LA CUCINA ITALIANA 1936

1» Ot tobre 1936-XIV LA CUCINA ITALIANA 27 DIETETICA PER I NEFRITICI I l rene, questo grande, oculato spazzino del nostro corpo, pronto sempre ad aumentare il proprio la- voro, se le condizioni di aumentate tossine e scorie di ri f iuto nei sangue, 10 richiedono, è esposto, per questa sua stessa generosi tà, più faci lmen- te di al tre ghiandole a sof frirne. Per l a sua funz ione disintossicatrice è organo di tale importanza, da dover- si sempre preoccupare del suo buon funzionamento, part icolarmente se vi fossero cause specifiche, o cause di umidi tà, o per una dieta abi tuale troppo r i cca di cibi azotat i, di ab bondanti bibita e di eccessi in ge- nere. L' accer tamento di una malatt ia, le ordinazioni spet tano sempre al me- dico, ma i sintomi principali è ben» la « Mamma », e sotto ' questo santo nome riunisco tut te le donne, chia- mate a dare il loro af fet to e la loro at t ivi tà a l la direzione del la famigl ia, 11 conosca per provvedere e preve dere in tempo. Sintomo speci f ico sono gli edemi, cioè i gonf iori part icolarmente al vi- so, le borse sotto gli occhi, gonfiori delle gambe. Ma l at t ie di cuore e di f egato pre- sentano pure degli edemi, l 'anal isi dell 'urina, che di rà se vi sia o meno presenza di albumine, sa rà la prova migl iore. Nel l ' insorgere del la ma l at t ia la quant i tà del l 'urina diminuisce, essa si f a più scura, lasc ia spesso un leg- gero deposito; se, agi tata, f a una schiuma abbondante e bol l i ta nella provet ta f o rma dei fiocchi bianchi, carat ter i st i ci che non sì sciolgono sotto l 'azione del reagente. Nel le condizioni normali il rene non lascia passare dal siero sangui- gno, a formaz ione del l 'urina, al tro che l 'acqua, l 'urea che è la dissocia, zlone dei corpi azotati ed alcuni sa- l i ; ma se amma l a to nelle sue pro- pr ietà funzional i, insieme al le solite sostanze, lascia passare anche l'albu- mina; questo lavoro cont rar io alla sua costruzione lo af fat i ca, peggio- randone le condizioni e per evi targli i » il sovraccar i co di lavoro gi devono ' ' evi tare i cibi che per la loro com- posizione, tale magg iore lavoro ri- chiedono. Possono dare anche sospetto di disturbi renali, lento ma cont inuato ma le a l capo, dolori indecisi a tut to il corpo, dolore al la regione renale, diminui ta volontà di mangiare. Au- mentata ecci tabi l i tà nervosa, vertigi- ni, insonnia. E ' sottinteso che l ' inten- sità dei sintomi è maggiore o mino- re a seconda della grav i tà del distur- bo funzionale. In generale è la ritenzione nel cor- po di cloruro di sodio (sale) che de- formi ina. l 'edema (gonfiore), sempre, naturalmente, che il rene s ia am-1 te al giorno, ment re ogni l itro di ma l ato o che per la sua via noni latte, schietto, cont iene gr. 3 di sale. l 'el iminazione del sale sciol- r,n si anmminnatra al lungato con avvenga to nei cibi. I l cloruro di sodio ha la qual i tà di ri tenere l ' acqua nel sangue, se il fun- zionamento renale è buono, viene el iminato giornalmente dal corpo tanto sale quanto ne f u introdotto; se questo equilibrio non è mante- nuto e non sopportando il sangue un quant i tat ivo di cloruro di sodio su- periore ad un dato tasso per mille, abbiamo gli edemi, che talvol ta scom- paiono sospendendo in f orma assolu. t a il sa le nei cibi. Pers i stendo gli stessi, si evi terà che la quant i tà di liquido ingeri to non superi la quan- t i tà di quello espulso osservando pe- rò che la somministrazione di date acque minerali e dati