LA CUCINA ITALIANA 1936

1° Agosto 1936-XIV LA CUCINA ITALIANA 1 7 Prime parole Ieri, giorno di •visite, andai da una ca- ra sposina, che da tempo mi attendeva. Sulla soglia del salotto, mi arrestai ad ammirare imo spettacolo. Le due Nonne, il Papà, la vecchia balia, una giovane zia Mamma fecevano cerchio attorno al pupo di sette mesi,. lanciando grida esclama- tive e gioisi battimani, perchè il piccolo prodigio aveva ripetuto due volte gniam- gniam dietro al gattino di casa. Mi asso- ciai anch'io alla soddisfazione generale ben conoscendo le debolezze di tutte noi Mammine e ricordando che ai primi bal- bettii della mia Lea mi parve di ' toccare il cielo col dito. Che meravigliai Che bimba prodigiosa! Faceva pa-pa ed io superba e fiera, interpretavo .e traduce- vo a mio marito. Vuol dire «dammi la palla», e se mi. rifiutava la palla... «non vedi, caro, che ti saluta e ti chiama f l'- Inutile confessare invece che la piccola borbottava per conto suor molto filosofi- camente, non alludeva a, nulla, e non manifestava così decisi desideri. Le stes- se scene d'entusiasmo sono accadute P ef i primissimi sitoni inarticolati di Gabriel- la, ed accadranno per tutti i pupi che verranno a rallegrare il mio nido. E' commovente infatti e si resta attoniti dinnanzi ai primi suoni meravigliosi dei cari esseri, perchè si intuisce che sono i più elementari sforzi delle nostre creatu- re verso il linguaggio. Molte Mamme si deliziano nel sentire questo tentativo di linguaggio infantile, e non si rendono conto che bisogna ve- ire in aiuto di questi volenterosi scola- retti e cercare di non sostituire immagi- ni artificiose, ai concetti chiarì che i pic- coli hanno impressi, nel cervello. Non so perchè le Mamme, in genere invece di compassionare il monelluccio, perchè si è fatto «male» al ginocchio si sentono_ il dovere di dire che il ginocchio fa «bubù», di insegnare a chiamare il cane. «baubau» ed il treno «tutù». Credono di fare del bene al bimbo, ed invece non fanno che confonderlo. Il bimbo imparerà il nuo- vo vocabolo difficilmente, come ogni no- vità: difficilmente lo disimparerà, per sostituirlo con quello esalto. Sono lavori inutili e pesanti che facevano fare al pìccolo cervello ancora in formazione. Mentre, insegnando le parole limpide e schiette sin ' dalla più tenera infanzia i bimbo imparerà subito e con estrema facilità a parlare corretto e speditamente. Il pupo non avendo ancora la padronan- vo di questi ultimi, sostituirà spontanea- contro i dentini, od essendo ancora pri- za assoluta dei movimenti della lingua mente la e alla r, il ' f al q, riuscirà ad inventare delle parole per i suoi bisogni, ad adattare la povertà, del suo linguag- gio ai numerosi oggetti _ che • lo circonda- no, ripeterà, le parole .monche, ma non la parola. Egli impara a parlare,, perchè sbaglierà, quella èlle è l'essenza base, dei- suoni che ripetiamo Più' sovente, gli ri- sente il linguaggio di noi adulti ed '. morranno più impressi: non "gli" capite)?, certo di sentire nel nostro vocabolario baubau. o tutu che sono parole forgiale dalla buona volontà materna per'lui è evidente quindi ' che farà più' "fatica ad impararle ed a •tenerle a memoria. In- segniamo Perciò--.a parlar bene ai nostri figli. Se il meccanismo della parola, si manifesta impcrfcHot se i la pronuncia, non è buona, l'accènto lascia a desiderare, interveniamo " Prontamente. Ottenere che le nostre creaturine parlino 'in • modo proprio, con facilità, con purezza d'accen- to, mi pare un grande succèsso. Penso che le madri, dei , grandi v oratori hanno avuto il non Piccolo merito, di avere sa- puto aiutare la Natura. -—- — — —• NER INA. Come gil assiciurat de!!'Istitut o Nazioenal dell Assicuirazion partecipoan agi l utiil d'eseorcizi E' ormai noto che gli assicurati dell'Istituto Nazionale delle As- sicurazioni sono stati chiamati, dal 1930, a partecipare agli utili d'e- sercizio dell'Azienda ed è anche di pubblica ragione che, in conse- guenza di tale provvedimento, i capitali assicurati (escluse le vecchie assicurazioni miste-prestito, le temporanee quinquennali, le rendite immediate e i contratti ridotti) in vigore fin dal 1930, hanno finora goduto dei seguenti aumenti: nel 1930 del 3 per mille, nel 1931 del 3y 2 per mille, nel 1932 del 4 per.mille, nel 1933 del 4y 2 per mille, nel 1934 del 5 per mille, nel 1935 del 5 per mille. Complessivamente, nei sei esercizi suddetti, furono accantonati a favore degli Assicurati, in funzione di partecipazione agli utili, circa - 115 milioni di lire Da quanto sopra esposto risulta che fino al decorso esercizio 1935 le quote di partecipazione agli utili assegnate agli assicurati sono andate in aumento dei capitali fissati nelle rispettive polizze. Ora il Consiglio di Amministrazione per corrispondere ai voti pervenuti da molte parti, ha deliberato che per i nuovi contratti di assicurazione in forma ordinaria e a premio annuo che saranno emessi d'ora in avanti, la partecipazione agli utili sarà riconosciuta agli assicurati con effetto immediato, e sarà calco- lata sotto forma di percentuale del premio. Nella ipotesi, più che pro- babile che la partecipazione agli utili per i vecchi assicurati rimanga confermata per il 1936 nel 5 per mille del capitale assicurato, tale partecipazione corrisponderà, per i nuovi contratti, al 6% del premio annuo, e verrà erogata a favore degli interessati, a cominciare dalia data di approvazione del Bilancio 1936, colle modalità che saranno indicate a tempo opportuno. Questo provvedimento, che renderà tangibile anno per anno il beneficio della partecipazione agli utili, è una nuova prova della sol- lecitudine con cui il grande Ente di Stato assiste i suoi assicurati e fa- cilità loro la pratica del risparmio assicurativo. L ' AGENTE P RODUT TORE DELL ' I S T I TUTO NAZIONALE D E L LE ASS ICURAZIONI CHE VI VI S I TA, E ' UN ME S SAGGERO DI CIVI LTÀ' R I C E V E T E LO CON S IMPAT IA ED ASCOLTATELO CON ATTENZ IONE. PROVIDENTIA A»sioiirazk»ni — Riassicurazioni — Capitalizzazioni Sette e Direzione Generate: Rema - Via Nazionale, 89 SOCIETÀ' COLLEGATA CON L'ISTITUTO NAZIONALE DELLE ASSICURAZIONI CAPITALIZZAZIONE A INTERESSE GARANTITO LE AGENZIE GENERALI DELL'ISTITUTO NAZIONALE DEL- LE ASSICURAZIONI rappresentano la PRAEVIDENTIA nelle sin- gole zone.

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