LA CUCINA ITALIANA 1936

14 LA CUCINA ITALIANA LA POS TA DI NINA Mammina povera. •esser povera, come nul la: anche nelle può arrangiare. Con s tof fa avanza ta può le pantofol ine per il cole un model l ino di — Cara amica, dice lei, non è strettezze ci si dei pezzetti di f are benissimo suo piccino. Ec- fac i le confezio- ne: le misure le r i leverà dai disegni, l ' a c c ia un' or latura di nastro e uni- sca le parti con un sopraggi t to. Quanto al le calze, quando sono rot- ta f ermi il pezzo su un cartoncino, adopri un filo uguale, anche e so- prat tut to come colore, al la cal za: uni sca mediante fili vert icali le ma- gl ie superiori al le inferiori. C'è chi sost iene che una buona accomodatu- r a di calze va l ga più della camo- mi l la, per calmare i nervi. El la avrà al lora unito l'utile... all 'utile. Per chè di di lettevole, veramente, ce n'è poco. Abbonata 9840 — Per una terraz- za come l a sua (e, in genere, per tutte le terrazze) il più bel l 'orna- mento sono i fiori. Bi sogna, soltanto, avere un po' di gusto nel la disposi- zione, e una cer ta prat i ca nell'im- pianto. Perchè ci sono delle piante [(le ortensie, ad esempio: così belle colle loro inf iorescenze rosa o tur- chine o violacee o rosse) che pre- fer i scono le esposizioni a mezz'om- bra: ce ne sono al tre, come le bu- ganvi l lee, per esempio, o ' rododen- dri — ent rambe decorat ive coi loro fiori vivac i ss imi di colore — che rec l amano l 'esposizione a pieno so- le. Ma se lei non vuol spendere neanche un soldo, si procuri qual- che piant i c ina d'edera, o qualche tralcio di geranio rampi cante. Con poche casset te di legno, o dei vasi di terra, un po' di fili di ferro per guidare i rami novel li nel la loro ascensione, potrà fogg i arsi un nido di verde e di sogno, anche sul la terrazza più mode s t a . , Pe r chè i fiori, e le piante, confer i scono graz ia anche al più umi le abbaino, e non abbisognano di ambienti lussuosi per dare la soav i tà del loro profu- mo e il sorriso del la loro bellezza. Ho vi sto in certe soffitte di povera gente delle casset te da petrolio, delle vecchie pentole di t e r ra cotta, ormai inservibi l i, contenere con po- ca t er ra le radici di piante di ge- ranio e di garof ano, che nobi l ita- vano tut to quel quadro di mi ser ia e di squal lore. L i è, for tunata- mente per lei, in mol to migl iori condizioni. Poche lire d' impianto del suo giardinet to pensi le non la rovineranno di s i curo E sarà la del izia dei suoi occhi, al mattino. .. Donna T. — No: non la cami- cet ta, per un personale che non sia al to e slanciato. Io prefer i rei un a- bito intiero, che la svel t irebbe: scuro, possibi lmente bleu: le scarpe, i guant i, la borsa dovrebbero es- sere intonati al lo stesso colore. Paola l.a — L a c rema di banane (ma Lei, come al tre ami che lettri- ci, mi f a invadere il campo della nostro Frida, e un giorno o l 'al tro mi f a rà richiamare al l 'ordine dal la Di ret t r i ce pei'... pascolo abusivo in terri torio al trui) la crema di bana- ne si f a, preparando prima... una c rema comune, di latte e uova, zuc- chero e vanigl ia. Vi si mescolano f et t ine di banane che siano state f r i t te nel burro, e condite, poi, con un l iquore aromat ico. L' Ital ia, oggi non ha bisogno dei kirsch, dei gin e dei cherry-brandy di origine eso- t ica. Per 24 ore sì tiene la crema in ghiacc iaia. Si serve, poi, gelata. S ! può anche preparare una purée di banane, schiacc iandole in un mortaio o in un recipiente qualsiasi. S: aggiungono delle fet t ine di pere delle ci l iege disossate, o delle fra- saporose, se è la stagione. Se no gole piccole. E si ama l gama il tut- to con la crema di latte, e si di- spone in coppe. Al momento di ser- vire, sì asperge la. superf icie della crema di zucchero cristal l izzato. Vol endo r inunciare al la crema, che ha il vant agg ia di lasc iar il BKV.Ìf sapore delle pere, delle f ragol e, delle banane, in pr imo piano, si può ado- perare del mar sa la o un al tro vino bianco for te o profumato. G-iovanna - Lavagna — L ' ideale per i tappeti è l 'aspira-polvere elet- trico. Tut t av ia si possono ripul ire anche in diversi modi. Se i tappeti non possono esser rimossi ci si può cospargerò sopra del sale comune, strof inandolo con uno spazzolone. Ev i t i in ogni modo l 'uso delle erbe. C'è chi ripul isce i tappeti passando- vi sopra con forza delle manc i ate di erba f resca. Ma l 'erba, se lì per lì sembra ravv i vi il colore, in real tà macchia le tinte più del icate, e ¡scurisce le al tre. Per conservare i tappeti, li cosparga della vecchia ma sempre uti le naf tal ina. Ci met- ta sopra dei giornali vecchi, arrotoli il tutto, leghi e riponga. Modernissrima. — Se ì suoi mobili dì cuc ina hanno i piani rivest i ti di tela cerata, o di linoleum, il miglio- re dei metodi per ripul ire è ancora un cencio bagnato e molto... «sugo d: gomi to » — vale a dire pazienza e f a t i ca di braccio. Non c'è macchia di grasso o di polvere che res i sta ai sugo di gomito. Quando vuol f a re una pul izia radicale, adoperi l 'acqua ragia. Ma in tal caso spenga pr ima il fuoco, e si guardi bene dal riac- cenderlo finché non sia ben evapo- rata l 'acqua ragia. Perugina — Per ripul ire ì quadri a olio, di luisca un cucchiaino di am- moniaca in 4 litri di acqua. Con un panno di flanella lavi del i catamente i quadri, da cu: per al tro av rà g ià tolto la polvere. A (825J SS688 — El la mi pone un problema a cui rispondere secondo coscienza mi sembra estremamente del icato. Se Lei par la ai medici di quel metodo, li vede sorridere. La scienza ufficiale, si sa, non crede che al le pozioni e alle cart ine. Se Lei par la invece a qualcuno che l 'ha sperimentato, se ne sente dire mi ra- bilia. « Io sono guar i ta subito » — m'i diceva tut ta orgogl iosa una no- stra lettrice a cui, appunto nel suo interesse, rivolgevo la domanda. Sugges t ione? Miracolo vero e rea- le? Chi può di r lo?! Io proverei. Tan- to più che non rischia nulla. Ma mi sembra assurdo che per una cura così sbr igat i va occorra tanto dena- ro. Le hanno veramente chiesto una somma così f or t e? Cecilia Garello - Senova — Lasci

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