infusi, aumen- tano la secrezione diuretica, e con ciò il l avaggio del sangue con dimi- nuzione d'albumina nelle urine. I l nefri t ico, nel la f ase acuta deva sospendere l 'uso del sale; putroppo i cibi sciocchi e part icolarmente il pa- ne, non sono punto appetitosi, e si può giungere a for ti inconvenienti digestivi. In commerc io vi sono pre- parati a base di cloruro di magnesio o g l ut ama to di soda ecc. che. in cer- to modo, sostituiscono nel la sapidez- za delle vivande, il sale. Negli stadi nel quale iil nef r i t ico può f a re uso del sale non si deve mai, nel quant i- reumat iche, possono fac i lmente, spe- Lo i so inistra acque aleatine. Quant i tà di cloruro, di sodio, contenuta in alcuni ali- ment i: lat te 3 gr. di sale per l i tro; pane comune 10-15 gr. di sale per chi lo; la carne il 0,10 di sale per chi lo; il pesce di mare 2 gr, di sale per chi lo; l 'uovo solo 0,07 di sale. I l burro ne sarebbe privo, i fabbr i- canti per le sue qual i tà di trat tenere l 'acqua, ne agg iungono da 1 a 15 gr. per chilo. Si può l avare e spremere il burro. La proibizione e l imi tazione del sa- le è da osservarsi r igorosa nelle for- me con edemi e nel la nef r i te croni- ca, nelle nef r i ti a focolaio causate da malat t ie infet t ive ad a l ta febbre, che comportano la presenza di molte tossine in circolo e che determinano per la magg ior funz ione renale, la inf iammazione del l 'organo, tale osser- vanza s ia per il sale, che per i cibi albuminoidi non è necessaria. Ci si attiene In prevalenza a dieta l a t t ea (vedi scar lat t ina) cibo di fac i le assV mi lamento, non a f f a t i ca il rene e nu- tre. I bambini, sono par t i colarmente sogget ti a malat t ie infet t ive, a f orma tativo superare i 2 grammi, al mas- simo 3 per giorno, tenendo calcolo che mol ti cibi ne contengono g ià di per se stesisi: è questo il mot ivo per il quale pur nello stadio acuto la dieta esclusivamente lat tea non si può prolungare, perchè come quant i- tat ivo necessario al fabbisogno, si do- vrebbe somministrare 3 litri di lat- cie nel periodo discendente del la ma- lattia. e nel la pr ima convalescenza sof frire di nefr i ti a focolaio, che scompaiono poi con lo spar i re de l le tossine, ma che dimandano da par te del la « Mamma » intel l igenza e cura nel la di eta; obbedienza assoluta af f li ordini del Dot tore in r iguardo e non temere che un cibo blando ri tardi la ricostituzione del piccolo amma l a to; se il Dot tore mant iene una dieta rigo- rosa è per salvare quest 'organo pre- ziosissimo. che è il rene. Una lesione, i il lasciar lo amma l arsi anche in tenera j età è danno gravi ss imo, il rene non ! si rinnova, la lesione resterà latente ! per r icompar i re imperiosa e temibi le ; in al tri decorsi di malat t ie, lungo la 1 vita. Tale enorme responsabi l i tà non i deve scordar la l ' infermiera presso 11 letto del piccolo amma l ato ó conva- lescente. Pr ima di vedere quali sono 1 cibi ( pemessi od i proibiti per il nefri t ico, | sarà bene osservare, in fat to di die- ta, che se la lesione renale è data da ! calcoli, come regola di vitto, sarebbe utile conoscere la composizione del calcolo stesso per evi tare i cibi che SHi : n a £S i ° rmente contengono ta le so- stanza. f i l i Nel la calcolosi uret ica ci si at terra • ' d u n a dieta alcal inizzante con spe- g l i c - al ® u s ° di f rut ta, vegetal i, paste, p K Patate, senza carne; nei casi di cai-' i colosi di fosfati sarà utile mantene»

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