LA CUCINA ITALIANA 1935
26 «.LA CUCINA ITALIANA 1 gennaio 1935-XIII LA COLLABOERAZION PEELL NOESTR ABBOENAT Da questo numero la col- laborazione alla Cucina I - taliana sarà aperta a tutte le abbonate. Cominciamo in- tanto con queste ricette ; veramente ottime, che al- cune amiche hanno voluto gentilmente inviarci; ma la collaborazione potrà esten- dersi anche ad argomenti non strettamente di cuci- na, purché siano di utilità alla famiglia e alla casa in genere. In queste pagine del giornale le abbonate potranno iniziare anche u- na corrispondenza fra lo- ro: scambiarsi l'una con l'altra ricette di pietanze, consigli per la casa, per l'abbigliamento, per la spe- sa, ecc. Sentire insomma questo giornale come una cosa loro, e viverne la vita. Al lavoro dunque, e buon anno. PRANZETTO RUSTICO DELIZIOSO Fate della buona polenta, dura che con- direte con burro e parmigiano prima ci stenderla sulla tavola. Freddata che sia la taglierete a piccole fette e porrete nel- la ghiotta o leccarda. Preparate dei bei pezzi di pancetta di maiale e alternate a questi uccelletti infilzando allo spiedo con una foglia di salvia, dentro agli uccelletti potrete mettere una fettina di prosciutto con dentro un pezzettino di polenta e farete capitare in maniera che lo s~* la tenga ferma. Il sughetto che colerà an- drà a finire sulla leccarda (ricordo, che questo può essere per chi abbia il fuoco nel camino). Servirete caldo e, se credete, al posto della polenta potrete servire della insalatina campagnola. Completerà il pran- zetto una bella cestina di pere d'inverno con formaggi assortiti, come provolone, svizzero, vino dolce, ecc. (Al contadin nop far sapere, quanto è buono li formag- gio con le pere). Trattandosi di pranzo rustico non consiglio il dolce. Potrete, comunque, far passare i vostri invitati in giardino, se l'avete, oppure in altra came- ra a prendere il caffè, e sul tavolo avrttb sparso delle bomboniere con caramelle, cioccolatini e confetti i quali cosi per di- strazione, e tra un discorsetto e l'altro, sgronocchierete e i-on ve ne accorgerete, Ed ora al difficile. Come addobbare la tavola per questa circostanza? Mi prove- rò a spiegarvelo. Come tutte le tavole apparecchierete questa. Solo le salviette dovranno avere una bella forma. Pie- gate il tovagliolo, che non sia piccolo, altrimenti non otterete l'effetto, a trian- golo unendo due punte. Reggerete con i denti il centro, e quasi vicino alla bocca comincerete ad arrotolare in fuori i lati chiusi di esso, avrete alla fine due - lati lunghi e quello in mezzo meno lungo. Poggiate così sul tavolo e voltate la par- te stretta verso voi fino alla metà del to- vagliolo, ripetete in senso inverso l'altra metà pili >>iia quella che aderiva a 1 ! ! vG- ! stra boc™ premete fori..' ed avrete cobi ottenuto un bello e maestoso uccello. Il becco lo guarnirete con un mazzolino di fiori appoggiando questo becco al bic- chiere più alto. Volendo, alzando una parte della coda potrete nascondervi il pane o qualche sorpresa. Nel centro poi della tavola, sempre se l'avrete, potete porre una bella diana; un orologio con « cucù » e farete in modo che non ap- pena gli ospiti entrino in sala, esso dia il suo saluto. Questa deve essere astuzia delia padrona di casa, e sarebbe molto allegro porre al centro della tavola del vischio o muschio con sopra una bella gabbietta con uccellini vivi. Al posto del Vftltalena ¡U «herete con nastri sgargianti un piccolo fucilino dimostrando cosi la noncuranza dell'uccellino. Maria Battistella Paris (Rieti). LEPRE Alla vigilia del pranzo tagliate il lepre a grossi pezzi, meglio a quarti, e mettetelo in un recipiente con vino bianco, rosma- rino, aglio e ginepro. Prima di cuocerlo ponetelo sulla gratella e questa sulla brace onde si possa asciugare il lepre sen- za farlo friggere. Non deve lavarsi in ac- qua. Preparate un bel battuto con grasso di prosciutto e, a giusta colorazione, met- tete giù il lepre tagliato a pezzettini ugua- li, sale e pepe quanto serve e fate cuocere per bene senza farlo a fuoco forte. Ogni tanto e, cioè, quando vedete, che si attacca qualche cosa al fondo del tegame, il qua le lo consiglio di terraglia, la marca vul- canica credo migliore, verserete un po' di acqua tiepida che avrete se userete la fur- beria di porre sul tegame un piatto con l'acqua. Quando credete che il lepre sia cotto, levatele dal tegame, pezzo per pez- zo, e l'unto lo passerete, avendo così evi tati gli ossicini. Fatto questo rimettete al fuoco tutto e versate un bel po' di sotta- ceti misti, giardiniera, meglio sarebbe averli dei vostri, fate cuocere bagnando un po' e a cottura completa di tutto, ser- vite ben caldo. Maria Battistella Paris (Rieti). PIZZA RUSTICA Fate una pasta frolla con o senza