LA CUCINA ITALIANA 1935

1 febbraio 1935-XIII _ _ LA CUCINA ITALIANA 27 9 BANAC PDMAER DI MILAON T U T T E L E O P E R A Z I O N 1 DI B A N C A E DI B O R S A A L L E MI GL IORI COND I Z I ONI SEDE CENTRALE E UFFICIO C ^ I B IO MILANO - P.zza F. Crisp! 14 - MILANO TELEFONI: Dal N. 81540 all'81549 1 1 La pagina dei nostri hamhi :: LA B E FA A N : : delal bimab povaer e queall deall bimab ricca Conosco una bambina sui sei an- ni, U suo nome è Primavera. Per la sua età è già abbastanza alta e frequenta la prima classe. E' la più brava; tutti i giorni por- ta la lezione ben studiata e la sua pagina di vocali ben scritta. Abita una misera stanza pian- terrena, mal mobiliata ma sempre linda e pulita. Vive con la sua vecchia nonna perchè è orfana di padre e di madre. La sera del cinque gennaio, Pri- mavera appende al suo lettino la calza che a lei già sembra eli vede- re piena di dolci. La sua nonnina lavora sotto la misera luce di una candela; sem- bra voglia fare un pupattola; in- fatti dopo tanti sforzi la vecchina gira nelle mani un bel pugno di cenci e, felice, lo pone sopra il let- tino della sua Primavera che ripo- sa tranquilla. Che spettacolo di gioia la matti- na quando la bimba si destò e vide il pupo! lo baciò, lo abbracciò, lo strinse a sè facendo servire il suo petto da guanciale. Corre a far vedere la bambola alle sue amiche che la guardano ammirate. Primavera è proprio felice!. * * * Conosco Benedetta, un'altra bambina anch'essa sui sei anni, ma è l'opposto di Primavera. Benedetta, benché ricca, è svo- gliata e non ha affatto volontà di studiare. La sera del cinque gennaio Be- nedetta, capricciosa com'è, vuole andare dalla Befana, vuol parlar- ci e dirle quali giuocattoli vuole. Dopo tanti sforzi la mamma rie- sce a convincerla che deve andare a letto. Alla mattina urla e strepita per- chè dice che la Befana è una buona a mila, e che. ma ha saputo, sce- 11 risvegl io della bimba povera gliere i giuocattoli per lei. Dopo prende in mano qualche giocattolo e comincia a baloccarsi ma sempre con la bocca storta, il naso arric- ciato e gli occhi che guardano ma- le; sembra inquieta. Passati alcuni giorni Benedetta ha già dimenticato i suoi balocchi e alcuni li ha già rotti, mentre Primavera conserva ancora pre- ziosamente la bambola di cenci. Testo e disegni di MARIA LUISA di anni 10

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