LA CUCINA ITALIANA 1936

22 IiACUCINA ITALIANA 1° Maggio 1936-XIV M o d a d i p r í z n a v e r a Tutti devono essere grati alla •moda: gli uomini perchè essa, per quattro volte all'anno li illude di avere cambiato moglie, le donne perchè soddisfa la loro volubilità Il tailleur moderno marcia col tempo: non ama impedimenti e la- scia piena libertà e grazia ai mo- vimenti, l'ampiezza è spesso por- tata sul dietro, giacche stile diret- torio, tuniche orientali, giacchette corte con banchine, non abbiamo che da scegliere ciò che meglio sì adatta alla nostra figura. Audaci maniche, dette a racchetta, si at- taccano con filze, cugni e punte. La lìnea vaga che danno i tre \ quarti (più corti dell'anno scor- ! so) si completa di una 'sottana di effetto sicuro. Una tunica orien- tale è un'idea ottima per ringiova- nire qualsiasi vestito scuro d'in- verno. E se vogliamo ancora dare qual- che sguardo ai vestiti da sera,'for- tunatamente qui la moda non è per nulla rivoluzionaria. Sempre fa- sciati sui fianchi, sfoggiano la lo- ro ampiezza verso terra. Grandi sciarpe in stoffe diafane a colori contrastanti danno a qualsiasi ve- stito da sera una raffinata tonalità e personalità. Per chi vuol fare d*l- le cose nuove per sera, si tenga agli stampati con motivi enormi, merletti e pizzi sono sempre ben visti, taffetà scozzese preso in i- sbiego è malto carino, organdis con applicazioni di taffetas è una no- vità che piacerà molto, perchè di poca spesa e di grande effetto. An- che per sera il pieghettato è in vo- li Vestito da seira di taffettà® scoz- | zese preso in sbiego - Gilet In | tinta analoga. e il loro capriccio e permette con-1 tinimmente una diversa messa in scena della propria persona. Nessuna donna intelligente si Astenga dunque dal seguire la mo- da. Però seguirla ciecamente è al- trettanto ridicolo e pericoloso. Un uomo che ha trovato in una bella, ed elegante bruna il suo ideale di sposa, rimarrebbe amaramente sor- preso di vederla un giorno tornare dal parrucchiere come una carota gialla... Non è tanto quello che si « porta » l'essenziale, ma come si porta. Saper adattare la nuova mo- da alla propria, persona, al proprio temperamento ed alile proprie di- sponibilità è il gran segreto della donna elegante. Passando in rivista le novità 1936 troviamo il glorioso rinasci- mento del tailleur. Varietà dei tes- suti, taglio complicato, accessori raffinati e frivoli, maniche capric- ciose alterano la formula severa del tailleur classico, ne spezzano la monotonia e l'uniformità, e per- mettono il suo uso a tutte le ore e per tutte le circostanze. Vedia- mo sfilare davanti ai nostri occhi tailleurs dai tessuti più svariati: tailleur di lana, lamina, seta, lino, tricot, merletti e broccati. 2) Stampato per giorno, volanti in pieghettato. dritta e stretta; mentre sottane larghe si vedono ccm giacchette a vita, bolerini o tailleur con ba- schette. E' naturale che il tailleur più che mai mette in rilievo l'impor- tanza della blusa, se la mattina ci piace indossare una camicetta tipo sport, il dopopranzo ci sorprende con bluse di taffetà, merletti, cre- spo di Cina, linon, organza, pie- ghettati o drappeggiati. Ma il più ricco e disinvolto tail- leur non potrà mcn annebbiare la seducente freschezza di un vestiti- no di seta, la cui caratteristica quest'anno è il pieghettato. Stam- pati con disegni ispirati dal giardi- no zoologico sono l'ultimo grido per vestiti di dopopranzo. Ancte tessuti a colori contrastantì sono dolino. ga con stravaganti mantiglie, cap- potte, maniche pieghettate a « sole ». Il profumo nell'eleganza femmi- nile è come U punto sutt'« ì ». Mol- to in voga è la violetta di Parma perchè italianissima. Asteniamoci da prodotti di marca straniera: l'Italia, giardino d'Europa, può ga- reggiare con qualsiasi prodotto e- stero. Più che. mai restiamo, sotto

RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=