LA CUCINA ITALIANA 1935

1« LA CUCINA ITALIANA I f ebbr a io 1935-Xm tro tuorli d'uova sode ed impastandoli colle mani assieme a duecento grammi «li zucchero, a trecento grammi di farina gialla, la raschiatura d'un limone e un bicchierino di buon rhutu; si lavora ali» svelta e si stende in una bassa fortiera unta di burro e infarinata. La pasta non deve essere molto al ta: soltanto d.ue di- t i . Mi sappia dire che J'hg trovata ec- cellente. DONILA OLGA S. D. V. — Ella, come la marchesa Dragonetti e come altre ab- bonate, chiede se esistono in Italia degli istituti od enti g cui ci si possa dirigere ®er avere una cuoca veramente cuoca. Lo ignoro, pia metto qui la loro domanda, sperando che qualche abbonata ci illu- mini e, magari, pensi di fondare una scuola, che farebbe la gioia di noi signo- re. Cordialità. MADAMINA (Novara). — Perdoni il ritardo. I liquori di marca si servono sempre nelle loro bottiglie originali, quel- li fat ti in casa (non con estratti, ma col- le tre ricette che io diedi e con altre che chiederò alla signora Lucia) vanno serviti in bottiglie di «ristali«, di cui c'è larga scelta. I liquori tipo « vov » si ser- vono in bottiglie o caraffe di ceramica e relativi bicchierini, a preferenza d ie in bottiglie di cristallo o di vetro .Le sue amiche, che vengono da lei in inverno colla pelliccia, possono lasciarla tanto in anticamera quanto in camera sua; sia sempre la cameriera ad aiutarle, dato c&e lei non andrà loro incontro in anticame- ra. Se riceve molte persone in una volta, inetta una domestica addetta al servizio di guardaroba; è brutto vedere i mantel- li e le pelliccie buttate male una sopra ¡'altra, senza ordine... MARIA S. — Generalmente si porta in tavola la verdura già condita e non si mette sulla tavola il porta-ampolle col- l'olio e con l'aceto. Esso va tenuto, però, Bill tavolino di servizio. Quando la dome- etica passa la minestra asciutta deve reg- gere con una mano il piatto grande e SolValtra la formaggera. Quando c'è minestra in brodo — ormai pronta nelle scodelle —- la domestica gi- ra colla formaggera, che posa, poi, sul fcavoliifo di servizio. Molti buoni saluti. FIOR DI NEVE. — Ella vuol sapere He la sposa anche durante « un svelto rinfresco » deve dare di sua mano i con- cetti e deve stare col velo. Io trovo che « uij.0 svelto rinfresco » ( k uno » e non * u n ») non è ' punto signorile; se il tre- no parte a ciucila data ora, si anticipi la cerimonia, ma non si facciano le Cose Ju fretta. Durante il rinfresco, o durante ja colazione, la sposa tiene il vele, sia iiel piacere di apparire bella (si sa che il velo rende men brutte le brutte, più belle le belle) sia pensando clje suo ma- rito ed i suoi cari non la vedranno, in fruel modo, mai più... Soltanto se fra la terimonia ed jl rinfresco o la colazione »i fosse un lungo intervallo, ella lo to- glie. Uscendo dalla sala dove ha avuto luogo la colazione od il rinfresco, la spo- sa stringe la mano od abbraccia le pa- renti e le amiche, e dà la mano da ba- ciare agli uomini. I confetti sono distri- buiti dalla sposa dopo lo spumante e òo^ po anche le f rut ta; o ella consegna ad ognuno la bomboniera, oppure prega il marito di reggerle un vassoio di confetti, che ella posa col cucchiaio sul tovaglio- Jino di carta crespo che il cameriere ha distribuito agli invitati. Vanno anche i sacchettiiii di tulle guerniti con un mi- nuscolo bocciolo di fiore d'arancio. Ho ^'impressione che la ricetta del pasticcio di fegato sia stata data varie volte e pre- go lei e tut te le gentili abbonate di non richiedere quello che con liu po' di pa- zienza e diligenza possono trovare, come le prego di mandarmi il loro indirizzo, quando vogliono qualche informazione che non interessa la maggioranza. MARIA GIOVANNA. — I ..tartufi si conservano nel riso — i jso che serve, poi, quando i tartufi sono finiti, a fare un eccellente risotto, perchè restano im- pregnati dall'aroma. Passando poi al suo cappello da cerimonia, adesso vanno le fantasie d'aigrettes e d'airone; sul suo cappello d^lla moderna tinta « tulipano nero », metta un ciuffo d'aigrettes, tinte nello stesso colore. La Principessa di Pie- inonte le aveva cosi alle nozze dell'Infan- ta Beatriz. In quanto ad un diminu- tivo del suo nome, trovo graziosissiaio quello di Maria-Vanna, che ha un pa' l'aria medioevale. Cordiali saluti. EMNA M0B0Z20 DELLA BOCCA Tutte quelle gentili abbonate che non ci hanno fat to ancora pervenire l'importo del loro abbonamento, sono pregate di rimetterci la modest issima quota di L,, 5 - 3 0 «ntro il più breve tempo possibile. L 3 Amministrazione avverte che con questo numero sarà, sospeso l'invio del giornale a tutte co- loro che non riulteranno in regala con l'abbonamento. Cassa di Risparmio DELEL PROVIENCI LOMBAERD Fondata nel 1823 Sede centrale in MILANO - Via Monte di Pietà, 8 196 Filiali e Succursali — — « o » — 3 miliardi e 700 milioni di lire dì depositi al 31 marzo 1932 - X 305 milioni di lire erogate in beneficenza a tutto il 1931 « o » RICEVE DEPOSITI A RISPARMIO E IN CONTO CORREN- TE : : ACCORDA ANTICI PAZIONI SU T I T OU PyBBLICl RIPORTI : : SCONTI DI CAMBIALI E DI CEDOLE : : SOVVENZ IONI CAMBIARIE E SU DEPOS ITO DI SETE .E BOZZOLI , :: INCASSA EFFETTI :s CAMBIA VALUTE ESTERE : : CUSTODI SCE VALORI : : RILASCIA GRATUI- TAMENTE ASSEGNI : : CONCEDE PRESTITI AGRARI E MUTUI IPOTECARI IN CARTELLE DEL CREDITO FON- DIARIO : : EFFETTUA SERVIZI DI CASSA PER PUBBLI- CHE AMMINI STRAZIONI t? RILASCIA GRATU I TAMEN- TE CASSETTI NE SALVADANA IO PEL RISPARMIO A DOMICILIO RADIO « WWW . T.r.7. 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