LA CUCINA ITALIANA 1936
2 ti A CUCINA ITALIANA 1» Ot tobre 1936-XIV bistecca alla fiorentina (che tutti sanno che poema sia) anziché fi- letto di bove alla griglia; e com- prendere i maccheroni al pomodo- ro e la pizza nella « Cucina napo- letana » ; e non dimenticare nè i vini nè i pani, che hanno una loro funzione non semplicemente inte- grativa o decorativa. Ma queste sono quisquilie, ad eccezione dei vini, che vogliono solo dimostrare l'entusiasmo su- scitato in sedi, che da tanto chie- diamo che tali prove si perpetuino e diventino periodiche, l'iniziativa presa, e sopratutto dal successo ottenuto. Se la iniziativa bolognese con tutta la esperienza fatta si ripe- tesse a Roma e alle tre più grandi fiere di Milano, Padova e Bari; e se completata dai vini, divenisse una integrazione di quell'altra mi- rabile iniziativa che è la Mostra dei Vini Tipici d'Italia, ogni anno organizzata a Siena; e si chiamas- sero a dar mano e voce le Federa- zioni del Commercio Enologico e Alberghi e Turismo, i Sindacati dell'Ospitalità, gli Enti delle 5 Fiere citate, l'Unione It. Vini, il benemerito T. C. I., sotto l'egida della Direzione Generale del Turi- smo, e con l'appoggio del Dopola- voro e dei principali quotidiani, si farebbe opera utile, buona per un e omp l e s sq à i a t t i v i t à « d i indù-. strie nazionali, e per i singoli.... che se ne beatificassero. In una graziosa illustrazione delle Locande bolognesi del tempo che fu, un vivace poeta ha canta- to le « città a tavola » passando in rassegna specialità gastronomi- che e vini, dando questo abbrivio ai suoi versi: Italia, tanto bella e tanto grande , non vanta solo antichi monumenti, , città gloriose e uomini eminenti, ma anche vini e sapide vivande... E il metterle in valore, o sem- plicemente richiamarle sulla com- posta armonia di una distinta è compito squisitamente italiano, e praticamente utile. Angelo Manaresi, Podestà di Bo- logna ed amico illustre, cui si de- ve di aver voluto aggiungere « al fervore operoso del quartiere fieri- stico una iniziativa tipica, desti- nata a celebrare la non effimera gloria della cucina bolognese, per- chè nelle soste del quotidiano tra- vaglio, appaia agli uomini di buo- na volontà e di stomaco sano, il miraggio di una tavola sapiente- mente' imbandita, gioiosa di preli- bate vivande » ed al cui richiamo han risposto le città consorelle più celebrate per le loro tradizioni ga- stronomiche, completi l'opera e ar- rivi ad una soluzione completa ed a una organizzazione perfetta e duratura l'iniziativa petroniana. Non dimentichi (come non li han dimenticati nel programma) i vini, ed ottenga, con la sua sim- patica autorità, che sian presenti in schiere fitte e polverose; e sia certo che ci avrà tutti coadiutori, e consumatori, esperti ed entu- siasti, ciascuno in cuor suo con- tento che ad ogni giro, una di- versa cucina vinca il campionato. Così si potrà sempre ricomin- ciare da capo! APICI! NEPOS Cuc i na r omana Cuc i na fiorentina
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