere modernissima, le prepari in organdis, ricamate a pun- to ombra o a punto tulle. Comperi qual- che buon giornale di lavori e ne prenda delle idee e dei disegni. MARIA P. — Cara signora, il conforto che ella ha la, bontà di chiedermi dopo una sventura, le verrà dal tempo, e spe- cialmente da quelle pre-ghiere con cui confida la sua pena a Dio, rassegnata alla di Lui volontà. Pensi che Dio le vuole un bene infinito e che non- le ca- richerebbe le spalle di una pesante cro- ce, se non fosse pel suo bene spirituale ed anche temporale. Infatti, che sarroia- mo noi delle vie del Signore? Si rasse- gni anche senza comprendere, seguiti ad adorare la volontà divina anche senza compredere... ed a questo aggiunga una opera di misericordia: vada dai malati dell'ospedale, fra i bambini abbandonati nell'osmzio dei vecchi. Onpure frequenti un corso d'infermiera e lavori, col pen- siero a Dio. L'abbraccio. JOLE T. — Oggi una cameriera a tut- to fare, deve avere almento due generi di vestiario: un palo di grembiuli-ve- f he ' Ì ì!À d a In dossare, colle maniche SS ^ n0 " m b oc c a r e, bianchi a Fa ca<? n ? n «turchini, con cui pulirà J. T e £ a r à l a cucina; due neri col Ì ° X b l a n c o - , c h e adopererà per servire a n , e l Pomeriggio. Quando avrà pi epai ato il pranzo o la colazione do- vrà mutare lestamente vestito, salvo ri. prendere quello «di fatica » per rigo- vernare il vasellame e pulire la cucila. t>u di esso metterà un grosso grembiu- le, oppure un grembiule di gomma, ma di tutto questo tratterò nel mio pros- ' iwri .Sl 1 ™ 6 « 1° e la mia governante » ANTONIETTA F. - Ho scritto ad un «pezzo grosso» delle poste e spero che ella sarà accontentata FEDELISSIMA - Vi sono molti modi per pulire 1 argenteria, già descritti in questa rivista. Qualcuno tiene l'argen- teria stessa un po' immersa nel latte, poi 1 asciuga e la lucida con magnifico risultato: Legga la risposta a Jole T libro a p a z l e n z a flno a c he esce quei DÒNNA ANITA R. di B. - Non solo scuso la sua confidenza, m a le sono gra- Jf ? i „ t a n , t 8 p a r o I e gentilissime e siero di leggerle ancora: le abbonate che vi vono fuori dela patria m'interessano sem- • ' 6 a d l r e t t « c e . accoglierebbe volentieri un suo articolo sulla cucina e sugli usi gastronomici della Spagna Lo scriva! Fra giorni le scriverò db™ po- t ràprocurarsi l'albo d'oro della nobiltà italiana. Quando tornerà a Roma verrà r ™ ™ ™ M o l t e cordialità, pre a d C H S T A ^OVANE ~ sem. ccL-nfLtJ l i collaboratrici le domande complicate del genere, ma, fino a (me- s t a l o risponderle anch'io'. Se suo p t dre vive di polli, ed ella cerca qualche altro modo di cuocerli che non sia bolliti arrostiti, fritti ed in padella, provi a farglieli alla cacciatora; metta il fegato del pollo per qualche ora in aceto, poi lo triti finissimo con due acciughe e die- ci grammi circa di capperi. Tre minuti prima di portare in tavola, butti il com- posto nel tegame di un pollo cotto sem- plicemente in padella, faccia andare » fuoco forte e faccia portare in tavola. GRAZIELLA - Milano — Si, ella può benissimo mandare un francobollo per la risposta a quella signora svedese facendo cosi : vada alla posta e chieda un « cou- pon réponse international »; le daranno un quadratino che ella pagherà uno e venticinque e che accluderà nella sua let. tera. In Isvezia, ed in tutti i paesi deb 1 « unione postale internazionale » daran^ no, m cambio del talloncino, l'importo che serve per spedire una lettera dal Peso ai venti grammi all'estero Non mi chieda scusa; le risposte del genere di questa sono utilissime a tutte le abbo> nate. ENRICA-ANNA — Escludendo budini zuppa inglese, lattemiele, panna in cop- P RODUZ I ONE S P E C I A LE D E L LA S . A . T O I N A R E F L O R I O AGENTI DE POS I TARI / LAZ I O: i n i a & DI GAETANO a d i g . p i a z z a ]P. General Sc, io 13 Pai a z z d e l l ' E m p °." ° - L. L AROC CA B A R I TRAPI AN ¡ EMI L IA MA R CHE UMBR IA ABRUZ ZI CAMPAN IA S ICI L IA S A RDE GNA L OMB A RD I A: S. A. E. AGNO L E T TO Via S. Lucia, 1 - MILANO P I EMON T E: L. V I A R ENGO ASTI TORINO: Docks P. Nuova V Comp. V ENE T O: / VENEZ IA \ D. COCCON GIULIA (Foiid. d. Miser icordia VENEZ IA l'i591 - VENEZ IA TR I DENT. ROMA PUG L IE LUCAN IA L I GUR IA / S . C. A. S. prov. Genova p. F . CorridonL 8-4 » La Speziaf GENOVA L I GUR IA / prov. Imper ia » C - C A N T E RI » Savona ( « T E G L IA TOS CANA R. DEL B R A VO Borgo dei Greci, 25 - FIRENZE I N 0 G N i b u o n n e g o z i o di g e n e r i a l i m e n t a r i
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