LA CUCINA ITALIANA 1935
s LA CUCINA I TAL I ANA 1 No v emb re 1935-XIV L'A. B. C. DELLA CUC INA Signora Teresina Castellani - Ponteb- ba — Ripeto a lei ciò che ho detto ad altre abbonate. L'arte di candire la frut- ta rimane impossibile praticarla in fa- miglia, specialmente quando si tratta di frutta delicate, cotti« quelle eh* lei rammenta. La massaia si limita e candire bucce di cedro, d'arancio, e di popone, fichi e simili. Non bisogna poi pretendere troppo da noi stessi, è vero i Cerchi nei numeri di quest'anno le formule date ripetutamente per candire le scor- ze suddette; potrà servirsene per budi- ne, ciambell, etc. Avrà a portata di ma- no un candito ottimo ed a buon mer- cato. Quanto alle ciliege di cui parla, non si tratta certo di una ricetta data da me. Sempr € lieta di poter esseile utile la saluto cordialmente. » » • Sig. Pugno Attilio - Torino — La sua richiesta non può essere presa in consi- derazione. La Cucina Italiana attorno alla qual ¥ si stringe una cosi fitta com- pagine di abbonati e di lettrici, non è usa a veder subordinata la probabilità un quesito come quello da lei propo- di un abbonamento alla risoluzione di sto;, quesito per niente astruso ma e- spresso in forma tutt'altro che simpa- tica. • • • Signora Melis Defenda - Gergei — Mi dispiace di non poterle dare l'indicazio- ne che lei ha chiesta. Ma in questa ru- brica, come ho ripetutamente ricordato agli abbonati, si parla soltanto di cuci- na Su questo argomento mi faccia quante domande crede: «d io 1« rispon- dcrò. MODO DI CONSERVAR 3 IL BASILICO Tuttavia, siccome, in sostanza, non presenta serie difficoltà, anche una bra- va donnina da casa può prepararlo, mettendo in opera tutta la sua pazien- za e tutto il suo impegno. Perciò, se lo desidera, nel prossimo numero le darò le indicazioni necessarie, nelle qua- li bisogna dilungarsn abbastanza ed oc- cupare parecchio spazio. Le dirò intanto «oete ai può prepara- re una buona GHIACCIA COTTA AL CIOCCOLATO Grattare in una cazzarolina non sta- gnata 150 grammi di cioccolata comu- ne, bagnarla con due cucchiaiate di ac- qua tepide, ^ farìa liquefare, pian pia- no. tenendo il recipiente vicino -al fuo- co. Mettere in un'altra cazzarollna »5° grammi di zucchero, bagnarlo con una cucchiaiata d'acqua, tanto per farne una pasta colante, < porlo al fuoco. Per «oi- Sig. Francesco Bullosìni - Urbisaglia — Scegliere foglie larghe e sane di que- sti pianticella aromatica, lavarle, farle asciugare poi disporle bene in un vaso di porcellana o terraglia che dovrà es- sere colmato d'olio e chiuso ermetica- mente. CAVOLI CHIUSI I cavoli chiusi possono conservarsi per qualche tempo sotto la rena, in luo- go fresco. * » * 'Abbonata 311231 - Muterà — Ci sono ghiacce crude e ghiacce cotte. A^ quan- to sento lei desidera una ghiaccia cot- ta che sostituisca il fondant, A propo- sito di questo le dirò che la sue ese- cuzione richiede molta pratica, e che perciò si adatta pi* che alle massaie t i professionisti. U R I T A S A S I A A S T I H A IGIENE ECONOMIA 0 Abb. Virginia Sapio - Napoli. — Vor« rei rispondere alla sua richiesta: ma non mi è possibile. Ignoro il signifi- cato della parola naspro, che non i re- gistrata dai vocabolari italiani. Forse 4 vooe dialettale. Abbia la compiacenza di spiegarsi meglio. CAELZ ELASETICH per VENE VARICOSE FLEBITI, ecc. SU QUALSIASI MISURA, RIPARABILI, SENZA CUCITURE, MORBIDISSIME, ÌPOROSE, VERAMENTE CURATIVE, NON CANNO ASSOLUTAMENTE NOIA. Uratls e riservato ampio catalogo N. i l opuscolo sulle VARICI, indicazioni per •prendere da se stessi le misure, e prezzi, tafibrioUe 01 Calze mastiche C. F. BOSSI D2. di S. MARGHERITA LIGUR» aEi ^aBi 3EaKi 5naBamBi 3BaB3B vegliarne la cottura si faranno delle prove, bagnando nell'acqua l'indice e il pollice della destra e, cosi molli, tuf- fandoli con sveltezza nello zucchero. Nessun timore di bruciarsi, chè l'acqua lo impedisce. Si potrebbe fae la prova anche con uno stecchino, ma le dita corrispondono meglio. Quando fra l'indice e il. pollice lo zucchero bollente formerà un piccolo filo (e questo grado di cottura non de- ve essere oltrepassato) rovesciare goc- cia a goccia lo sciroppo bollente nella cioccolata, mescolando di continuo affin- chè la cioccolata venga tutta assorbita. E dopo che è stata assorbita, segui- tare a lavorare ancora per una diecina cV. minuti. Se il composto si assodasse troppo, metterlo sonra un fuoco debo- lissimo, perchè, scaldandosi, possa scio gliersi Prima di ricoprire la torta, spal- marla di marmellata di albicocche (pas sate per staccio). Questa ghiaccia ha la densità neces ss'ria per rivestire ciambelle, chonsc. etc. Per Un Kg. di ciambelline provi a raddoppiare la « t ee • Mi accrescerla 1 di un terzo. Signora Mariannina Gattone. — Non le risposi direttamente per la ragione che ho più d'una volta spiegata agli ahbonati. . . La rubrica non può subire deviazioni che diminuirebbero la sua importanza. Essa deve essere utile alla massa degli abbonati attraverso le singole risposte, E' inutile, perciò, che mi si inviino francobolli e cartoline con risposta pa- gata, dei quali non posso tener conto. Eccole Ja ricetta per la PANNA DI LATTE MONTATA Mettere in un recipiente largo e dai boMi bassi il latte munto di tresco e lasciarcelo per qualche ora: nell'inver- no, per tutta la notte. Al momento op- portuno, scremarlo, ossia raccogliere de- licatamente con un cucchiaio la crema granulosa che si è addensata alla su- perficie. Passare questa crema da un setaccino di seta e P°i diluire in essa una piccola quantità di latte, propor- zionata alla quantità della panna,^ per rendere questa più liscia e più sciolta. Raccolta la panna in un recipiente con- cavo, mettere il recipiente sul ghiaccio. Quando la panna sarà freddissima co- minciare a sbatterla adagio, rdagio con l'apposita frusta, fino a che non sia di- venuta sufficièntemente spumosa. A que- sto punto sbatterla ancora un poco fa- evendo cader e su di essa da uno stacci- no piccolo qualche cucchiaiata di zuc- sbatterla troppo per non sciuparla, chero a velo. Ma stare attenti a non Per essere più sicuri dell'esito, prima di cominciare a servirsi della frusta, si potrà far scio®l»M*! an pizzico di gola-
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