LA CUCINA ITALIANA 1936

I. Marzo 1936-XIV LA CUCINA ITALIANA 29 Gent.ma Direttrice della Cucina Italiana, Nel rinnovare l'abbonamento alla mia cara Cucina Italiana colgo l'occasione per esprimervi i sensi della mia ;,iù viva e completa simpatia. Segno il giornale da cima a fondo, e trovo sempre ogni volta da apprende- re • cose preziose. Eflettivamente per la misera somma di cinque lire, riceviamo a dovizia, e consigli, e suggerimenti, e buoni esempi. L'alto spirito d'italianità che si distin- gue, molte volte mi ha commossa. To sono un'oscura donna, lontana dai voi svariati e svariati chilometri, ma se ciò che sto a dirvi potrà farvi piacere, credetelo con la più indiscussa since- rità: il vostro giornale ha contribuito molto a rendermi, migliore. Vi ringrazio dunque, lontane e care amiche tutte, la vostra preziosa scuola è quanto di migliore ci possa essere per noi oscure donne desiderose di mi- gliorarci. E ora desidero un consiglio. Mio pa- dre soffre di diabete, non molto ma soffre. Ho letto ultimamente nel no- stro giornale circa l'alimentazione. E ne ha fatto tesoro. Ma per i dolci? Non c'è nessuna ricetta per quésti poveri ammalati ? Oh come ve ne sarie grata se me ne suggeriste qualcuna! Grazie anticipate. E tutte le mie af- fettuosità. Lina Pispisa SFORMATO DI SPINACI Grammi 100 burro, graumi 100 a- iorca, grammi 100 formaggio svizzero, mezzo litr 0 latte, 3 uova intere In una casseruola a fuoco lento si scioglie il burro e vi si aggiunge me- scolando e a poco per volta la farina e il latte, formandone una crema. Si toglie dal fuoco e sempre mescolando vi si aggiupnge lo svizzero tagliato a pezzettini e uno alla volta i tre tuorli. In ultimo i chiari battuti a lieve. Si versa il tutto in una teglia unta di bur- ro e pan grattato e si fa ^ ocere a forno moderato per circa mezz'ora. Me- glio se la teglia è col buco in centro- dove poi una volta capovolto lo sfor- mato, ci si potranno m- 'ere interiora di pollo tritati ben bene, o spinaci, o earciofìni, contornando a che tutto lo sformato di detti ingredienti. CARCIOFI ALLA CAPONATINA Si tagliano a quarti dei carciofi teneri e si cuociono in acqua con mezzo li- mone. Al dente si scendono e scolati ben bene si versano nella padella con olio bollente e con qualche ulivo nero. Dopo averli bene arrosolati vi si ver- sa un po' d'aceto e un po' di zucchero, facendoli rapprendere bene. Poi si ver- sano in un piatto cospargendovi sopra una buona manciata di mollica abbru stolita con pezzetti di aeciunga.' FOCACCIA Mezzo chilogrammo maiorca, 2 uova intere, mezzo bicchiere di latte di un quarto di litro, grammi 100 burro, zuc- chero grammi 180, grammi 15 cremore di tartaro e 5 di bicarbonato. PASTA FROLLA Grammi 300 maiorca, grammi 100 zuc- chero, grammi 100 sugna, un uovo in- tero. RICCIARELLI Ponete in un calderotto kg. 1,500 fa- rina di mandorle e agitandola CJU un mestolo, mescolatevi pian piano 1 kg. di zucchero cotto alla Perla ; quindi S chia- re d'uovo, una alla volta riducendo cosi il composto alla morbidezza di Pasta Reale• Prendete il composto con 1 cucchiaio da tavola e deponetelo in forma di pic- cole uova sulla teglia, ricoperta coli ostie. Spolverizzatele tutte con zucche- ro fine e cuocete in forno moderatamen- te caldo. La pasta si aromatizza con vainiglia, 0 mescolandovi del limone o arancia grattugiata. CIAMBELLE ANCONETANE Di Pasqua: Sono fatte di farina, uova, zucchero, rasura di scorza di limone: ; scottano PROCURATECI ALTRE ABBONATE! L 'abbonamento annuo costa soltanto L. 5.30; meno di una scatola di sigarette, di un paio di guanti, di una scatola di cipria, di un qualunque ninnolo su- perfluo. Con un prezzo così irrisorio avrete un Gior- nale prezioso, per un intero anno! in acqua bollente e si cuociono al forno. Di magro : Si preparano con farina bianca, anici, olio, zucchero, lievito; il tutto impasta- s i preparano all'epoca della pigiatura,; to con mosto fresco e cotte al forno, in settembre e ottobre. FUSTRINGO (Dolce di fichi, mosto e tante altre cose)' Fichi secchi kg. 1,500; uva passa gr. 150; miele gr. 180; zucchero gr. 150; candito gr. 100; mandorle pelate ed ab- brustolile gr. 150; noci sgusciate j r . 155; cioccolata grattugiata gr. 1S0; tritello' gr. 300; pane grattugiato gr. 100; olio un quarlo di litro; mosto cctto; noce moscata; cannella; limone o arancia a' piacere. Porre 1 fichi a bagno in acqua tiepida" la sera innanzi. Il giorno dopo, tolta l'acqua del bagno, si puliscono btene con altrettanta acqua tiepida e si pon- gono a bolllire, fino a ramtuobidirli, do- po di che si asciugano e si battono mi- nutamente. Si poligono quindi in reci- piente capace e vi . si aggiungono tutti gli ingredienti di cui sopra. Il mosto cotto deve servire per bene amalgamare il tutto e per raggiungere una giusta, consistenza Preparata cosi la pasta, la si pone in una teglia adatta ungendola prima con olio fine metterla al forno e portarla a cottura giusta tenendo conto che in real- tà nulla c'è da cuocere. Qontessa Emma Mancini, Fenno Una domanda

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