LA CUCINA ITALIANA 1935
10 LA CUCINA I T A L I ANA 1. No v emb re 1935-XIV La pagina della moda belle fiorentine, con i broccati pompo- si dei Borgia, col lamé delle Mille t una Notte, oppure semplicemente con del « Eayon », invenzione e rifugio dei tempi nostri, I colori preferiti per questi abbiglia- menti di stile è il verde veronese, il bleu, viola, rosso arancione rame. Per ornamento sui velluti, per cinture o in- torno alle scollature, si usano molto imitazioni di pietre preziose. Per i teBSUti operati, come per broc- cati, nessuna guarnizione; è la qualità delia stoffa che rende l'efletto, e anche il taglio dev'essere semplice, quasi au- stero. Se vi sono maniche, queste deb- bono essere am^ie da monaca, qualche volta riprese al polso. Ma anche questa moda non piace a tutti, e allora una creazione esclusiva- mente novecento : il cosidetto tailleur di mezzanotte fatto quasi sempre di vel- luto. E' praticissimo, mai fuori posto, distinto e non ha nulla a che fare con lo sport, poiché là sottana è lunga e le blouse che si portano insieme Bono mol- to scollate nella schiena e confezionate con tutti quei ti-BUti dei quali là par- lai in un articolò precedente. Accanto a questa creazione originale riafferma anche quest'anno la sottana lunga scura di seta o velluto < ~>n una tunica di stoffa chiara o multicolore. In tutta questa varietà di stile e di Idee, ecco un minto f isso: la cappa. Cappe di pelliccia, cappe di lana, di velluto. Spesso sono chiamati mantelli Corrispondenza Abbonata - San Remo — Faccia gli accessori per la stoffa del campione in marrone scuro, guanti borsa e ecarpe in pelle di camoscio. Così potrà anche portarli con il suo mantello marrone. La camicetta non mi dispiacerebbe in beige. Asterisco —- Faccia con la pelliccia del col lo «dallato grandi rovesce - di pelliccia. Vedrà come sa: elegante. Al paletot della sua figliòla metterei della pelliccia grigia, un collo dritto -"Iti rus- sa e dei bottoni fatti con la pelliccia. Se vuol spendere poco compri imita- zione Astrakan di lana e faccia pure un berretto alla russa. Saluti, ASTRUSA ti. Ma non in ogni ambiente e non per tutte le forme conviene apparire accon- ciate come una Dea scesa dall'Olimpo. Ed ecco, gli artisti della moda ci dàn- no una visione del Rinascimento. Ampi vestiti, scollature modeste. Pos- siamo vestirci coi sontuosi velluti delle di corte, e non 'è sbagliato, perchè dan- no . veramente alla donna un espetto regale, ed anche alla piò insignificante conferiscono una personalità. Anche qui c'è la nota originale: è ugualmente ele- gante portare Un manto di velluto da Doge veneziano, come coprirsi con una cappa di stoffa ruvida da frate dome- nicano. pet seta, La donna intelligente deve sapere che seguire con criterio la moda del suo tempo significa rimaner giovane. Non è quindi soltanto per vanità o per ci- vetteria che essa, per lo meno due vol- te l'anno, guarda attentamente 1« ve- trine e sfoglia i giornali di mode. Quest'anno c'è di che guardare: tutti ì .'.Busti sono soddisfatti. Specialmente nell'abbigliamento per sera non abbia- mo che da sceglier® e molto a vantag- gio nostro. Vtìlants, penne, fiocchi, tutto quello che l'anno scoreo ci ricordava banal- nieute il caffè-concerto è tramontato; la ntoda quest'anno ha ritrovato il suo equilibrio in una elegante linea classi- ca. Sono infatti di greca bellezza questi •vestiti bianchi di stoffe diafane, di crespi morbidi, drappeggiati sulle spalle, sul petto, sui fianchi. La ricchezza del ta- glio vuole una grande semnlicità nelle guarnizioni: un grosso cordone in oro o argento come cintura, un fermaglio o qualche bottone di « Strass s (imita- zione brillanti), sotto gli unici omanies-
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