LA CUCINA ITALIANA 1935

1- No v emb re 1935-XIV LA CUCINA I TAL I ANA Una fiorentina a Genova. — Presto tratterò l'argomento delle domestiche ma -su certe cose 11011 ci può essere' regola fissa, per esempio, sull'ora del loro alzarsi e coricarsi. Generalmente i grembiuli speciali so.no passati dalle padrone ed il vestito nero del pome- nggio è proprietà delle domestiche. Nel mio libro « io e I a mia governan- t e » ch e uscirà presto, dedico un ca- pitolo anche a questo. Concetta - Napoli. _ Me ne duole ma non posso. Margherita. - i bottoni dorati mili- tari, come le scarpine dorate ed il lamé dorato vanno conservati dentro della carta velina nera; i bottoni vanno in- cappucciati addirittura. A malanno av- venuto, sarà bene cambiarli- oppure el- la potrà farli lucidare c o i dei soliti preparati m commercia, per mezzo di quel! arnese che i ragazzi dei collegi militari chiamano « la stecca» per non rovinare anche il tessuto. Prof, G. M. Pettinengo. — Cara, mi permetto di fari« osservar«, che se io volessi fare quanto mi chiede, cioè lan- ciare lei, le sue idee, il suo metodo, a sua scuola, consigliarla, trovarle al- lievi, aprirle dei giornali, procurarle del- le rubriche, delle collaborazioni, dovrei occuparvi ore intere! Mi limito ad au- gurarle buona fortuna! Però l'ambiente di Roma non è facile. Baronessa Garzia Petrilli. _ Metto qui con piacere la distinta del pranzo in ono- re dei suoi figlioli tornati dal viaggio di nozze, perchè potrebbe servire ad altri sposi... di buon appetito: «Brodo ristretto in tazze; vitello tonnato con giardinie- ra; parmigiana di cappelletti; maionese P e s c e ; cotolettinc di petto di pollo con tartufi e piselli; arrosto con « s a - latina verde; dolce (il cosidetto « s t o - rione», specialità abruzzese, che misu- ra un metro e trenta di lunghezza, che e tonnato con mandorle e crema c di- iv, n i° d a Parpe vivo. . . ); macedonia di frutta alla fiamma». Quello che non tutti potranno avere, sarà il vino del 1 • Einnovati auguri e cordialità. Lavinia Pellcrt. - S'intitola «Umber- to di Savoia e Maria del Belgio». Co- fcfc-W; l r % e d i t ° r e c « a b b a - Lanciano i n ™ • -V ? Piacere di vedere come loto siciliani abbiano un culto per Ca- sa Savoia. Signora Y. _ l „ s a r ò lietissima d'es- è lo stesso che nominai qui sopra- in quanto al modo di servire a tavola, ella, ha torto!. N e scriverò a lungo nei primi mesi del 1036. Isonzo. _ Avendo due ambienti — uno giungo tre metri eri uno sei, uniti tra ioro ed ancora in costruzione - penso che potrebbe dividerli con due porte con vetri «ghiacciati , ,, rientranti col sistema « à coulisse, ,. oppure con una grande tenda di velluto Volendo fare ¡n uno la sala da pranzo propri"? niente detta e nell'altro una stanzetta per pasti di famiglia, metta nell'ani biente più piccolo una tavola, le sedie relative, due poltrone, di pelle iche s'ac- cordano benissimo collo stile eoo) il tavolino del té, e la radio. Credo però che se loro mangiassero sempre nella salottm ^ ^ ' a n d e € S e e l I a un salottmo nella più piccola (con la sua scrivania, il tavolino da lavoro e "da té . • a libreria di cui mi parla) avrebb^ un insieme più carino. n e Ì ^ n a Ì a 32 / - 73 ' 7 I g n o I ° 11 di negozi! ch e diano lavoro. Ines. — Mi ci vorrebbero dieci p 5 gme per accontentarla... Vorrei dire di leggere nelle passate « p i c c o l e pos te» 111 quale volume potrebbe trovare trafc tato esaurientemente l'argomento « fidan. ¿amenti e nozze »... m a penso che non l n o S g e ' d a f a t t ° ° h e m i c h i a m a s i - gnorina». .. In quanto ad insegnarle co- me animare una conversazione che lan- guì , ir.a gente che si vedrà per la pri- ma volta e che probabilmente non ti vedrà mai più, che dirle? Gli uomini iu genere parlano delle donne, gli uf r l f ^ L i r c a Y ? U e r i a Parlano di donne e di cavalli, gh sportivi parlano di gare, ehi non ha automobile enumera i di- male* dell S h ? - - J e P ^ ^ d i e o n o male delle domestiche, gli artisti dico- mal re , , ?