LA CUCINA ITALIANA 1935
l i fierezza coinè ballerina, el la deve pren- dere qualche lezione e poi ballare, bal- lare molto. Se, poi, ella vi fosse deci- samente negata, faccia un mezzo giro col suo caval iere e poi sieda e chiaccheri còri lui. >Se ella è carina e gentile come balletto che intende dare l 'ultimo gior- no di carnevale e per cui ini chi edi un modo originale di offrire dei doni ai suoi, giovani invitati. Dato che ella ha quat- tro ambienti, ne chi ala due media: te una tenda, e, dopo il tè, alzi le tende e ippare dal la sua lettera, più rieer-J faccia apparire la porta chiusa da cala delle amiche che ballano "bene, ma sono del le ochette. .. E INA M. - Salerno. — I bastoncini salati sono eccellenti e s'offrono sempre con il té; se vuole ancora perfezionarl i, ne avvolga un'estremità ili fettine sotti- l issimi di prosciutto crudo. ROSALIA. — Per avere un'ottima ce- ra da pavimento, sciolga 250 grammi di sema cera v a g i ne al fuoco, iu un re- cipiente di coccio o di latta e, lontano dal fuoco, vi unisca un chi logrammo di acqua ragia, mescolando t ene con un ba stoncino. ANNA MARIA. — Temo di non poter esserle utile, tanto più che io abito lon- tano da zone montane. Ho sempre visto che, per simili ricerche, son 0 efficacissi- mi gli avvisi economici dei giornali. Ne metta subito 11110: la seguo con av. uri. ABB. DICIOTTENNE. — Tel suo ta- '•'lo ti:» in estate t ras jor ta all 'aperto, può fare dei centri molto simpatici, prendendo della raffia di color granata, marrone c nocciola, ed un grosso unci- netto. Calcoli che un centro debba ve- nire quadrato „ debba misurare 55 cm. di lato, l 'accia — a punto alto — quat- tro strisele a righe alternate dei tre colori, lunghe ognuna .15 centimetri e larghe 12; le disponga in modo clic si corrano die- tro ; nel quadrato che resterà in mezzo, seguiti il lav > : righe e cucia poi i cinque pezzi. Se ha, poi, nn servizio da té sui toni del nocciola, del marrone e del granata, avrà un insieme di «rande eleganza e di gusto. ABB. DI AQUILA. — SÌ possono usu- fruii e quelle grandi bomboniere 111 ala- bastro o maiolica, col coperchio rotondo, passate di ' oda, 1 lettenclovi dei f iori a grappolo o dei fiori, piccoli, e chiuden- dole a metà col coperchio stesso. Ne vi- di gueruita ima tavola elegantissima da té; queste cv bomboniere avevano delle mimose, il bel fiore del febbraio ro- mano. LIDIA Roma. — Quando le giovani amiche mi scrivono per consiglio, deb- bono spiegarmi chiaramente quale sia la posizione morale, social- « finanziaria deila loro famigl ia, per esempio: ella vorrebbe sapere se deve rifiutare un bal- lerino clic le chiede 1111 t'irò, senza es- serle stato presentato. Negli ambienti pi- gnorili, frequentati da persone bene e- ducate, uuesto non si verifiep. mentre —- mi f 1 icone —- ciò è diventato un i re- gola nei ritrovi 'elio fini. (A questo Proposito, pvverto le abbonate dì Roma che. Sp vogliono avere da me qualche indicazione Su té balli benefici, mi pos- sono telefonare). N'ou c'è regola fissa che imponga di troncare o di seguitare la conversazione eoi ballerino a giro f i l i l o; anzi, sarebbe peccato troncarla bruscamente, se è in- teressante e bene avviata. Io consiglio a tutte le amiche <"i formare una piccola compagnia pr i r 'a di recarsi a té ed a ha' i. rie- avere dei bal lerini simpatici ed affiatati. CONTESSA T. R. — El la potrà dire • craando mia figlia avrà preso mari to» soltanto oliando sua figlia sarà fidanza- ta. Sarebbe di cattivo gusto c'irlo pri- l la. . . ed anche non pol lerebbe fortuna. Rico-do la madlo di tre fanciul le che incominciò ad usare onesta frase trenta anni fu e che % cont inui adesso che le figliole sono .itti quarantacinque. .. w Rr )BRICA S. "'»rngia. — Questo ntimer^ 1<, arriva ancora in tempo pel « telaio » di comune stoffa a cui sia pra- ticato una specie di sportello e su cui siano incollati molti avvisi rèclame di città e di vip gi. Dietro allo sportello avrà messo una coppia l i 1 al leimi, con berretto ila impiegati in testa, incarican- doli di distribuire un l igl iet to ad ogni coppia che si presenti. Quando ognuno avrà un biglietto per Genova, Bombay, Istaiubul, ecc., apra la porta scostando il. «t e l a i o», e inviti al' ricerca di Ge- nova, Bombay, Istambul, ecc., cioè fo- tografie col legatc alla porta con delle « rotaie » format^ da stelle filanti. I.e coppie si spargeranno nei due salotti iu ansiosa e allegra ricerca e troveranno, sui nob i l i, nelle librerie, in un angolo, nel vano di una finestra, ecc., la foto- grafia, dietro cui ci saranno di' ' pacchet- ti con i doni destinati a dama od a ca- valiere. Vedrà che successo e che alle- ria ! SURSUM . CORDA. - Cara, anch'io pensavo come lei e credevo che 1'« imi- tazione di Cristo » fosse un trattato di -teologia, tropp- astr so e di f f ici le; poi lo sfogl iai e adesso non potrei fare a meno di leggerne qualche capitolo ogni giorno. 