LA CUCINA ITALIANA 1935

2 1 marzo 1935-XIII B e v a n de e alimenti per gli sportivi della montagna Continuiamo la pubblica- zione delle ricette gentil- mente forniteci dalla signo- ra Amalia Piscel, sulle be- vande e gli alimenti più a- datti ad essere consumati dagli sciatori e dagli « spor- tivi », in genere, della mon- tagna. V INO COTTO. — Pe r una t azza da caf fè- latte, c i rca due bicchieri di vi- no bianco o nero, due cucchiai colmi di zucchero, pàri a 14-15 zol lette, 8-9 chiodi di garof ano, 2-3 cannet te di cannel la. Si f a bol l ire tut to quanto, possibi lmente in recipiente di smalto. A bol l i tura in fiore, si accar tocc ia un fog l io da giornale, lo si accende, e con questo gi randolo sopra al reci- piente, si dà fuoco al lo spi r i to del vino. GROG. — In una tazza si met tano: un cucchiaio colmo di zucchero (8 zol- let te), la bucc ia (parte gi a l l a) di mez- za aranc ia l ava ta ed asc iugata, un bicchierino di rum o di cognac. "Ver- sarvi sopra del l 'acqua in piena ebol- lizione. Coprire, per gl i olii essenziali del rhum e del l 'arancia. Mescolare e bere caldo. L IMONATA CALDA. — F a r bolli- re in un grosso bicchiere d ' acqua due cucchiai di zucchero per tre-quattro minuti e qualche po' del la bucc ia gia l la del l imone, agg iungere il sugo di un limone, lasc iar bol l ire un mi- nuto. • R A T A P I A DI CAFFÉ ' . — Un et to ca f fè Moka, tostato in fiore, e maci- nar lo subito; si prepara con esso un % litro scarso di for te ca f f è: si f a uno sciroppo a gocc ia densa ma che non tiri i fili ,con 56 deca di zucchero, 1 l itro d'acqua, % s t ecca vani g l ia a pezzetti. A punto vi si agg i unge il caf fè, levando dal fuoco. Ancora tie- pldino, si agg iungono 3/8 (3 bicchie- ri) di alcool puro. Freddo s ' imbott igl ia chiudendolo mol to bene. E ' l iquore con azioni st imolanti sul cuore e di- gestivo. Met tendone un buon dito in un bicchiere e bucc ia d'arancio, ver- sando sopra del l 'acqua bol lente si ot- tiene una buona bibita. CAMOMI LLA. — In un comodo pentol ino si met tono due bicchieri di acqua, quando bolle ,si agg i unga un grosso pizzico camomi l la, mescolan- dola perchè si bagni; per un paio di minuti si sorvegl ierà mescolando, ri- t irando, e r imet tendo al la fiamma il pentol ino se il tè andasse sopra. Po- co pr ima di levarlo, si uni ranno 4-5 pezzetì di bucc ia d'arancio secoa (pre- fer ibi le) al tr imenti fre=ca. Si lascia r iposare coperto un moment ino. Si passa da un filtro sottile, sul iondo del quale si distenderà un leggero strato di ovat ta. Se ne ot terrà un bel tè dorato .senza semini poco gradi ti al la vista, e causa, talvol ta, dì legge- ro dolore di ventre. Si inzucchera ab- bondantemente: prendendolo dopo la aspi r ina è megl io aggiunger^ del rhum o del cognac. Lo sciare produce mol ta sete, cau- sata dal lo s forzo e dal la rapida ed -esagerata combust ione interna ch'es- so esige. Sappi amo che a posizione eretta, senza lavorare, un uomo nor- ma le consuma in un' ora 25 calorie; in egual tempo, cioè un'ora, sciando, egl i ne consuma 900, Una bibi ta dissetante e corrobo- rante da consigl iare oltre al tè f reddo ( leva di più la sete) ben zuccherato, con o senza l imone, che res terà sem- pre per lo sport alpino, la regina delle bibite: al l ' acqua t ag l i a ta con un po' di l iquore (cummel) e zuc- chero; al la l imonata f redda (acqua sugo di limone, zucchero) è molto buona, e da potersi usare anche se accaldat i, la conserva di vino o « So- le d' Ital ia » essendo composta di vi- no e l imoni, doni del nostro bel sole italico. Conserva di vino «Sole d ' I ta l i a»: un l itro di buon vino rosso, tipo chian- ti, il sugo di dieci limoni, un chi lo zucchero, 50 centesimi f r a garof ani e canel la, la bucc ia (parte gial la) di un l imone; si met te tut to f reddo al fuoco in recipiente di smal to, si f a bollire coperto, per 10 minut