LA CUCINA ITALIANA 1935

1. Novembre 1935-XIV LA CUCINA I TAL IANA 11 problema delle domestiche A l i ' o r d i ne de l g i o r no! TRIPPA ALLA MILANESE « GIACOMINA SOMACAL, di Trichia- na di Belluno, da trenta ani» camerie- ra in casa Vinanti, mirabile esempio di fedeltà, onestà e bravura ». Grato per la cortese pubblicazione, por- go distinti ossequi. Dott. PIERO VINANTI - Belluno Egregia Signora Direttrice del Gior i naie ® La Cucina Italiana - Rouin . Plaudendo alla proposta fatta da cu- ' testo spettabile giornale, di rendere cioè ' Prendete mezzo chilo di trippa di • buona qualità; gettatela nell'acqua bol- lente e lasciatecela per- due o tre mi- nuti. Toglietela da tale bagno; immer- getela in, una seconda acqua bollente per levarla dopo qualche istant e e ripe- tete l'operazione per due volte ancora. Fate quindi cucinare la trippa in acqua bollente pulita e completatene la cot- tura entro ben sei ore. Nelle città la trippa è posta in vendita dopo avere già subito detta cottura; potrete quindi utilizzarla senz'altro, Preparate in una casseruola una pestatina con mezzo etto di pancetta di lardo; una cipolletta, un'asticciola di sedano, una carota e qualche foglioliua di salvia. Unite poco olio e poco burro c fate colorir^ al fuo. co Aggiungete la vostra trippa tagliata a listerelle e quando comincerà a pren- dere colore stemperatevi un cucchiaino di farina bianca. Dopo avere bene li- mescolato, 'alate e pepate in propor- j itone e bagnate con un a tazza di brodo nella quale nvrete sciolto un cucchiaino di salsa di pomidoro. Coprile ermetica- mente la casseruola e lasciate cucinale dolcemente per almeno tre ore, sorve- —, ».v.t- sci- I girando di tanto in tanto Verificate w ia poco più che undicenne, nella densità dell'intingolo che deve essere . „sa paterna di mio manto, passò m I molto ristretto; adagiate per ie-olar i « r v i av nella mia famiglia, dando an- condimenti e servite r e ? 0 l a r e i OKAZIA SULIS, dopo a ver PAGOTTINI ALLA NOCE Impastate assieme sull'asse 150 gr. di burro, 125 gr. di farina bianca . per dol- ci, un uovo intero più un tuorlo, una cuc- chiaiata di zucchero, un cucchiaio di latte acido e un pizzico di sale. Lavorate bene la pasta e quando sarà diventata liscia ed uniforme stendetela col mat- terello. Formate con la pasta una spe- cie di fagotto ripreso ai lembi, indi stendete nuovamente col matterello. Ri- petete tre volte l'operazione, dopo di che lascerete riposare la pasta al fresco. Stendete la pasta all'altezza di mezzo centimetro e dopo averla unta di burro, cospargetela con noci tagliate a pezzet- ti, uva sultanina, zucchero in polvere e burro fuso. Fate un rotolo e passatene 1 margini bagnati con bianco d'uovo, indi tagliate a fette dello spessore di quattro' centimetri. Ponete le fette così confe- zionate sopra un teglia unta di burro e fate cuocere al fr-no a fuoco mode- rato per mezz'ora circa. Continuano a pervenire, da parte delle nostre gentili abbonate, lettere e foto- grafie di persone di servizio particolar- mente benemerite ch e siamo lietissimi di pubblicare nell'intento di onorare queste creature, esempi mirabili di one- stà, di fedeltà e di attaccamento al la- voro. Ecco le lettere con le quali le fami- glie ci 16 hanno la fortuna di avere pres- so di loro simili donne, accompagnano le fotografie che riproduciamo. On. Redazione della « Cucina Italia- na» - Roma. Plaudendo alla simpatica iniziativa di pubblicare fotpgrafie di domestiche par- ticolarmente benemerite, allego una fo- tografia di cameriera degna dell'ammi- razione e del rispetto di quanti stimano la santità del lavoro ed il valore del- l'onestà; nn tributo di stima a quelle persone di servizio, che maggiormente si distin- sero per lunghissimi anni dt lavoro presso la stessa famiglia, mi pregio tra- smettere le du.e unite fotografie delle mie vecchie, brave' e buone ancelle. ch'essa prova di attività fedeltà e onestà. Godono entrambe la pensione di vec. culaia della Cassa Nazionale per le assi- curazioni sociali, ma continuano a pri- vare utile e buon servizio nella mia lamiglia. La ringrazio sentitamente della cortesia che vorrà usarmi riproducendo le due fotografie nel reputato giornale, che Ella ottimamente dirige, nella fiducia di ren- dere, non solamente un tributo d; pub- blica gratitudine alle bilobe e brave an- celle, ma anche nella speranza che ciò possa servire d'esempio. Con perfettx stima devotissima ERMENEGILDA CANEPA. - Cagliari.' Micette casalinghe La MARIA LUSSORIA SALLS trovasi al servizio della mia famiglia fin dal- l'epoca del mio matrimonio, quindi da oltre 51 anni, seguendoci nelle varie residenze, avute per ragioni d'impiego di mio marito, dando sempre esempio di operosità, fedeltà e onestà.

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