LA CUCINA ITALIANA 1936
-1?.. LA CUCINA ITALIANA 1. Giugno 1936-XIV riesca morbida ed umida. Intanto avre. te tenuto ih bagno per una mezz'ori nell'acqua fredda tre o quattro foglietti di zelatina (colla di pesce) della miglio- re marca. Strizzate bene questa gelati, ila, unitela con la salsa, e mescolando di continuo, aggiungete tre o quattro cucchiaiate di panna di latte. Qualche altro minuto di bollire. Ritirate dal nu- ca lasciate freddare, non trascurando di dimenare, via, via, col mestolo, pe evitare che la salsa pi rapprenda pila superficie. SALSA BIANCA PER VERDURE Mettete al fuoco in una cazzarolin'i un bicchiere d'aceto con qualche gra- no di pepe, e fatelo ballire fino a clic non sia ridotto ^ un terzo del suo volu- me- Passatelo allora da un velo ed uni- telo con una besciamella piuttosto co- lante, fatta con trenta grammi <li bur- ro. trenta di farina e un bicchier e di latte. Dimenate col mestolo, tenendo la ca;- zaroliha vicino al fuoco, (la salsa noi deve bollire) e aggiungendo via, via, qualche pezzettino di burro; circa ven- ticinque grammi. Ed anche questa salsa si completa con due cucchiaiate di panna, montata, senza zucchero. Quest'aggiunta della panna lascerà per- plessa più d'una lettrice; che dirà: — E se non c'è panna? Se ne farà a meno, come si fa a me- no di tante altre cose utili. Ma è un fatto che la panna, aggiunta ad una salsa, non soltanto riesce di condimen- to, ma dà alla composizione una deli- catezza ed un aroma che ne accrescono il pregio. Abbonata Mantovanina. — Gran daffa- re, dunque, per quel tal giorno ! L'abi- lità della massàia sarà in giuoco ! Au- guri dì riuscita. Niente antipasti, dun- que' ? Nel caso si riferisca a quanto ho scritto in questo stesso A-B-C per l'ab- bonato 5090 e per chiunque voglia prò. fittarne. Io sarei per una minestra chia- ra: un brodo ristretto (consumato) con una guarnizione delicata, ossia pallot- toline di pasta reale o dadini di reale o filettini di petto di pollo. Per dare un poco di consistenza al consumato, mischiarvi due o tre cucchiaiate di ta pioca sciolta in due ramaiolate di con. stimato caldo e passata per staccio fi- nissimo. I convitati debbono trovare la minestra già versata nelle scodelle. Nien- te zuppiera in tavola. Perchè alla mine etra non potrebbe tener dietro un ma- gnifico e finissimo pesce con maionese? Ad esso dovrebbe seguire una superba lombata d? vitella di latte arrosto con l'inevitabile insalata. 11 pesc e non le va? Allora un bel pezzo di noce di vi- tella di latte — cento grammi a perso- na -J- steccata con filetti di prosciutto e qualche pezzettino di tartufo siero, cotta con burro, cipolla fresca rosolata, e prosciutto magro, aromalizzata di mar- sala. La salsa, colata, sgrassata, allungata con un po' di brodo e legata con unt> cucchiaiata, sé basta, rli fecola di pa tate, dovrebbe essere abbondante. Manipolazione semplice, ma gustosa Come contorno extra-elegante, tartelette ossia piccoli involucri- di pasta sfoglia- ta o brisce di forma rettangolare f lei ordinerà al pasticceri e POI riempirà con un umidino di rigaglie , di Pollo spezzettate e profumate dì marsala tartufo nero, .-magari conservato. Due Persona Diversamente crochettinì 1 ' passato di batate, minuscole, ben -no- cellate, ' 1 f" 1 "' 11 a t,e o impanate dorate " fritte. -Caldissime. Dopo la vitella, "?1 classico e sempre di attualità, arrosto di gàUett-ini di primo canto con insala- ta. Chiude la -serie, breve come vuol« la moda, delle portate un ortaggio di primizia. Quale, dì giugno ? Magari fun- ghi . cotti in qualche maniera delicata o pisellini finissimi ecc. ecc. Il formaggio è ammesso anche per un pranzo; ma portarlo in tavola sen- za cresta. Si farà una cresta artificiale con bur- ro e grissini bricciolati. Come un dolce, le andrebbe un Moka, Troverà la ricetta minuziosa nell'A-B-C di Marzo. Dilungarmi ancora mi è im- possibile. U11 cappone farcito è semplicemente un cappone ripieno di farcià: ossia di un pesto finissimo di carne di vitella 0 di pollame. Si prepara così. La carne, tagliata a dadini, «si pese« nel mortaio mischiandovi la patata, .os- sia un'elastica pappina fatta di mollica cotta nel brodo. Il pesto si passa per staccio rete metallica rada, si condisce con burro, rossi d'uovo, noce moscata, pepe bianco e, volendo, marsala. Con la farcia di pollo si possono fare le cheuelle, elegante e sopraffina guarni- zione del consumato: vedrà minuscole pallottoline messe al fuoco nell'acqua che che per staccare il bollore e poi fatte bollire per qualche minuto. Una diecina a persona. Del bacchino parleremo nel prossimo A-B-C DOMESTICHE all'ordine del giorno LUI SA S IMONI da Fossato (Firenze) di anni 63. Ha prestato sei-vizio presso la f ami g l ia Mat tel, di Fi renze, per 48 anni Prof.ssa Conccttina Caramelli . Firen- ze. — La ricetta, fedelissima, della mu- starda di frutta fu pubblicata nell'A-B-C di. Marzo. La mancanza di spazio non mi conced e di riscriverla. Se non le fosse possibile rintracciarla, la farò pub- blicare di nuovo nell'A-B-C di Luglio - Nel quale mi farò un dovere di parlare dei canditi. Delle ghiaccie mi sono oc- cupata già molte volte. Non ha trovato nel fascicolo di Maggio la ricetta del sapone da bucato? Tengo a farle osservare che io mi sono limi- tata a dire che io mi occupo esclusiva- mente di cucina. FR I DA. S.i Fababric di erogaen - Locaom j i migliori orologi — ai migliori I pressi — a contanti c a rat« l ER S I L IA DI NARDO Pagan i ca - (Aqui la) Pe r f e t to esempio di onestà e di fedel- tà. 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