zuc- chero, io, la preferisco con lo zucchero, ma c'è a chi non piace. Copriteci il fondo ed i lati di un testo che avrete prima unto bene. Tagliate delle salsiccie a fet- tine alte un dito e mettete in fila nel tega- me. Prendete del buon formaggio cerato, tagliate come sopra, e fate come per le salsicce. Unito qualche palletta di rosso d'uovo lessata, dadini di prosciutto gras- so e magro, uova battute con parmieiano grattuggiato, quanti ne volete. Ricoprite con la sfoglia, oppure formate sopra una giata e cuocete al forno. Non vi so dire quanto possa essere appetitosa specic se fatta il giorno innanzi. Maria Battistella Paris (Cliieti) RISOTTO Riso gr. 600 Burro » 75 Parmigiano » 140 lina cipolla Zafferano Anzitutto bisogna preparare del buon brodo. E' necessario aggiungere al brodo ben schiumato il sale, delle foglie di prezze- molo, sedano, cipolla e qualche chicco di pepe. Si trita la cipolla e si mette sul con la metà del burro, si fa soffriggere, a tal punto si aggiunre il riso, si fa ro- solare un pochino e vi si versa il brodo a un ramaiolo per volta, agitandolo e staccandolo con un mestolo. A metà cot- tura vi si getta un pochino di zafferano sciolto in un po' di brodo. Quando il riso sarà pronto vi si aggiungeranno i fegatini e le creste del pollo tritate e si coni' con l'altra metà di burro e parmigiano. Sofis Colajanni CAPPONE BRISATO Cappone ; Un po' d'ol io; Una mezza cipolla. Quando il cappone sarà quasi cotto, si toglie dalla pentola e si continua la cot- tura rimettendolo in una casseruola in cui avrete soffritto nell'olio un po' di cipolla tritata, rivoltandolo di tanto in tanto fin- che sarà di un bel colore d'oro. Sofia Colajanni. Una presa di sale Un po' d'olio Dopo averli lessati in poca acqua sa- lata, si spremono e si mettono in umido cop un soffritto di olio e cipolla tritata. Sofia Colajanni. CAPPELLETTI SCAMICIATI Formaggio ravigiolo gr. 200 Parmigiano » 50 Uova ji. 1 Tuorli » x Odore di noce moscata Una presa di sale Si mescola il parmigiano ed il formag- gio ravigliolo, formando una pasta omoge- nea, si uniscono le uova, la noce moscata ed il sale. Quando il brodo bolle si gettano pic- coli gnocchetti dell'impasto, badando che il brodo non cessi di bollire. Anna Grilli (Faenza). ARROSTO DI CAPPONI CON CROSTINI Riempite il cappone con foglie di salvia, rosmarino e due spicchi d'aglio: salatelo a bbondantemente. Mettete in una casseruola gr. 50 di bur- ro, gr. 50 di strutto, altra salvia, rosma- rino ed aglio; adagiate sopra il cappone e cuocete lentamente; a cottura quasi Com- pleta aumentate il fuoco, perchè venga bep rosolato. Ponetelo su di un piatto ovale contor- nato con crostini alternati da ciuffi di prezzemolo e fettine di limone. Anna Grilli (Faenza). GNOCCHI DI SEMOLINO IN BRODO Si fa una polentina di semolino, metten- dolo a cuocere nel latte bollente e salato quando la pasta si stacca dal paiuoiino si ritira dal fuoco, si aggiunge il burro continuando a mescolare per ràffcvddarla Quando la pasta sarà diventata tiepida si mettono in essa'le" uova, uno dopo l'altro, si mescola cercando che riesca un assie- me omogeneo che si terrà pronto per for- mare i gjioccliettini appena il brodo sarà pronto e bollente. Bastano pochi minuti di bollitura. Indi si ritira dal fuoco e si mette il formaggio e si serve. Luigina Armani (Rovereto). SFORMATO DI SPINACI Si fa una besciamella col burro e la fa- rina. si aggiunge ad essi il latte, si fa bollire rimestando circa 20 minuti, se at- taccasse si mette un pochi.no di brodo caldo, indi si versa in una scodella fonda. Si aggiunge il pane grattugiato, il formag- gio, prezzemolo, sale, gli spinaci fritti con l'olio indicato nel quale si avrà messa 1 friggere la cipolla. In ultima, se la pasta sarà tiepida si mettono i tuorli d'uovo e le chiare battute a neve S'incorpora il tutto bene, si cuoce a bagnomaria. Luigina Armani (Rovereto). CAPPONE RIPIENO SPINACI IN UMIDO Spinaci Kg. 1 Mezza cipolla piccola Spennato il cappone, si pulisce, si sven tra, si tòglie la testa che si trita per fare il ripieno. Con molta abilità si levano le essa del petto, dopo d'avere levate-le in- teriora e i fegatini. Si prepara una pasta molle, con gl'ingredienti indicati, che s e virà a riempire il cappone. Sì cuoce ir. fondo, badando a levare il cotone grosso che si avrà usato, » cottura finita. Dopo d'avere levate le coscie e le ali si taglie- rà a fette il cappone. Si dispongo:-_o le fette nel mezzo e cai lati bene acconci.-.- te le gambe e le ali. Luigina Arni-ni (Rovereto). CAPPONA ARROSTO Si spenna, si pulisce per bene, si sven- tra. I fegatini si metteranno a parte as- sieme a quelli del cappone lessato, il Ta s - so Eccessivo, di uno e dell'altro servirà
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