i. Si to- glie dal fuoco, lasciando raf f reddare nello stesso recipiente, mantenendolo coperto. Freddo, si agg iungono 15 grammi acido citrico, in polvere, si sciolgono si passa la conserva da un filtro e s' imbottigl ia. Usandola, met terne un terzo in un bicchiere, agg iungendo i due terzi d'acqua f redda. ARANC I A T A. — Sof f regare un chi- lo di zucchero in zolle, sul la buccia di quat tro grosse arancie, l avate ed asciugate. Si pone in una scodel la capace versandovi sopra, un litro di acqua. Si mescola con cucchiai di legno, si t iene in luogo f resco per 24 ore, mescolando 5-6 volte. Agg iun- gere 30 grammi acido citrico, sciolti con un po' d'acqua calda. Mescolare bene. Pronta, passare da un velo; met tere in bott igl ie e conservare al fresco.. Servendosene met tere 1/3 su 2/3 d'acqua. Scuotere la bott igl ia pri- PILLDLE«5F05Ql2 o d E L p i a v a n o r 0« 200 »NHI sono IL PURSWITE ¡IISUPERÌBILE «MTIEM0RR0IDALI TONICHE DIGESTIVE Un astuecino dì E pilol® L.O.SO j Richl#d»rto oli® Farmacie locali U n o S c a t o l a di 5 O pillola L . 3 . 1S j p r a s i o ogni r r p o ' k ' j - 'o F o r ma do o inviando vaglio di L alla FARMAACI POIM VEItfZI S.FOt SCf ma di usar la. Al col lo si f orme rà un anel lo gial lo, spesso, sono i residui di buccia, passati at t raverso il velo. Si tolgono riempiendo la bot t igl ia e versandoli con abi le colpo. GALANT I NA. — Po lpa di vitello, (anche spal la), 3 etti, bucc ia di % li- mona t r i tata fine, filetti di acc iuga. Vi cucchiaio tomate, sale, pepe. Si passa due vol te la carne al la macchina, incorporandovi con cura le acc iughe pestate, ed i l resto. Di- menare con cucchiaio di legno, schiacc iando la pas ta e riducendola bene omogenea. Se ne f a un rotolone che si porrà nel mezzo di una tela 0 di velo fitto, che sia s tato bagnato nel l 'acqua. Si avvo l ge bene, si cuce o si lega. Si f a bol l ire del brodo od acqua con carote, sedano, pepe, sale. In pieno bol lore vi si met te la ga- lant ina facendola cont inuare a bol- l ire lentamente per 35 o 40 minuti. Si togl ie al lora la galant ina, ponen- dola su d'un piatto, chiusa nel velo, vi si met te sopra un leggero peso e si lascia f r eddare completamente. Si sciogl ie dal velo e s ' af fet ta sottile. Va preparata il giorno prima che f i consumi. D A T T E R I R I P I EN I . — 1. Si tagl ia longi tudinalmente il dattero, levando con garbo il nocciolo, al suo posto si met te un gher igl io di noce, si Rac- costa il dattero, si passa un zucchero cristal l ino; si met tono uno accanto al l 'al tro su vassoiet to di cartone. 2. Un tuorlo d'uovo sodo, 1 cuc- chiaio dì zucchero vanigl iato, 1 pic- col issimo pezzo di burro, se ne fa con le mani una pas t a; con egsa, dando la f o rma del nocciuolo, si riempiono i datteri. 3. Pes t are fini delle noci, dei pino- noli, tagl iuzzare e pigiare dei datteri ed uva grossa di Corinto. Con del burro se ne f a una pas ta con la qua- le si r iempi ranno i datteri. 4. Con sugo zuccherato d' arancia nel quale, tagl iuzzate, si met teranno buccie carame l late d' arancia, si ba- gnano dei savoiardi schiacciandoli o formandone una pas tet ta consisten- te, al la quale si uni sce un po' di burro per riempire poi i datteri. P A S TA DEL I Z I OSA DI F RU T T A: Tr e etti di dat teri ( levare il nocciolo) 1 etto fichi, 1 etto noci, 1 etto ara- chidi (nocciole amer i cane) a mezzo del la macch ina passa tut to (riscal- dar la perchè la f ru t ta non s'appicci- chi) o con la mezzaluna se ne f a un pastone, che si porrà in una scodella, si agg i ungerà un etto uva sul tanina bionda. Schiacc iando e spremendo vi si uni ranno due cucchiai di far ina to- s tata o di gressino pestato, ? bic- chierini di rhum, 1 etto at ibor rante di miele, sciolto a bagno Marín. Tenendo la scode ' la sul la piastra del focolare, passando il cucchiaio di

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