* 1 C ° l l e « h Ì ' g H a u z i a n i <«cÌn 0 male del epoca presente, le ragazze di- cono male delle amiche meglio vesti- te, gli estremisti trovano che l'istitu- zione matrimoniale è sorpassata Tutti poi s improvvisano politicanti e Condut- tori di masse. Sappia «barcamenarsi» e cerchi un'amica brillante che l'aiuti a fare gli onori di casa. Mimma - , lenzuola di seta rosa? Lara, h lasci al gran mondo, o ad un mondo che, per fortuna, non è il suo ." Adelaide. - Se incontra per via un amico venuto da ¡ontano - che non ha veduto da anni - gli vada incontro col l e mani tese, cordialmente s'intrat- tenga con lui e si lasci pure accompa- S ! " ^ « « ^ - f a r e . d i versamente sareb- di r*H • f , p o c n s l a e puritanesimo di cattivo gusto sorpassato. Auguri a ancora" ? d i r m i * ^ ancora la «società editrice siciliana» e chi la dirige ? L'abbraccio. Mamma _ l„ a i to ; cu - gnora! Tutte noi ohe abbiamo i figlioli combattenti, pensiamo che il miglior mezzo di attirar« =u questi nostri cari ragazzi l'aiuto e la benedizione di Dio ». Offrire a Dio, in silenzio ed : • nita, le nostre ansie e la nostra fede Continuiamo la nostra esistenza ni lavoro, preghiamo abbandoniamo- ci nelle braccia paterne di Colui che disse « I vostri capelli sono contati . fai le pare che le mie parole possano rasserenarla, mi telefoni quando* vuole. A molte abbonate. - Da quando die- di qui ¡indirizzo di casa mia, mi vedo piovere diecine di lettere colle più stra- vaganti richieste. Chi vuole la dote per una ragazza che desidera farsi monaca cui la grazia sovrana per un parente condannato, chi vuole una pensione chi un ricorso agli enti più disparati, chi vuol lanciare un prodotto, chi vuol far c ondu r rà T P a r e n t e ~ ™ insieme da condurre alla nevrastenia ed al manico- mio. Sono costretta ad avvertire che risponderò sempre col massimo piacere a quel 1 Che abbiano attinenza alla « cu- cina italiana» e soltanto a quelli e ad argomenti di convenienze sociali' e che passerò a dei poveri l'importo di event i» 1 francobolli per chi trasgredi- rà. se la provvidenza mi desse 48 ore al giorno, anziché 24, che bellezza! c - — Ella ha avuto dalla Prin- cipessa di Piemonte - alla cui piceÒu ar f e tko , M a r Ì a M a a v e v a mandato un artistico lavoro, - - , ,n a bella medaglia d oro e vorrebbe consiglio come por- aria; penso che potrebbe sospendala d ? oro V c u i T d Ì " 6 ° l t Ì 1 Ì S S k » ^ Ral legramel i. ^ ^ b a I a S p e c i a l i t à ' Abbonata di Mantova. _ Ad un cono scentc che viene da lei alle d è i sset te nel ascoltare la radio, offra un a tazza gu r e la moda, un bicchiere di p o - °v alle ventuua offra del caffé <«e egli W e abituato) _ o un bicchierino d' r o s o l i o una tazzina di punch. rosouo ta in carta b tnea l e g g f r f f Z in^un ^To g l ie 1 0 l ° - 11 ^ r i l e t t o di s e "a f . l a sera. Quando ad mia fa vo i . V siano marito e moglie, e ^ ' s S o

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