LA CUCINA ITALIANA 1936

1* Ot tobre 1036-XIV KA CüCTWA ITALIANA W GRAZIA-BELLEZZA-SALUTE otterrete impiegando giornalmente p e r l'igiene intime N % W MWVoé mp^i is mW& Itef - eccel lente prodotto che decongest iona, ringiovanisce e t on i f i ca . gli organi a che uccide 1 germi microbici. DI odore gradevolissimo, i GRAT IS su sempl ice richiesta,» libro: "LA SALUTE DELLA DONNA j PORTA LA GIOIA DELLA CASA," Indirizzando al Laboratori amia | G Y R A L D O SE Rep. C - Via Tr lvul z lo N. 18 - M I L A NO ; ed il sugo dì emzzo limone. Amalgama- te bene ogni cosa ottenendo un compo- sto omogeneo. Adagiate su di un piatto le vostre sarde, spalmatele ed intridetele bene con la amirnafa sopra descritta, in- di lasciatele riposare per una buona mez- z'ora. Pochi minuti prima di servire pren- dete le sarde e, dopo averle intrise di ialina, passatele ad uovo sbattuto e a pane grattugiato. Friggetele in una pa- della con abbondante olio bollente e. quando le sarde avranno preso una bei- la tinta dorata, mandatele in tavola dopo averle sgocciolate sopra una carta assor- bente. Queste sarde riusciranno molto ap- petitose e piuttosto piccanti. Accompa- gnatele con una tenera insalata verde. ZUPPA DI TRIPPA Prendete mezzo chilo di trippa, lava- tela in diverse acque e scottatela nel- l'acqua bollente per toglierne la parte ne- rastra. Risciacquatela con acqua fresca e mettetela a cuocere in una pentola piena d'acqua assieme ad una carota, una ra- pa. una cipollin ed un gambo di sedano. Aggiungete nna cucchiaiata di farina bian- ca " stemperata nell'acqua e, dopo averne regolarmente salato, lasciate cuocere per tre ore e mezza a casseruola coperta. Trascorso questo tempo mettete al fuoco in una casseruola, con un grosso pezzo di burro, due cucchiaiate di olio ed una cipolletta trinciata finemente. Fate pren- dere colore, indi aggiungete la vostra trippa che avrete convenientemente sgoc- ciolato al colatoio. Mescolate e fate in- tridere di condimento, cospargete con u- na cucchiaiata di farina bianca e quan- do tutto sarà biondeggiante, bagnate con un litro di brodo di carne o, in mancan- za, con un litro d'acqua bollente nella quale avrete sciolto un cucchiaino di e- etratto di carne di buona marca._ Condi- te con molto pepe, lasciate cucinare casseruola coperta e a fuoco regolare pei un'ora circa, indi servite la vostra zup- pa cospargendola con abbondante parmi- giano grattugiato. FEGATO E POLMONE DI VITELLO Ai . PREZZEMOLO. Prendete un etto di polmone di vitello e immergetelo in acqua tiepida lascian- dovelo per un'ora circa. Dopo averlo le- vato tagliatelo a pezzettini e mettetelo a cuocere per io minuti circa in acqua bollente salata. Ponete al fuoco una pa- della con un bel pezzo di hurro e cin- que o sei cipolline tagliate a dischi ben sottili- Fate cucinare a fuoco regolare e, allorché avranno preso una bella tinta dorata, aggiungete i pezzetti di polmone ben sgocciolati. Mescolate „ tate rinve- nire per qualche istante, unite quindi tre etti di fegato tagliato a fettine sottili. Mescolate, salate e pepate. Quando il fe- gato sarà quasi cotto, spruzzate con mez- zo bicchierino di marsala e cospargete con una manciatona di piez-.emolo. Fate cucinare ancora qualche istante e servite ben caldo. RISOTTO COI FUNGHI Mettete al fuoco una casseruola con un grosso pezzo di burro, con j cuc- chiaiate di olio e con una cipoPn taglia- ta a fette sottili. Quando comnicerà a prendere colore unite una beli« mancia- tona di funghi secchi rinvenuti nell'ac- qua tieuida. Mescolate, fate intridire be- ne di condimento e, dopo qualche istan- te aggiungete 500 gr. di riso diligente- mente mondato. Rimestate co! cuc<w'alo di legno e quando il riso sarà ben tosta- to, bagnatelo con un mestolo di brodo caldo. Unite un cucchiaino di salsa di pomidoro sciolta nel brodo e continuare all'occorrenza di mestoli di brodo. Quan- do il riso sarà cotto al dente e a giusta la cottura del vostro risotto bagnandolo densità, assaggiatelo per regolare il sale Emulsionatevi un bel pezza di burro fre- sco, togliete dal fuoco e, dopo avere co- sparso con quattro cucchiaiate di parmi- giano grattugiato, coprite la casseruola e lasciate riposare il risotto per qualcht istante prima di servire. GNOCCHI ALLA ROMANA Ponete, sul fuoco una casseruola con un quarto di litro di latte e con un pizzico di s a l e e fate bollire. Versatevi tosto 300 gr. di farina di semolino e, sempre mescolando, fate cucinare per una diecina di minuti. Avrete cosi una specie di polentina semidura; versatela sopra una