LA CUCINA ITALIANA 1936

1° Se t t embre 1936-XTV LA CUCINA ITALIANA 21 «cotto al dente». Potete metterlo al for- no per qualche minuto, in una teglia, aggiungendovi un po' di burro e muo- vendo, perchè non si incolli; oppure servielo come contorno al filetto ai fer- ri, al ragù di carne, ai pesci, al pollo jd alla carne fatta in umido con abbondan- te salsa. RISOTTO AL CAVOLFIORE Per allestire il piatto, comperi un bel cavolfiore bianco e sodo. Butti tutte le foglie e il grosso orsolo, lo lavi e ne tagli a grossi pezzi i mazzetti di fiori, e a pezzi piccoli i relativi gambi car- nosi. Ponga a fuoco due pignatte. Metta nell'una (perchè vi bolla) brodo oppure acqua, alla quale abbia aggiunto (qua- lora sei siano i commensali) un cuc- chiaio di burro ed un cucchiaino del- l'uno o dell'altro dei tanti estratti (op- pure cinque degli uni o degli altri dei anti dadi) che per far alla svelta e al- l'teconomia brodi sono in commercio! Metta nell'altra un etto di burro e mez- za cipolla afiettaa fina; appena la ci- polla imbruna, aggiunga il cavolo prepa- rao, dopo dieci minuti anche un cuc- chiaino di salsa di pomidoro scioltta in mezza chicchera d'acqua; e lasci, per altri dieci minuti cucinare il tutto a fuo- co basso. Versi sull'apposita tafferia (o su di un piato) nove etti di riso possi- bilmente di qualità i natone, lo momji con cura e stia bene all'erta affinchè niuno, mentre mangia il risotto, possa avere la brutta sorpresa di sentirsi un sassolino sotto ai denti. Tosto che nel- l'una penole bollirà il brodo vero o po- quasi cotto, versi in questa il riso mon- sticcio e che nell'altra il cavolo sarà dato, aggiunga n ramaiolo di brodo e mescoli e rimescoli con l'indispensabile cucchiaio di legno. Appena il riso, cuci- nando, avrà bevuto tutto il brodo, ry ; giunga un altro ramaiolo, mescoli e con- tinui cosi, sempre aggiungendo di mano in mano un ramaiolo di brodo e sempre mescolando, fino a che il riso sarà quasi lotto. Unisca allora un pugno di parmi- giano grattugiato e ancora rimescoli il risotto ormai fatto, lo assaggi e qualora consati ch'esso è al giusto cotro „ sala- to... lo versi sul piatto, dia la definitiva.,. formaggiata e porti in tavola. PASTICCIO DI RISO E CAVOLI Liquefate lo strutto nel tegame, cospar- getene il fondo con la cipolla finemente tritata, poi uno strato di crauti (previa- mente bolliti per cinque minuti e sgoc- to di carne di maiale finemente tritata dolati) alto cm. i % circa, indi uno stra- e uno di riso. P i i nuovamente uno di crauti, uno ci» carne tritata e uno di riso ed infine uno di crauti, salando ed aro- matizzando con pepe. Mettete il tegame a fuoco dolce per rosolare bagnandone spesso il composto con acqua calda e scuotendolo perchè non si attacchi sul fondo. (Non si deve rimestare per non guastare gli strati). Alla fine della cot- tura, cioè dopo un'ora, vuotate il tegame capovolgendolo sul piatto di portata. BISTECCA E RISO Battete bistecche e mettetele in una padella nella quale avrete fato friggere, nell'olio e burro, una triturata di cipolla- Conditele con sale e p<*ie e spruzzatele con un po' di farina. Quando sono ro- solate, voltatele, aggiungetevi un po' di aceto o vino bianco o marsala, e quindi allungate con acqua fino a ricoprirle in teramente e lasciate cuocere lentamente Unitevi una tagliata di pomidori monda ti oppure'della salsa di pomidoro e quin- di una cucchiaiata di riso per ogni bi- stecca. Quando il riso è cotto, servite eoo la cani« e l'intinngolo. LA PIÙ GRANDE STRIA C E U TI CA ONDO CI ALI ZZATA PER UN SOLO O Risoolt aali milanees o paast asciu?tta Inviandioc L. 2 per rimboors spees e confezio,ne sai con cartolain vaglai the in francobo, lli ricevereet grasti il ficeiiaori " IL VE- RO R I S O TOT A LAL M I L A N E S E , , c N . 5 b u s t ien di / a l i e r oa n p u r i s soi m di A Q U IAL j i rna m a rac 3 c u o c .h i Tener preseent che ogin bustain serev pei condeir S o c . " A B. MA N C I NI - Vai Cappei llin [-Via peli i N. 4 - MI ILAON

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