LA CUCINA ITALIANA 1935
1. Dicembre 1935-XIV LA CUCINA I TAL I ANA IX Doni le d'Italia, in cucina ! Non v i è, credo, una donnp, di Ita- l i a che non s en ta in ques to ir omen to i l des ider io di g i o v a re c on tut t i i suoi me z zi a l suo paese. E i n f a t t i se c i si t r o va in un g ruppo, " s ia di s i gno re c he di donne uei popoio, non si sen- t e pa r l a re a l t ro che ai sanz i oni, di ma n i e ra di t a r e c onomia e si sente d i re da ognuno di esser pr on te per l a P a t r i a , a s oppo r t a re qua l s i asi di- s a g i o la G r an Ma d re cn i ede s se ai suoi f i g l i . Ao b i amo un g o v e r no il qua l e ci dà u na eno rme p r o va di fi- duc i a. n o n ci impone t es se re non ci ch i ede p iù di quan to ch i unque po s sa dare, u i d i ce s emp l i c emen te que l lo di cui ma n c n i amo e ci s e g n a la c iò di cu i s i amo r i cch i . Qu i ndi ci me t te in cond i z i oni di p r o v v e d e re ben i s s imo d a noi a c iò che oc cor r e. C'è chi ne l la v i t a non è d i spos to a f a r ne s s una con- c e s s i one; a non vo l er de r o g a re da l le propr ie consue tud i n i. C'è ci li es sendo ab i t ua t o, per esempi o, a ma n g i ar bi- s t e c c he tut t i i g i o r ni e ma g a r i due vo l te a l g i o r no c r ede di non po t er vi- v e r e s enza il suo s angu i no l en te pez- zo di c a r ne nel pi a t to. Ma per f or- t una in I t a l ia ques te sono le eccez io- ni , po i ché la r e go la i nv e ce è d a t a da l l a ma g g i o r a n z a; da co l oro c ioè c he si c on t en t ano di un buon p i a t to di p a s t a a s c i u t ta o di r iso, o ma g a r i di pane e di un pez zo di f o rma g g i o: c ome f a nno ques ti mu r a t o r i , che ve- do tut t i i g i o rni quando f i s c h ia la me z z a, s ede re a t e r ra e ma n g i ar di buon i s s imo appe t i t o, a v e ndo l a f o r z a, dopo il loro s ano ma f r ug a i i s s imo pa- sto, di l a v o r a re t u t to il g i o rno a co- s t r u i re o a demo l i r e! E po i? Ab b i amo pa s ta e pane: c ioè f a r i na e g r a n t u r co e f r u t t a e v e r du ra e f a r i n a c ei e l e gumi e a g r umi e cac- c i ag i one e pe s ca, che v e r r a nno inten- s i f i c a t e, e a b b i amo vino, l a t te uova. .. c o sa ci ma n c a? un po' di c a r ne Ma f a c c i amo ne a meno con g i o i a, po i ché ques to non po t rà f a r a l t ro che gio- v a r e a l la no s t ra s a l u t e! Quan to a voi , ma s s a ie g i o v ani o non più g i ov an i s s ime, r i c che o meno r i c che, non vi a d a g i a te nel le vo s t re ab i t ud i na r ie c apa c i t à. Sp r eme te un pò le men i ng i , l egge te l ibri di c u c i na e « L a Cu c i na I t a l i ana » in spec i al modo così da s aper c u c i na re p i a t t ini squi s i ti e da c r e a re i nt i ngo l e t ti spe- c i a l i tut t i con prodo t ti di c a s a nos t ra. S i a t e c e r te che la v o s t ra b r a v u ra sa- r à as sai c ons i de r a ta dai vos t ri uomi ni i quali a v r a nno un mo t i vo di più per app r e z z a r vi e vo l e rvi bene. Pens a t e, donne di I t a l i a, c he g l i oc chi del mon- do sono r i vo l ti a noi, e c he i popoli ab i t ua t i a ma n g i ar da l la ma t t i na al- la sera, ab i t ua ti a r i emp i r si di b i r ra e di al cool i c i, a ub r i a c a r si e ruzzo l a- r e sot to i tavo l i, a i ngo l l ar c a rni f re- s che e pesci sa l a ti f i n da l le ore del p r imo risveglio, non pos sono r ende r si conto che noi ce ne i n f i