LA CUCINA ITALIANA 1936

1° Maggio 1936-XIV LA CUCINA ITALIANA 1 — A l t ra magn i f i ca prova di buon senso! P e r un piat to di quei dolci, bas t ano due cucch i ai di marme l la- ta... per quale mot i vo f a r la in casa, quando c ' erano mi l le f ac cende ne- cessar ie ed impe l l ent i? Anz i, per qua- le mot i vo f a re quei dolci in casa, ment re essi sono venduti a pochi soldi in tut te le pas t i ccer i e? — Che cosa a v rà mang i a to quel povero ma r i t o? — Ed a che ora?. .. Un po' di pa- s ta al burro, de l la ca rne in scatola. .. Ah, quando vedo del le cose simi l i, t rovo disoneste le madri . .. —- iLe mad r i? — S i ; in questo caso, la mad rs de l la s i gnora. Quando il capi tano gl ie l ' av rà chi es ta in mogl ie, el la ne s a r à -stata ben lieta,, ment re av r eb |>e dovuto ones t amente di rgli che anda va incont ro ad un inferno. .. Se, Invece di quel g i ovane uf f i c ial e, le si f os se presentato un prof essore di uni vers i tà a chi edere che sua figlia desse lez ioni di sanscr i t to, che avrebbe f a t to quel la mad r e? — Av r ebbe r i ngraz i a to del l 'onore e lo avrebbe congedato, cons t a t ando la incapac i tà del la sua figliola all 'in- segnamento. — Appun t o: invece non si è peri- t a ta a rov i nare un povero diavolo, che vo l eva bene a l la sua f igl iola, col non dar le del le lezioni t eor i che e pra t i che di economia domes t i ca e di organizzazione. .. L ' o r g an i z z a zi on è, t i ente lo a mente, è l ' anima del la vi- t a domest i ca. Quando una donna sa organi zzare il suo bi lancio, le sue s tanze, il suo guardaroba, la sua cant ina, il suo a rmad io de l la bian- cher i a, le sue occupazioni, il l avoro de l la sua domes t i ca o dei suoi do- mest ici, a l lora la v i ta di venta sem- pl ice e fac i l e, non si f anno debiti, si mant i ene in ordine la mobi l ia, il corredo de l la mogl ie e del mar i to, si possono accog l i ere con g i o ia i fi- glioli!. .. — Credi ohe r i corderò sempre la espressione di quel povero cap i t ano! — E la bel la incosc i enza di quel la s i gnora! In quel disordine ed in quel sudi c iume, l eggere « I l Fuo c o» !, in- vece »di accendere il f uoco per la co- laz ione ed avere un s a c r o f uoco per adempi ere i suoi doveri domes t i c i! Ma credi che la cosa è più f requenta di quel lo che si c reda! A che ora pensi ohe si al z ino le r agaz ze adesso? — Mol to presto, quando par tono per g i te sportive. .. — Ed al le undi ci quando non par- tono... E le mamme hanno una col- pevole debolezza con loro, che si ri- solve in tut to loro danno! Anz i tut to, togl iono loro la gioia così femmini- le e così signor i le del la pass ione per l a casa, poi le rendono t a lmente pes- s ime padrone da f a r f ugg i re i mar i- ti, dopo pas sa ta la luna di miele! Rendono un pess imo servizio anche al l ' economia generale. L ' economia di un s ingolo si" r i f let te In quel la del la col lett ivi tà. .. e se sapessi quanto tem- po, roba e danaro s i aj>r »cano da •tal w » fera* — A l l o r a ?! — Al l ora, ne l la v i ta c'è t empo per tut to; per la f ami g l i a, per la casa, per lo sport, per il divert imento, per una bene intesa mondani tà. .. ma non va ma l s ac r i f i ca ta la f ami g l ia e la casa al di ver t imento ed al la monda- ni tà! Se una r aga z za non si sente di l avorare in casa, di di r i ger la con amore, con b r avu ra e con economia, r inunci senz ' a l t ro al le nozze, ma non rovini l ' es i stenza di chi le ha dato il suo amore, il suo nome, col l 'one- s ta intenz ione di una serena v i ta f a- mig l i are, a l l i etata da figl iol i . .. Sai che apesso penso che c i vuole un eroismo, da