1 .segreto della sua di f fusione da cinque ecoli a questa parte, e del suo successo, è (lato dal fatto che, per ap- prezzarlo, non è neppure necessario cre- dere, bensì aver amato e aver sofferto. Creda che nul la può far- bene all'ani- ma, nel l 'aspro cammino che tutti per- corriamo, dell '« imitazione ». Se special- niente ella frequenta il gran mondo e dev„ spesso vivere di fvh-olezze, guste- rà queste pagine sempl ici e preziose di elevazione. ABB. DOZZO I. — Una nonna appena cinquantenne, per la cresima di una ni- potiua, sarà elegantissima con un vesti- to intero (voglio dire senza giacca, per 11011 adoperare il termine francese pria-' ccssc) nero, turchino, scuro, tul ipano ac- ro, verde scurissimo. Trovo il vel luto nero molto indicato c trovo he, se il velo Iranico in testa * molto ¡ impat ico e signorile per battesimo, per cresima è da preferirsi, — quaudo, come nel caso suo, la cerimonia lia luogo nella cap- pella della vi l la — il merletto nero. I guant i? Di camoscio mezzo lunghi di tinta grigio non tuoppo scuro pel vesti- to nero <• turchini pel vestito turchino. Molte cordialità. AMICA. — l i l la vuol sapere s. e questa è la stagione delle triglie ed in che mo- do vanno cotte perchè risultino appeti- tose e di gusto fine. Non so darle ri- CONDIMENTI Per ottenere un condimento perfetto nelle vostre pietanze e minestre, adoperate sempre le erbe aromatiche in polvere «DELIZIA», igieniche, pratiche, economiche: Rosmarino - Sal- via - Origano - Lauro - Basilico. Domandatele in ogni droghe- ria o allo Stabilimento prodotti « DEL I Z IA » - Via Perqolesi 15 Milano - Telefono 266.900 sposta i.l primo quesi to; al secondo si. Metta nel la casseruola dell 'olio, del suc- co di limone, del prezzemolo, vi adagi le triglie con sale c pepe; faccia cuoce- re a fuoco lentissimo. C. S. P. S. — I,a sua sventura ha tut- ta la mia simpat ia ed il mio compianto, ma, se quella persona è anziana, non ve- do la possibilità che cambi o lasci delle brutte abitudini per esortazioni e per consigli... ma ella preghi Dio ed ab- bia fede nel la preghiera. Ricordi che Cri- sto, durante la sua vita, terrena, disse « Quando voi chiederete qualcosa al Pa- dre, in nome mio, l 'otterrete; i l cielo e la terra paseranuo, ma le mie paròle non passeranno in eterno ». MARIA LAT INA. — Le sono ricono- scente d'avermi sottoposto quel quesi to; sono andata subito a prendere iu forma- zioni ad ima società di assidi!fazioni in- cendi ed ho saputo che bisogna dichia- rare, assieme ai mobili, di avere il. ri- scaldamento con termosifone (autono- mo'), con stufe ecc.; è bene anche di- chiarare di adoperare il ferro elettrico. Al trimenti se per una combinazione, scoppiasse un incendio dovuto al termo sifone autonomo, ella non avrebbe -diritw to a risarcimento dei danni. Invito, quin- di, tutte le abbonate a ri leggere subito, oggi stesso, il loro contratti) ed a rime- diare a quel l 'eventuale omissione. Cor- dialità. ABBONATA (Pescara) — Io peus« che, se la sua bambina è grandina, stu- dia ed ha spesso del le piccola amiche in casa, può mettere nella camera di lei un buono e comodo t sommi c r», montato su piedi di legno, invece del letto, e, via... Se il suo nuovo appartamento è in un palazzo sti le 900, è bene clic ella vi intoni 'utto il mobilio, le tende, i so- prammobi li ecc., ma le ripeto che 11011 f mai troppo cor i j l i abi le — a meno che figli sposi — una casa in un dato sti le; ella avrà certamente dei mobili di altro stile, essendo sposata da parecchi anni. Dovrà buttarl i? No di certo, sia per ragioni sentimentali, che (immagino) per ragioni finanziarie. Allora faceta cosi: ammolligli le stanze di rappresentanza (scia da pranzo, studio e anticamera in stile novecento, metta nel la camera sua ed in quel le dei f igl iuoli i mobili buoni di altri stili ed epoche, intonan- dovi tutto i! resto (parati, tende, tappe- t i ' . Le tende adatte sono state da tue de- scritte nell 'ultimo numero. Auguri di vi- ta serena nel la sua nuova casa! F I LOMENA (Toscana). — Quella ve- dova di due mariti, se deve f irmare un documento cl i e la concerne personal- mente — senza clic ci siano interessi di uno 0 dell 'altro scomparsi. — firma col suo nome di ragazza; se i documenti ap- partengono alla successione dell 'uno o dell 'altro maritò, f irma col nome di in- gazza, a cui aggiunge « vedova » e il nome di quel marito a cui ri riferisce il documento. Nel le lettere private, la co- sa è indifferente, ma, di solilo, una pi- gnora, firma col cognome del l 'ultimo ma- rito. Se, poi, ella dovesse prenderne 1111 terzo, nel la partecipazione di. nozze, per fare « orientare » le conoscenze, dovreb- be mettere Maria Rossi, vedova Bianchi- vedova Verdi... ma .ricconi« onesto fareb- be ridere, abolisca le partecipazioni. Nel- la partecipazione di morte ci vanno in- vece i tre ruccessivi cognomi . .. ma di queste 11011 sarà l ' interessata — il più. tardi n owb i le — ad occuparsene... E I ì ENA MOROZZO DEL I ,A ROCCA A ' " f K — i t i e v a l " Giornale d'Italia "
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