LA CUCINA ITALIANA 1935

T A CUCINA TTAI.tAXA Ï febbraio 1935-XIIT un ponce L'arte di preparare Il ponce nei suoi cinque elementi Non è difficile mescolare perfetta- mente un ponce, ma ci vuole atten- zione, bua- gusto e una certa espe- rienza. Jrer ottenere il profumo più deli- cato, auoperate sempre, potendo, suc- chi di -rutta fresca. Altrimenti sce- gl iete le migliori marche di frutta in scatola. Questi succhi devono essere sempre filtrati per ottenere un liqui- do limpido, anche se poi si aggiun- geranno per amore d-H'eststica dei pezzetti di frut ta fresca o conserva- ta. La quantità dell'acqua e dello zucchero è lasciata spesso all'inizia- Ingrediemtl del pone« amaro Si scioglie il miele in acqua bollente 2 once e 1/2 di rum di Giamaica; 1/2 bicchiere di succo d'arancio; 1/2 bicchiere di succo di limone. Aggiun- gete acqua a volontà. «PUNCH L'AIGLON» Tre decilitri circa di succo di ci- l iege non raddolcito; sei decilitri di Medoc <> - un altro vino rosso ana- logo; tre decilitri di rum; se: decili- tri di acqua di seltz; 300 grammi di zucchero. Aroma di vainigl ia a vo- lontà. Questo i once si serve con spicchi di ciliege 'resche ornandolo con pe- tali di violette. Il ponce al gin PONCE DEL VESCOVO 1 quarto di bottiglia di vino spu- mante; sei decilitri di vino bianco; sei decilitri di acqua effervescente; tre decilitri di liquore di arance o di maraschino; mezzo chi lo circa di frutta assortita a dadi; 250 grammi di zucchero. Servire di preferenza gelato. PONCE ALL'ARLESIANA 1 quarto di 'litro di succo di ana- nas fresco o in scatola; 1 quarto di litro di Sauternes o di un altro vino Nel ponce al cherry si versa il tè sullo zucchero mescolando con un cucchiaio d'argento t iva personale. Tuttavia giova ricor- dare cho vino spumante e acqua di seltz o di soda vanno aggiunti solo immediatamente prima di servire, la loro effervescenza durando pochis- simo. Eccovi una l ista dei migliori pon- ce conosciuti, che potrete variare voi 'stessi con un po' di fantas ia o di studio: PONCE « BUDA » 1 litro e mezzo circa di vino spu- mante; 1 litro e mezzo di vino bian- arancio; 1/4 di bicchiere di succo di co dei j.veno; 1 biccniere di succo di limone; 1/4 di bicchiere di Curacao; 1/2 bicchiere di rum Bacardi. Ag- giungete acqua a -oiontà. Guarnite con qualche fogl iol ina di menta fre- sca e aggiungete dadi di ananas op- pure ciliege candite. Un ponce dorato e purpureo che ribolle dolcemente in una gran cop- pa di cristallo o d'argento offre una visione assai confortante mentre il suo aroma stuzzica l'odorato, riani- ma lo spirito e dissipa la leggera freddezza e l'imbarazzo che accom- pagnano l'inizio di ogni riunione. Servire un buon ponce ai propri invitati è impresa relativamente fa- cile, la miscela profumata e squisita essendo proparata m anticipo e ne- cess i tando solo l'aggiunta di ghiac- c io o di acqua bollente al momento sua riioglie, signor Bruni? Molto de- bole? Mi ne dispiace proprio! Ah, al ludeva a", ' è? Mi scusi! ». E così via, all'infinito, fino a che gì' ospiti SS ne sono tutti andati e alla padrona di casa non ò rimasto un quarto d'o- ra libero per far di ? chiacchier in pace con le amiche. Un pone , alcoolico o no, freddo o Caldo, si adatta ad ogni occasione: partite di bridge, ricevimento di com- pleanno, c.i battesimo, di fidanza- mento, ecc. <• VARZAWA PUNCH» 1 litro e mezzo circa di ot t imo vi- no rosso; 1 litro e mezzo di vino spu- mante; 2 once e , / 2 di Cointreau; L'arte del pone« di versarla nelle coppette o nei bic- chieri. E' molto più comodo cho of- frire secondo l'uso americano una « cocktail-party », che esige diversi Shaker abbastanza capaci, per non far attendere troppo gl'invitati, e sa- crifica il padrone o la padrona di ca- sa all'ingrato ruolo di barista. Quanto ài tè, si accompagna di una lunga e >e di inevitabili, noiose domande: •••Lo desidera forte o leg- ge ro?» «Con limone, con latte o con rum?». «Oh, come sta, signora De Rossi, quanti cucchiai di zucche- ro?». «Ancora un po' d'acqua cal- da, signora Bianchi ? « « Come ,ta / Tutti gli ingredienti

RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=