par te degli uomini, per prendere mog l i e? — Un eroi smo? — Se vuoi, di rò uno spi ccato api- ri to di sacr i f i c io. Es s i sono abi tuat i, in c a sa loro o nel la loro pensione, a t rovare tut to in ordine, il c l -o pron- to, i bot toni a t t acca t i, i col letti sti- rati... Dopo aver sposato, t rovano una mogl ie neghi t tosa, Inetta, vani tosa, capace solo di dipingers i, dei pasti pessimi, un disordine f antas t i co, un cont inuo mu t amen to di servitù. .. — P e r for tuna, lo a v rò te per mae- stra!. .. Ma t i l de sorr ide soddisfat ta. .. —• Volent ieri ! . .. E L E NA MOROZ ZO D E L LA ROC CA Ancora del bucato RISPOSTE ALLE LETTRICI A tut te le ami che che hanno pro- va to con esi to soddi s f acente il buca- to chimi co che ho loro indi cato devo dir graz ie per le bel le l et tere che mi hanno scri tto. Ma c'è qua l cuna che mi ha f a t to del le domande al le quali r i spondo nel le pag ine del giorna le perchè pos- sono essere ut i li anche ad a l t re let- trici. Un'arnica di Salerno, e due let tr i ci una di Tr ani e una di F i r enze mi chiedono perchè cer te mac ch ie (vino, f r u t ta ed a l t re) non scompa iono col bucato. Sono macchi e, quel le, che han sempre f a t to di sperare le mas- saie di tut ti i tempi, e non c'è che ve r sa re dopo il bucato, qual che goc- cia di va r e c ch i na o c ande l i na, in un recipiente colmo d ' acqua tepida: in- t rodurvi gl i ogge t ti macch i a t i, lasc iar- li qua l che minuto e r i sc i acquare mol- to bene con a cqua pura, tepida. P e r l ava re le cal ze da uomo, non c'è che adoperare sapone bianco di o t t ima qual i tà e a c qua tepida. Gl i indumenti colorat i, di cotone (grembiuli di cuc i na ecc.) r ichiedono sapone nero: si f anno bol l ire in una pentola dei pezzet ti di sapone nero. Si ve r sa ques ta sapona ta (quando è intepidi ta) sugli indumenti da l avare. Quindi... olio di gomi t i! L a sapona ta dal la quale si è tol ta la b i ancher ia può essere usa ta per una pr ima l ava tura, senza agg i unge re al t ro sapone. V i sono mol te qua l i tà di sapone In polvere, e v e ne sono di ot t ime Na- zional i. Ma io persona lmente prefe- r isco f a re la sapona ta con sapone puro comune t ag l i a to mi nut amente e bol l ito nel l ' acqua. L e l ava t r i ci e l et t r i che in commer- cio sono raccomandab i li per chi ha mol ta b i ancher ia da lavare. Non pos- so cons igl iarne nessuno perchè qi jesto sarebbe ent rare nel campo delle Pub- bl ici tà. Non, posso dirle i chilogrammi di b i ancher ia che si possono l ava re nel- la quant i tà ch ' e l la indica. Io procedo « a occhio », non l 'ho ma i pesata. C'è poi una let t r i ce che mi doman- da un... t r a t t amen to simi le a quel lo del buca to per i piat ti e le posater ie. E c co come deve procedere per f a r le cose sempl i cemente e bene: Sapone nero bol l i to nel l ' acqua. Sc i acquare mol to, pr ima con a cqua calda, poi con a cqua f redda. Asc iu- g a re mol to bene i pi at t i; e l ' argen- t er ia dopo asc i uga t a, si strof ini con una pel le di camosc io. Quanto al le mani. .. Dopo l ava ti i piat ti le l avi con sapone-pas ta di mandor l e, quindi le unga con olio e l imone sbat tuti insieme. Me t ta i guan- t i per una mezz ' ora. L a v i le mani e v i spalmi sopra una c r ema qual s iasi per la pelle, inc ipr iandole poi con del talco. Le mani vanno sempre curate, è spec i a lmente quando. .. si adoperano da br ave massai e. E ora credo d ' aver accont ent a to tut t e! R I NA S I MONE T TA PORCELLANE E T E R R A G L I E R I C H A R D - G I N O R 1 LE M I G L I O R I PER QUALITA' E PREZZO i 12 ( f à

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