lamiera e spianatela allo spes- sore di 2 era. circa, ¿asciate raffreddare indi con un bicchiere sovente intriso di farina per evitare che attacchi, foggia- tene dei dischi che adagerete sopra una fortiera molto unta di burro. Ponete so- pra qua e là dei pezzettini di burro e cospargete con abbondante parmigiano grattugiato. Mettete al forno la fortiera e lasciae gratinare per un quarto _ d'ora circa, sino a quando, cioè, non si sarà formata sulla superficie una bella, cro- sta dorata. CERVELLI DI AGNELLO IN SALSA BIANCA. Comperate quattro cervelli di agnello e dopo averli puliti lessateli in acqua [•oliente salata per una diecina di mi- nuti. Sgocciolateli, rinfrescateli e taglia- teli in due pezzi nel senso della lun- ghezza. Preparate a parte una salsa « be- chamel » piuttosto morbida, con una no- ci- di burro, una cucchiaiata di farina cianca un cucchiaio di formaggio grat- tugiato, un bicchiere di latte, un pizzi- co di sale ed 1111 pizzico di noce mosca- ta. Mettete al fuoco, una casseruola con 30 gr. di burro -e fate fondere. Adagia- tevi i pezzi di cervello e cospargete leg- germente di pepe. Quando tutto sarà be- ne intriso di burro, versate nella casse- ruola la salsa « béchamel », fate sobbol- lire a fuoco dolcissimo per qualche mi- nuto, indi servite. CAPRETTO AL FORNO Prendete una bella coscia di capretto, mettetela in una casseruo'a dove avrete posto un bel pezzo di burro e, dopo a- verla cosparsa con sale fine e con p^pe in giusta misura, circondatela con maz- zettini di erbe aromatiche, salvia e ro- smarino che leverete poi. Regolate il for- no con caloria normale ed introducetevi la casseruola sorvegliando di tanto in tanto la carne e rivoltandola onde abbia ad acquistare una bella tinta dorata da tutte le parti. Quando il capretto sarà cotto, dovrà cedere al tatto; levatelo dal- la casseruole ed adagiatelo sopra un tsiatto. Sgrassate l'intingolo, spruzzatevi il sugo di nn limone e dopo aver lascia- to restringere a fuoco vivo per qualche minuto, versate l a salsa ottenuta sul vo- stro capretto e servle. e CHARLOTTE » MAGIARA Preparate una buona bavarese alla; va- niglia. Prendete uno stampo per c char- lotte >y e foderatelo con biscotti savoiar- di che ritaglierete secondo l'opportunità e che congiungerete l 'uno all'altro con qualche- cucchiaino di marmellata di vo- stro gusto. Perchè la marmellata possa legare maggiormente e serva allo scopo, la farete addensare un pochino sul fuo- co. Versate nello stampo la bavarese e fate rapprendere sul ghiaccio per un paio d'ore. Servite. CONISIGL AELL MASSAI E Talora si fa sentire il bisogno di ri- mettere a nuovo con poca spesa il ta- volo da cucina, perchè il piano del ta- volo si presenta logorato o cosparso di macchie indelebili o comunque dete- riorato dall'uso. In questi casi la solu- zione più conveniente e più economica e di far appicare al tavolo un rivesti- mento di linoleum granito o di linoleum striato, ch e è facilmente lavabile, non si logora, e resiste perfettamente al ca- lore e U'untume senza macchiarsi, quan- do si debbano posarci sopra dalle pen- tole o altro vasellame calite- Presso i negazianti di linoleum si possono ac- quistare per questo uso degli scampoli di dimensioni adatte, a prezzo ridotto e qualunque falegname è in grado di ese- guirli« la posa in opera. • * * Non è necessario lavare con acqua i . pavimenti di linoleum e nemmeno op- portuno; perchè in tal modo si possono creare delle infiltrazioni di umidità, ; metodo più pratico e più e cace _di pu- lire il linoleum è quello di passare sul pavimento con uno strofinaccio di lana leggermente imbevuto di surrogato di acquaragia, oppure con segatura di le- gno imbevuta della stessa sostanza. Si fa seguito a tale pulitura con l'applica- zione di un pò di cera, che va stesa in un velo sottilissimo, togliendone poi l'eccesso con uno straccio di lana a- eciutto, fino ad ottenere un bel lucido. # * * La buona manutenzione dei pavimenti di linoleum esige che non si trascuri di dar la cera al pavimento (almeno una volta al mese) e che non si esage- ri nel dart troppa cera. A questo ri- guardo il linoleum è forse il pavimento che costa meno di tutti, per manuten- zione, perchè basta un velo leggerissi- mo di cera a dargli una bella lucentez- za che dura per molte settimane, spe- cialmente in un acpartnmento. Si usa' la comune cera dei pavimenti, di buo- na qualità, oppure della cera vergine, sciolta a bagno maria in una piccola' quantità di surrogato di acquaragia.

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