LA CUCINA ITALIANA 1936

Abbonamento annuo . . . . . L. 5,30 9 » Estero . - » io — INSERZIONI: L 4 AI, MILLIMETRO RIVOLGERSI AMMINISTRAZIONE GIORNALE D' ITALIA F O N D A T R I C E : D B L I A N O T A R I per VENE VARICOSE, Flebiti, eoe. Vendita diretta su qualsiasi misura « modello con garanzia di adattabilità perfetta r di durata ^uovo tipo, senza cucitura riparabili lavabili n-iorbide, porose, veramente curative, perfette ¡SION DANNO NESSUNA NOIA G R A T I S R I S E R V A T O C A T A L O G O - P R E Z 7 I N 2 O P U S C O L O S U L L E V ' AR I CI INUtC .A-- ZlOfsil P E R P R E N D E R E D A S E L E M I S U R E Fabbrica C. F. Rossi • S. MARGHERr ìA Ligure dai buongus ta i, dai più l eggeri ai più inebbriant i. In cer ti pasti se ne per- cor r eva la s ca la intera e, diversamen- te di quanto si usa oggi, i bi cchieri i ng r and i vano in rag i one del la qual i tà del v i no che vi ven i va versato. Le donne più bel le a l l i e t avano quel le riu- nioni vo lut tuose con danze, mént re g i ochi e di ver t imenti d'ogni sor ta prò k . 9 - Anno V i l i - 1. Settembre 1936-XIV ROMA — Palazzo Sciarra — ROMA TELEFONI: N. 62041, 62042, 62043, 62044 ESCE IL D'OGNI MESE 18 NOVEMBRE V Giorneal dell fameigli e dell donen italiean : pre la resistaenz e al vittaori ! i r I J v o r c • •tr -iiifiiìiCO O g n i n u m e r o C e n t . 5 0 : L a c i v i l tà ha segui to le o r m e di Ba c co nel la sua ma r c ia t r i onf a le sul- le col l ine di At ene, di Roma, di F i renze e di Fr anc i a. In questo corteg- g io la t avo la procede di pari passo con la c i v i l tà medes ima. Si può af fer- ma re che la t avo la è il t e rmome t ro del la c i v i l t à: — Dimmi quel che man- gi e come lo mangi e ti di rò chi sei! Se si dovesse f a r e la Storia del la gas t ronomia del t empo in cui, per un pi at to di lent icchie, quel goloso di .Esaù vendè la pr imogen i tura av r em- mo Den poco da dire perchè durante l unghi secoli l ' arte del mang i a re f u sconosc iuta e si mang i a r ono solo cibi grossolani e mal preparat i. F u la Gr e c ia a di f fondere le pr ime raffina- tezze gas t ronomi che. E da l la Grec ia venne la moda di mang i a re cor icat i, cne non è piti con f o rme al gus ti ed agl i usi moderni. E s sa present ava mol te incomodi tà. Cor i cati da un la- to, si era pr i vati del l 'uso di una ma- no, di modo che e ra necessar io a v e re ac can to uno s ch i avo incar i ca to di por- gere le cibar ie. An c he t Romani mang i avano cori- cati. Nel banche t to of f er to da Cesare in Roma, dopo i qua t t ro trionf i, fu- rono disposte vent i duemi la t avo le con tre let ti c i ascuna. Ca l co l ando sol tan lo quat t ro commensa li per ogni let to si ha un tota le di duecentosessanta- qua t t romi la convi tat i. Noi pr e f e r i amo sederci a tavo l a. « I v ini di Grec i a, ha scr i t to Bri l- lai Sava r in nel la sua Physiologie du gont, ven i vano esaminati e c lass i f i cati l ungavano i piaceri del la serata. Si resp i rava la vo l ut tà da tut ti i por i ; e più di un Ar i s t ippo, g iunto sot to le bandi ere di Pl a tone, passò sot to quel- la di Ep i cu r eo ». Se dobbi amo credere ad a l t r i 1 Gr e. ci non f u r ono t roppo raf f inati in ga- s t ronomia perchè predi lessero t roppo t dolciumi e non conobbero il fior d:

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