s c h i amo di ques t i, c he son b en l i evi s ac r i f i c i, pe r chè s i amo un popolo mode r a t o, f r ug a l e, che v i ve p iù col c e r ve l lo che con lo s t omaco. S i amo g e n t e c he pre- f e r i s ce ma n g i ar p i zza e s a r d i ne di f r on te a l ma r e az zur ro, o po l enta e f o rma g g io sul cocuzzo lo di u na mon- t a gna , pu r c hé non ci ma n c hi l a melo- d i a di un c an to popo l a re e spec i a l- men te non ci v e n ga me no il suono de l la Ma r c i a R e a l e e di Gi ov i ne z za che ci f an s c a t t a re t u t t i in piedi, col ba t t i to a l cuo re e le l a c r ime a g l i oc- chi , non a pp e na ne s en t i am le p r ime no te R I N A S I MO N E T TA LA DONNA E LA CAAS TRIONDA C. G. E. 1 SUPERETERODINA 5 |A 5 V A L V O L E Ì O N ED C O SÉ t T ÉMED9E • L U N EG H Nel vestibolo e sulle scale Le piccole case moderne un po', fuo- ri ; centro, costituite da due piani, sono ora la delizia de l l e massaie, . che nel villino benché minuscolo, si sentono più in casa propria di quel lo che non si trovino in un. appartamento. Le vi l lette hanno però lo svantaggio di dare alla padrona di casa un pensie- ro di più. E cioè la preoccu, azione del modo come addobbare l ' ingresso e m scala. • , Bisogna però pensare che una scalet- ta interna conducente dal vestibolo ai piani superiori è già di per sè un ele- mento decorativo. La carnei a cui la scala si diparte ha spesso la funzione da salotto da « vi- vere » di Halle come dicono i tedeschi, l i allora l 'ammobigliamento dev c esse- comodo e pratico. Non ingombrante per lasciar libero il passo, i dato che questa camera è anche di pas-^ggio pei recarsi da una stanza all 'altra oltre che per salire alle camere. Bisogna curare che l 'attaccapanni sia dissimulato da nn armadio a muro o da un mobile apposi- to adatto a raccogliere i soprabiti, cap- pèlli e bastoni, siano essi d'elle perso- ne di casa che dei visitatori. Poche poltrone, moderne o antiche a seconda dei gusti della padrona di casa, una piccola libreria, un favo, no, qualche pianta verde e qualche vaso di fiori servono a creare un ambiente sepput semplice, elegantissimo. La scala sarà molto intima se rico- perta da un tappeto. Dovrà aver luce a suffieeiiza per poter scendere e salire senza inciampare. La sera sarà illumi- nata sia da luce indiretta, se l'a~reda- tnento è moderno, sia da bracci antichi di Murano o di legno o di ferro battu- to se l 'ammobigliamento è antico Nel- l 'angolo del pianerottolo si potrà met- tere un mobile /se lo spazio è vasto), cassapanca antica o colonna con statua o anfora etnisca, oppure trattandosi di casa moderila una vaschetta di vetro e nichelio per i pesci o una modernissi- ma gabbia per uccellini Se lo spazio è ristretto megl io non metter niente e lasciar campo ai movimenti e alla pu- lizia ! ITI 1 1190 mi L 2 3 8 ni m i n E 12 EFFIETT mm n L 35 C. AD |||| ( c Valvole e tasse governative comprese Cscluso l'abbonQmento alle raóioauòiziont) P PRODOTTO I T A L IOA N | | | Brevetti apparecchi radio: | j | General Electric Co., I g R.C .A, e Westinghouse Lungo la scala su) muro vi possono essere tanti quadretti antichi, qualche terracotta pieziosa, oppure delle cera- miche o dei disegni moderni • san- guigno. Ed ecco arredata anche la scala... a patto di non sentire la p ,rona di casa brontolare perchè i. continuo « cender e salir... per le scale » la stanca dà noia. B I N A S I MO N E T TA e jc
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