LA CUCINA ITALIANA 1936
1 Giugno 1936-XIV LA CUCINA ITALIANA 15 pr ima di tut to che La r ingrazi per le sue espressioni mol to lusinghiere e cortesi. Ve ramente noi vogl iamo essere quel lo che lei dice: le migl io- ri ami che delle operose donne d'Ita- lia. Per parte mia, s'el la t rova che la mia povera rubr i ca non sf iguri vicino a quel le così preziose che f anno del la Cucina un giornale uni- co nel suo genere, sono part icolar- mente l ieta del suo giudizio. E l l a mi domanda var ie cose: cer- cherò di procedere per ordine. 1. Arazzo di cuc ina del l 'abbonata Virgi l i i. E' possibile averne un di- segno* — domanda. Vor rei poter r i s p o n d e re dj sì, ma in rea l tà non ne so niente. L a sua let tera cortese avrebbe dovuto aver r i sposta nel numero scorso: invece era rima- sta sepolta sotto un mucchio di let- tere nuove. Ho scr ì t to al la abbonata chiedendole il consenso: Le f a ro sa- pere qualcosa. 2. Ec co una fotogra f ia di armadiet- to da libri. Una cosa che, oggi, qua- lunque f a l egname può eseguire con piccola spesa: che lei può laccare Lucia - Roma. —• Ne h 0 par l ato al la Diret trice. E ' lei sola, l ' arbi t ra di accet tare nuove collaiborazioni. Le telefoni o le scriva. Sarà fel icissi- ma certo. Abbonata lontana. — Le piattaie, se sono f a t te con un po' di garbo, non s tonano neanche nel le più mo- derne e più maiol icate cuc ine 900. Sce lga un t ipo chiaro, intonato al colore delle piastrel le e del l 'armadio, sempl ice ed economico. Abbonata campagnola. — Fe l i ce Le i ! Già dal tempo di Vi rgi l io (o ricordi del nostro ginnas io superio- re!) colui che poteva vivere lonta- no da l l ' atmos fera ar rovent a ta delle ci t tà tentacolar i, era qual i f icato bea- to! E al lora gli autobus non sventa- g l i avano puzzo di na f t a, (già non c ' erano neanche !) i cicl isti non ar- rotavano prodi tor iamente le persone, le automobi li (se le immag ina, le automobi li del tempo di Vi rg i l io e di Oraz i o?) andavano, col nome di bighe e di quadrighe, al t rot to ru- moroso dei loro caval l i! Oggi poter v i vere una v i ta operosa in campa- gna, f r a il verde dei campi, le cure del 'pol laio e del la conigl iera, e del- l 'orto domestico, è una f or t una im- pagabi le. Non Le mancherà modo di interrompere l a monotonia del le lun- ghe serate, invi tando qualche castel- lana dei dintorni. Le manderò delle fotograf ie di ar- redamenti per cene s u terrazze cam- pestri, o in giardino: con le lanter- ne di car ta (a Fi renze si ch i amano rificolone ) e tovag l ia intonata all'am- biente. Abbonata 900. — Gli specchi e i cristal li delle finestre debbono essere costantemente pul iti: e non sol tanto per l ' igiene del la vista, ma... per pu- lizia. Adapri ca r ta di giornali vec- chi, ne f a una pal lottola, la bagna con acqua... Per impedire che le mo- sche si posino sugli specchi o sui cristal l i, li spalmi con ace to o con un decotto di cipol la. Le macch ie 31 verni ce sui ve t ri si tolgono con la treemnt inaS e poi con un tampone duro. Tanto malinconica. —• Tan to ma- l inconica è una c a ra intel l igente fan- ciul la sici l iana, che s tudia con ap- pass ionata volontà il pianoforte. Es- sa dovrebbe ent rare in conservato- rio, per per fez ionarsi e diplomarsi:; ma le mancano le 6000 l ire necessa- r ie al mantenimento suo, e degli stu- di, per 2 anni. E si duole, e piange, e chiede a l la Cucina il miracolo:: quel lo di t rovare una s i gnora gene- rosa ohe la salvi dal l 'oscuri tà e dal- la miseria, permet tendole di conti- nuare quegli studi che ama, ma per i quali occorrono denari che i suoi geni tori, poverett i, non possono più darle. Che d i re? I l d r amma di que- s ta giovinet ta è il dr amma di tante creature, appar tenenti a f ami g l ie del- l a piccola borghes ia, che perseguono un ideale raggiungibi le sol tanto me- diante sacr i f ici economici impossibi- li a compiersi. Mi pare di f f i c i le tro- va re una s i gnora che possa compie- re at ti di mecenat i smo così... sensi- bili. T r a le persone che ho potuto avvicinare, ad ogni modo, e a cui ho par l ato del la cosa con la s impat ia che la v i r tù e le speranze nobilis- s ime del la nos t ra abbonata mer i ta- vano, non ho t rova to nessuno. Sare- mo più for tunate con questa pubbli- caz ione? E perchè, se no, Tanto ma- linconica non si cerca, a Roma, a Bologna, a Fi renze, a Mi lano, un im- piego che le perme t ta di mant enersi onestamente, e non studia nel le ore di l ibertà, presentandosi come ester- na ag l i esami nelle sedi di Conserva-' tori mus i ca l i? Sono piccoli eroismi che mol te fanc iul le compiono: e che at t i rano il nostro rispetto e la no- st ra simpat ia. N I NA con vernice intonata al colore delle tappezzerie o dei mobili del la sua cameret ta. 3. Numeri di marzo del la Cuc ina I ta l iana non ce ne sono più. E ce ne occorrerebbero, in amministrazio- ne, moltissimi, per f ar f ronte alle richieste innumerevol i. Almeno 200!! C'è nessuna abbonata, di quelle .che non tengano la collezione, che vuol favor i rci il numero di Mar zo? L Am- ministrazione sarebbe disposta a ri- comprarlo, o a mandare, in cambio, una scatola di cipria, un lapis, qual- cosa... Coraggio, ami che abbonate! f i l e t t i ex t ra di DENTICE FLORIO PRODUZIONE S P E C I A L E D E L L A Soc. An. TONNARE FLORIO "A t/Orsba qúmmú&o "la Hùstia 1/ftaua» NEGOZIO DI CENERI U lMEHUai
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